Emergenza nave Concordia: aggiornamenti al 26 gennaio
26 gennaio 2012Sarà nominato un nuovo Soggetto attuatore
Sarà nominato un secondo Soggetto Attuatore per la gestione dell’emergenza Concordia che sarà responsabile di controllare la filiera dei rifiuti estratti dalla nave e opererà in coordinamento con la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto. Lo rende noto il Commissario delegato Franco Gabrielli durante la conferenza stampa di oggi, 26 gennaio, avvenuta dopo la riunione congiunta del Comitato Consultivo con il Comitato Tecnico-Scientifico.
Sono continuate anche oggi le operazioni per la ricerca dei dispersi e si confermano 16 le vittime, di cui 14 identificate; scendono a 18 i dispersi. Le ricerche continueranno fino a quando non saranno verificate tutte le aree della nave che sono accessibili ai soccorritori.
Operazioni sulla nave. Insieme alla ricerca dei dispersi continuano anche oggi, secondo programma, le operazioni sulla nave Concordia delle società Smit-Neri, incaricate dalla Costa Crociere alle attività di recupero del carburante. Oggi dopo le ultime perlustrazioni è iniziata la flangiatura. Quest’operazione consiste nell’installazione per ogni serbatoio di due flange, che permetteranno l’attacco delle due tubature che serviranno per aspirare il combustibile e immettere l’acqua nei serbatoi. Si conferma per sabato l’inizio del pompaggio del carburante.
Monitoraggio di Arpat/Ispra. Oggi sul sito web di Arpat sono state pubblicate le analisi sugli ultimi campioni di acqua prelevati: le sostanze che potrebbero costituire la principale fonte di inquinamento risultano inferiori ai limiti di rilevabilità. Il monitoraggio dell’acqua, realizzato con la collaborazione di Ispra, viene fatto su campioni prelevati da cinque diversi punti: prua, poppa, dritta e sinistra della nave e vicino al dissalatore dell’isola del Giglio. È stato scelto come “bianco”, cioè come valore di confronto, il campione a un miglio di distanza dalla costa. L’analisi dell’acqua fa parte del piano di prevenzione e difesa dell’inquinamento in mare che è una misura prevista nel piano per le operazioni di recupero del carburante per tutelare l’ambiente.
Oltre ai dati del consueto monitoraggio, le analisi pubblicate oggi sul sito di Arpat riportano anche i valori della macchia iridescente notata qualche giorno fa e già trattata con panne assorbenti e panne rigide oceaniche. Si conferma che non si tratta di elementi di inquinamento significativo.
Corso di formazione per inquinamento a terra. Rientra nelle misure di prevenzione previste per le aree costiere, il corso di formazione che si svolge oggi e domani per volontari e personale delle amministrazioni locali sugli interventi di pulizia in caso di spiaggiamento di inquinanti. Il corso è organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, Legambiente e Ispra, in stretta collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto e i Comuni interessati.
La giornata di formazione, sviluppata anche con brevi simulazioni, è dedicata alle tecniche per la rimozione dei prodotti spiaggiati in base alle tipologie di costa - rocciosa, sabbiosa e ciottolosa -, all’organizzazione della squadra nella pulizia e allo stoccaggio provvisorio e smaltimento del prodotto raccolto. Il corso segue un modello organizzativo e formativo già sperimentato negli scorsi anni in altre aree del nostro territorio.
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