venerdì 20 aprile 2018

Silent Key per l'amico Francesco Franz Falanga I3FFE (ex I7FFE)

Qualche giorno fa, il 17 aprile 2018, ci ha lasciato l'amico e radioamatore Francesco Falanga I3FFE (ex I7FFE) detto Franz. Socio ARI da lunghissima data, cofondatore della sezione ARI di Molfetta (BA) e socio della sezione ARI di Montebelluna (TV), cultore del CW e della telegrafia e fondatore dell'I QRP CLUB.

Aprile 2003 - Consegna a Franz I3FFE dell'attestato di socio ARI da 50 anni

Seppur non da molti anni ho avuto il piacere di conoscere Franz occasionalmente per un'altra grande passione in comune: l'architettura. Da quel momento è nata subito una grande intesa ed una forte amicizia.


Franz I3FFE in radio
Franz Falanga era infatti un personaggio eccentrico e poliedrico. Architetto, musicista jazz e scrittore, radioamatore.

Laureato a Venezia in architettura, è stato professore all'Accademia di Belle Arti di Venezia e di Bari. Ha sempre combattuto contro la cancellazione del senso della storia che produce più danni di una guerra specialmente alle ultime generazioni.

Grazie Franz degli incontri, delle chiacchierate, degli spunti di riflessioni su tanti, tantissimi temi, dalla musica alla politica, dall'architettura al disegno, dalla scrittura alle radio.
A questo link potete trovare una serie riflessioni e racconti fatti insieme da me e Franz.


Ciao Franz... e grazie!
Buon viaggio...


Un omaggio a Franz Falanga sulla stampa locale

venerdì 13 aprile 2018

Citazione su ARI Radio Rivista sul tema dello studio dei terremoti e dei possibili precursori sismici

Ancora una volta ritrovo il mio nome sull'ultimo numero di Radio Rivista, la rivista e organo ufficiale dell'ARI Associazione Italiana Radioamatori, per quanto riguarda il tema dello studio dei possibili precursori sismici elettromagnetici.


Nella rubrica dedicata ai progetti speciali ed allo studio di eventuali anomalie radioelettriche connesse all'attività sismica, è stata ripresa la notizia di alcuni terremoti avvenuti sul territorio regionale del Veneto a cavallo della fine del 2017 e dell'inizio del 2018 (link).

Successivamente a tali eventi ho avuto modo di visionare ed analizzare alcuni dati di monitoraggio elettromagnetico nella banda delle VLF registrati dalla strumentazione dell'amico Mario I3EME, facente parte della rete sperimentale di monitoraggio Progetto Giano, coordinata da Roberto Violi IK1XHH ., rete a cui viene dato ampio spazio anche in questo numero di Radio Rivista.  Dalle prime analisi non è emersa alcuna anomalia che possa essere ricondotta agli eventi sismici.
Anche io sto partecipando al Progetto Giano, più che nella fase di monitoraggio, proprio nella fase di controllo e rielaborazione dei dati per verificare eventuali anomalie correlabili a terremoti ed attività sismica.
Prossimamente cercherò di parlare e darvi informazioni relative a questo progetto fornendo maggiori dettagli ed approfondimenti.

73 de Giorgio IU3IOU

martedì 10 aprile 2018

Evento sismico in provincia di Macerata, Mw 4.6, 10 aprile 2018

Fonte INGV

Questa mattina, alle ore 05:11 italiane del 10 aprile 2018, è  stato localizzato un terremoto di magnitudo Mw 4.6 in provincia di Macerata, 2 km da Muccia (MC), a 9 km di profondità. I comuni più vicini all’epicentro sono: Muccia,  Pieve Torina, Pievebovigliana (53 km da Perugia, 65 da Terni e 85 dall'Aquila).



Questo terremoto, come gli eventi avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, ricadono nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0 (link) avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (RI) e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5. Tale sequenza si è gradualmente sviluppata interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un’area di circa 1200 km2, estesa per circa 80 km in direzione NNW-SSE e larga circa 15-20 km, dalla provincia di Macerata, nelle Marche, alla provincia dell’Aquila, in Abruzzo.

La zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si era attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo Mw 5.4 e magnitudo Mw 5.9 e quello di magnitudo Mw 6.5 del 30 ottobre 2016.

Se si considera l’evoluzione temporale della sequenza sismica complessiva e l’energia rilasciata da tutti gli eventi sismici, si nota che negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. I primi di marzo 2018 la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile ha superato i 140 eventi al giorno. Questo aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie attivato nel 2016, vicino ai comuni di Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana (MC). L’evento odierno rappresenta, quindi, un incremento di energia rilasciata rispetto agli ultimi due mesi di sequenza.

Secondo i dati accelerometrici, l’evento presenta accelerazioni di picco che corrispondono ad un’intensità strumentale su terreno roccioso pari al VI grado della scala MCS (http://shakemap.rm.ingv.it).

L’evento è stato risentito in un’ampia zona, in particolare nella zona a nord-est dell’epicentro, nelle province di Macerata, Ancona, Pesaro, in Umbria, nel Lazio e, in modo lieve, a Roma, come evidenziato dai questionari finora compilati su http://www.haisentitoilterremoto.it/ e dalla mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio.


A seguito di tale scossa sono stati registrati e localizzati eventi di vari magnitudo anche pari a 3.5.

Per maggiori informazioni su questo evento: http://cnt.rm.ingv.it/event/18673351

La situazione è costantemente monitorata dagli organi di monitoraggio sismico e del territorio e dalle competenti autorità di Protezione Civile e governo del territorio.

sabato 7 aprile 2018

Echi meteorici ricevuti durante il monitoraggio del rientro della Tiangong-1 mediante la tecnica del meteorscatter

Come già raccontato nei precedenti post dedicati al rientro in atmosfera della stazione spaziale cinese Tiangong-1, con alcuni amici e collaboratori abbiamo provato il monitoraggio mediante la tecnica del meteorscatter utilizzata in radioastronomia.

Per il monitoraggio è stato utilizzato il monitoraggio della frequenza di 143.050 kHz, frequenza del radar francese di Graves
Il monitoraggio è avvenuto in maniera continuativa dalle ore 20.00 UTC / 22.00 locali del 27 marzo 2018 fino alle ore 06.00 UTC / 08.00 locali del 02 aprile 2018  dal mio QTH a Crocetta del Montello (TV).


Come anticipato dopo una prima analisi preliminare dei dati e successivamente ad una più attenta verifica dei dati, non risultano dati ed elementi correlabili con il rientro della Tiangong-1. Ad ogni modo è stata una nuova occasione per fare un po' di monitoraggio in meteorscatter e pur non avendo tracciato la Tiangong-1 sono stati ricevuti alcuni echi meteorici.

Di seguito le immagini delle principali catture di echi meteorici, a cui si aggiungono molte altre di piccola entità di cui ometto le immagini. 

28 marzo 2018




















29 marzo 2018













30 marzo 2018



31 marzo 2018






01 aprile 2018








Setup utilizzato
Antenna: dipolo home made centrata sulla frequenza di 143.050 kHz (frequenza del radar Graves
Software: HD SDR per la ricezione e l'elaborazione dei segnali
                 Autoscreen Capture per il salvataggio automatico delle immagini


Cieli sereni.
73 de Giorgio IU3IOU



Link ai precedenti post dedicati al rientro in atmosfera della Tiangong-1