lunedì 31 agosto 2015

Il mio nome in viaggio verso Plutone e Marte grazie alla NASA

In concomitanza delle maggiori missioni spaziali la NASA attiva un programma di raccolta volontaria di nominativi da inserire in appositi database che vengono inviati insieme alle aeromobili o navette con destinazione verso altri pianeti.
Personalmente ho partecipato ad alcune di queste raccolte.

Il 19 gennaio 2006 New Horizons si è alzata in volo dalla stazione di Cape Canaveral Air Force in Florida., con destinazione Plutone. Un compact disc che contiene più di 430.000 nomi, tra cui il mio, è ora a bordo della sonda New Horizons oramai oltre Plutone!


Il primo volo senza equipaggio della capsula Orion con destinazione Marte, è avvenuto il 5 dicembre 2014. Il veicolo è stato lanciato da Cape Canaveral con un razzo Delta IV Heavy e ha compiuto due orbite terrestri raggiungendo un altitudine di 5700 km prima di ammarare nell'Oceano Pacifico, al largo della California. Al suo interno era presente un microchip contenente 1.3 milioni di nomi, tra cui il mio.

il microchip contenente 1.3 milioni di nomi e partito con Orion


Infine in questi giorni è iniziata una nuova raccolta di nomi per la Insight, una missione della NASA che invierà un singolo lander su Marte per studiare la geofisica e il sottosuolo profondo del pianeta. Anche questo lancio conterrà un dispositivo per contenere i nomi raccolti. Io mi sono già prenotato.

mercoledì 26 agosto 2015

Variazioni magnetiche, elettriche, elettromagnetiche e terremoti. Un nuovo approfondimento dell'INGV

Più volte nel blog abbiamo parlato di precursori sismici con particolare attenzione a quelli legati al disturbo o variazione dei campi elettromagnetici, dei relativi studi, ricerche e sperimentazioni.


Ancora una volta l'occasione è propizia per ricordare che le sperimentazioni portate avanti personalmente hanno puramente carattere amatoriale e sperimentale e non rappresentano in alcun modo un sistema previsionale dei terremoti.


E' di ieri la pubblicazione di un articolo sul blog dell'INGV dal titolo Variazioni magnetiche, elettriche, elettromagnetiche e terremoti, a cura di: Antonio Meloni, Cesidio Bianchi (INGV, Roma) e Paolo Palangio (INGV, L’Aquila). 
William Gilbert
‘De Magnete, Magneticisque Corporibus, et de Magno Magnete Tellure’
Sul magnete, i corpi magnetici e sul grande magnete Terra

L'articolo ripercorre la situazione attuale della ricerca scientifica in questo campo, dai tempi antichi fino a proporre alcuni recenti esempi di correlazione tra evento sismico e anomalie del campo elettromagnetico, passando per quelli che sono i campi ed i progetti di ricerca in atto, anche da parte dell'INGV stesso.

Nonostante questo le conclusioni degli studiosi portano ad affermare che al momento non è possibile considerare i segnali elettromagnetici "come utilizzabili nella previsione dei terremoti, per l’incertezza che ancora esiste in questo campo e comunque per l’incompletezza di informazioni che queste variazioni da sole potrebbero fornire."

sabato 22 agosto 2015

Nuovo lieve evento sismico tra le provincie di Belluno e Treviso

Nella notte un nuovo lieve evento sismico è stato registrato a cavallo della provincia di Belluno e Treviso.

Il terremoto di magnitudo ML 2.3 è avvenuto nella provincia/zona Belluno il
22-08-2015 02:09:41 (UTC)
22-08-2015 04:09:41 (UTC +02:00) ora italiana
con coordinate geografiche (lat, lon) 45.89, 11.92 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.


L'evento può essere considerato una replica, la più intensa fino ad ora, dell'evento accaduto nella stessa zona pochi giorni fa, il 18 agosto.
Data l'entità contenuta della magnitudo e l'orario notturno, l'evento ha avuto un basso risentimento da parte della popolazione.

venerdì 21 agosto 2015

radioascolto di fine estate tra radio natura, radioastronomia, broadcasting ed utility


Negli ultimi giorni mi sono dedicato alle radio

Inizialmente le mie attenzioni si sono concentrate su alcune sperimentazioni nei campi della radio natura e della radioastronomia, due campi che mi appassionano molto.

Alcune prove sono state effettuate e sono ancora in corso sulle frequenze VLF mediante l'utilizzo di un ricevitore BBB4, gamma di frequenza in cui sono alle prime armi e che sto studiando.
Inoltre ho provato la ricezione delle meteore mediante la tecnica del meteorscatter. Ahimè queste prime prove sono state deludenti a causa dell'impianto d'antenna non adatto allo scopo. Mi sto già adoperando per migliorare questo aspetto 

Mi fa piacere cogliere questa occasione per segnalare due libri sui due temi appena citati, due pilastri che consulto continuamente per approfondimenti e spunti sulle mie ricerche amatoriali: Radio Natura di Renato Romero - Sandit Libri e Radioastronomia Amatoriale di Flavio Falcinelli - Editrice Il Rostro.

I due testi chiave per le mie ricerche e sperimentazioni radio

Parallelamente a queste attività sperimentali, mi sono dedicato al radioascolto classico, ottenendo alcuni ascolti discreti, viste le condizioni operative, di stazioni broadcasting, utility e radioamatoriali.
Tra queste da segnalare diverse stazioni marine che trasmettono il loro identificativo in CW, un beacon radioamatoriale, e numerosissime stazioni radioamatoriali ricevute in JT65 mode.


Foto e video dell'ascolto del beacon radioamatoriale IQ3ZB/B sul Monte Cesen - Valdobbiadene (TV)
sui 1296900 kHz
Ascolto del 20 agosto 2015




Il video dell'ascolto della stazione marittima SVO - Olympia Radio di Atene Grecia sui 8424 kHz
Ascolto del 21 agosto 2015



E ora non resta che rimanere in attesa di qualche QSL.
73 de SWL I 4979/VE

mercoledì 19 agosto 2015

ancora sulle PERSEIDI 2015 - correlazioni ottico radio dei fenomeni

Come già scritto ed anticipato in un precedente post, grazie ad alcuni amici e collaboratori sono state analizzate e correlate le osservazioni ottiche e radio del fenomeno delle Perseidi, che ha visto il suo apice qualche giorno fa.

Di seguito alcune immagini della correlazione tra le mie osservazioni ottiche e le osservazioni radio di Flavio Falcinelli - Radioastrolab.
Ringrazio Flavio per la collaborazione e la disponibilità, nonché per l'elaborazione di queste immagini.

correlazione della meteora del 13.08.2015 - ore 20.17 UTC

correlazione della meteora del 13.08.2015 - ore 20.37 UTC

martedì 18 agosto 2015

Evento sismico pedemontana veneta 18 agosto 2015

Distintamente avvertita dalla popolazione una scossa di terremoto alle ore 22.10 locali del 18 agosto 2015. 

L'evento è stato avvertito nell'intera area della pedemontana trevigiana a cavallo tra la provincia di Treviso e Belluno nelle immediate vicinanze dell'epicentro e via via, con meno intensità, nell'intero territorio Veneto.
Ecco la mappa di risentimento sismico, dove cioè l'evento è stato avvertito.
Aggiornamento ore 23.10



Prima stima . Fonte EMSC

Magnitude M 4.2
Region NORTHERN ITALY
Date time 2015-08-18 20:10:02.1 UTC
Location 45.84 N ; 11.91 E
Depth 2 km


Ecco l'evento registrato dalla stazione sismografica di Cima Grappa

Stima definitiva . Fonte INGV

Un terremoto di magnitudo ML 3.7 è avvenuto nella provincia/zona Belluno il
  • 18-08-2015 20:10:02 (UTC)
  • 18-08-2015 22:10:02 (UTC +02:00) ora italiana
con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9111.9 ad una profondità di 7 km.
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.


L'epicentro dell'evento è stato localizzato nella zona di Alanao di Piave, un chilometro più a Nord del centro abitato.

Al momento attuale non si hanno segnalazione di danni ma sono in atto alcuni sopralluoghi da parte degli enti preposti e dalle forze dell'ordine locali.
La zona inoltre è interessata da forti temporali accompagnati da una intensa attività elettrica.

Alle ore 21:50:12 UTC, ore 23:50:12 locali è stata registrata una replica all'evento principale, con un magnitudo ML 1.1. L'epicentro del secondo evento è stato localizzato tra Segusino (TV), Quero (BL) e Vas (BL).

Gli eventi registrati ieri sera sono da associare ad una faglia attigua ma differente rispetto a quella attivata degli eventi sismici del 12 e del 15 maggio 2015, i quali hanno dato vita ad una breve sequenza sismica. Di seguito una mappa delle faglie della zona con individuate le aree di accadimento dei sismi dei due differenti periodi.


lunedì 17 agosto 2015

intensa nuvolosità e temporali lungo la pedemontana trevigiana . 17 agosto 2015

A partire dalle prime ore del pomeriggio di oggi, 17 agosto 2015, il cielo ha iniziato ad addensare dando vita ad una cumulogenesi molto coreografica.

La cumulogenesi di oggi pomeriggio da Montebelluna 
verso Nord Est in direzione del Montello

L'evoluzione della situazione ha portato ad un cielo particolarmente cupo e minaccioso attorno alle 18.30 locali, specie nei quadranti orientali ed accompagnato da una discreta attività elettrica. Per un'ora la situazione si è presentata particolarmente minacciosa e altamente coreografica.

Mentre nella zona di Montebelluna, Cornuda e Crocetta del Montello (Treviso) non si sono registrate precipitazioni, diverso è stato nella zona di Valdobbiadene, dove si è registrato qualche disagio a causa dell'intensità della pioggia, e in altri paesi della pedemontana trevigiana.

Ecco alcuni scatti della nuvolosità della zona.

da Montebelluna verso Nord Est

da Montebelluna verso Est

da Cornuda verso Est

da Crocetta del Montello verso Nord

da Crocetta del Montello verso Nord Est

da Crocetta del Montello verso Sud Est

domenica 16 agosto 2015

osservazione ottica e radio PERSEIDI 2015

Qualche giorno fa si è registrato l'apice dello sciame meteorico delle Perseidi. Oltre all'osservazione ottica di questo affascinante fenomeno conosciuto anche come la notte di San Lorenzo (pur non coincidendo perfettamente la data) o la notte delle stelle cadenti, con alcuni amici e collaboratori che hanno eseguito il monitoraggio radio con la tecnica del meteorscatter, stiamo analizzando, confrontando e correlando i dati registrati da stazioni differenti dislocate anche a lunghe distanze tra loro.


PRINCIPALI OSSERVAZIONI OTTICHE


OSSERVATORE
DE LUCA GIORGIO

LOCALITA' DI OSSERVAZIONE 
VICCHIO – Località BARBIANA (FIRENZE)
LATITUDINE 43°53'55.40"N
LONGITUDINE 11°27'37.18"E
ALTITUDINE circa 500 m

INDIVIDUAZIONE PLANIMETRICA LUOGO DI OSSERVAZIONE

Ortofoto del luogo di osservazione ad ampio raggio con individuazione del centro abitato
di Vicchio (FI) e del luogo di osservazione in località Barbiana.

Visualizzazione ristretta dell’ortofoto con individuazione del luogo 
di osservazione a Vicchio (FI) in località Barbiana.


01 
DATA 12.08.2015
ORA (hh:mm:ss)* 22.30 circa locali – 20.30 circa UTC (l’orario è da intendersi indicativo in quanto non è stato possibile verificarlo immediatamente)

TRAIETTORIA ATMOSFERICA 
AZIMUT traiettoria da Nord verso Sud-Est
ALTEZZA 75/80°

COLORI
TESTA GIALLA/BIANCASTRA
SCIA LUMINOSA BIANCASTRA

PERSISTENZA SCIA per tutta l'osservazione

NOTE La traiettoria percorsa corrisponde quasi perfettamente alla linea immaginaria tra Stella Polare e Dubhe, una delle stelle dell’Orsa Maggiore.



02
DATA 13.08.2015
ORA (hh:mm:ss)* 22.10 locali – 20.10 UTC

TRAIETTORIA ATMOSFERICA 
AZIMUT traiettoria da Est verso Ovest
ALTEZZA 75/80°

COLORI
TESTA GIALLA/BIANCASTRA
SCIA LUMINOSA BIANCASTRA

PERSISTENZA SCIA per tutta l'osservazione


03
DATA 13.08.2015
ORA (hh:mm:ss)* 22.17 locali – 20.17 UTC

TRAIETTORIA ATMOSFERICA 
AZIMUT traiettoria da Nord verso Sud
ALTEZZA 75/80°

COLORI
TESTA GIALLA/BIANCASTRA
SCIA LUMINOSA BIANCASTRA

PERSISTENZA SCIA per tutta l'osservazione


04
DATA 13.08.2015
ORA (hh:mm:ss)* 22.37 locali – 20.37 UTC

TRAIETTORIA ATMOSFERICA 
AZIMUT traiettoria da Nord verso Sud
ALTEZZA 65/75°

COLORI
TESTA GIALLA/BIANCASTRA
SCIA LUMINOSA BIANCASTRA

PERSISTENZA SCIA per tutta l'osservazione

La meteora 04 catturata con la tecnica del meteorscatter da Daniele Caccia

* Nonostante gli orari siano stati registrati osservando un orologio aggiornato tramite un apposito server poche ore prima delle osservazioni, non avendo l’indicazione dei secondi ritengo possano esserci variazioni di +/- 1 minuto rispetto all’evento.


Di seguito una selezione di alcune meteore catturate con la tecnica del meteorscatter da Flavio Falcinelli - Radioastrolab che ringrazio per la concessione della pubblicazione e per la collaborazione.





martedì 11 agosto 2015

Pubblicazione Il terremoto de L'Aquila di M 6.1 del 06 aprile 2009 e i suoi precursori sismici di Giulio Riga e Paolo Balocchi

Il 6 aprile 2009, alle ore 01:32:40 UTC, la città de L’Aquila è stata colpita da un forte terremoto di magnitudo 6.1 Mw.

2009 . L'Aquila dopo il sisma
foto di giorgio de luca

Più volte e in varie forme abbiamo parlato di questo evento, anche in relazione ad eventuali fenomeni pre sismici che potrebbero aver preceduto tale evento.
Personalmente non potendo elaborare dati miei, ho provveduto a raccogliere dati di possibili anomalie radio elettriche da altri ricercatori amatoriali e indipendenti oltre a quelli della ricerca ufficiale. Dalla loro analisi però non è emersa alcuna relazione o correlazione con l'evento sismico.

Molti sono stati gli studi su questo evento e su fenomenologie ad esso correlate, comprese anche numerose analisi di fenomeni precursori
Sul tema dei precursori ci siamo addentrati più volte in questo blog, ricordando che allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non è possibile determinare con certezza assoluta i tre elementi fondamentali di una previsione, affinché questa possa essere utile ai fini della Protezione Civile, e cioè alla salvaguardia delle vite umane e delle strutture. Tali elementi sono il dove (luogo), il quando (tempo) e quanto (intensità) dell’evento sismico e quali caratteristiche avrà lo stesso.
Ai fini della previsione, la stessa attività sismica, è considerata da alcuni un precursore, potendo fornire importanti indicazioni di quella che potrebbe essere l'evoluzione della sequenza stessa.

E' questa l'ottica di uno studio del GeoResearch Center Italy, pubblicato qualche giorno fa e redatto da Giulio Riga e Paolo Balocchi dal titolo Il terremoto de L'Aquila di M 6.1 del 06 aprile 2009 e i suoi precursori sismici.
Lo studio dei due geologi, vuole dimostrare come prima del terremoto de L'Aquila dell'aprile 2009 erano presenti degli elementi potenzialmente sfruttabili nel breve e brevissimo periodo, al fine di definire la sua evoluzione temporale. 
I risultati ottenuti, suggeriscono che l’analisi della sismicità rappresenta un potenziale precursore al fine di ottenere informazioni utili alla localizzazione dell’evento principale.

venerdì 7 agosto 2015

La Piramide CNR tra Nepal e Milano EXPO 2015

Il Progetto Everest - K2 è iniziato nel 1987 con l'iniziativa del Prof. Ardito Desio con lo scopo di effettuare una esatta misura delle altezze del Monte Everest e del K2
Di particolare interesse per studi sull'ambiente anche in relazione ai seguenti settori: Scienze della Terra, Scienze biologiche, Scienze mediche, Scienze Ambientali e Ricerche tecnologiche.

la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR

la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR

Nel 1990 è stato attivato il laboratorio di studi e ricerche ad elevata altitudine denominato "Piramide".
Il laboratorio, situato nella valle del Kunbu ai piedi del Monte Everest a 5050 metri slm, misura 13,22 m alla base e 8,40 m in altezza ed è in grado di ospitare circa 30 persone.
La forma piramidale del laboratorio-osservatorio consente di abbinare i vantaggi di una struttura di grande stabilità (una base quadrata di 13.22 metri per lato e un'altezza di 8.40 metri), a quelli derivati dalla naturale resistenza all'azione degli agenti atmosferici di acqua, neve e vento.

la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR

Il laboratorio è dotato di un sistema di generazione elettrica che include una unità idraulica di 6 KW, pannelli fotovoltaici di 3 KW ed un generatore eolico da 3 KW, e di un sistema di smaltimento di rifiuti in grado di minimizzare l'impatto ambientale.
Il complesso è autosufficiente grazie a un sistema di rifornimento energetico ibrido, comprendente una micro centrale idroelettrica (alimentata da una conduttura di acqua che attinge da un piccolo lago situato sopra la piramide) e un sistema di pannelli solari. In caso di emergenza, è inoltre disponibile un generatore di energia catalitica a emissione ridotta.
Il laboratorio è inoltre dotato di una stazione automatica che registra in continuo i dati di temperatura, umidità, pressione, radiazione solare, forza e direzione del vento e attività sismiche.
Attualmente, ogni ricerca che richiede la conduzione in alta quota o in condizioni estreme o in aree remote può essere condotta presso la "Piramide" o nelle sue vicinanze. Per queste ragioni il laboratorio è oggetto di interesse di numerose istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali con le quali il CNR ha stipulato accordi di cooperazione e diventata il fulcro della rete internazionale di 29 stazioni di rilevamento dati su meteorologia e clima.
Grazie a questa struttura è stato possibile realizzare 520 missioni scientifiche, con la partecipazione di 220 ricercatori da 143 diverse istituzioni scientifiche provenienti da molte nazioni.

la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR
Per informazioni più dettagliate sulla struttura, sulle ricerche in corso e sulle collaborazioni, potete visitare il sito dell'Ev-K2-CNR.

La "Piramide" e il terremoto in Nepal
Il 25 aprile 2015 la "Piramide" è stata colpita dal terremoto che ha devastato il Nepal, sfiorata dalla valanga sull’Everest, ma fortunatamente salva. La piramide Ev-K2-CNR non ha riportato danni nonostante la presenza di 15 ricercatori non si è registrato nessun ferito. Il laboratorio che controlla la salute del Pianeta dal tetto del mondo è rimasto indenne ad eccezione degli alloggi del personale in una struttura vicina i quali hanno registrato leggere lesioni.

La partecipazione all'EXPO 2015 di Milano
Alla luce del profondo legame tra la "Piramide", l'associazione Ev-K2-CNR, il CNR ed il Nepal, è possibile trovare all'interno del padiglione Nepal all'EXPO 2015 di Milano, una piccola riproduzione del laboratorio osservatorio più alto del mondo.

Milano EXPO 2015 
Padiglione Nepal
foto di giorgio de luca

Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal e la riproduzione della Piramide CNR
foto di giorgio de luca

Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal e la riproduzione della Piramide CNR
foto di giorgio de luca
 
Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal e la riproduzione della Piramide CNR
foto di giorgio de luca

La scelta è nata in seguito al forte evento sismico che ha colpito il Nepal in segno di amicizia e collaborazione tra i popoli, ma anche per affinità di intenti e tematiche di ricerca trattate.
Come spiega Agostino Da Polenza, presidente del Comitato Ev-K2-CNR, il tema di EXPO 2015 “nutrire il Pianeta” passa inevitabilmente per le montagne che occupano il 20% della superficie terrestre e custodiscono il patrimonio indispensabile per la vita: l’acqua. Anche per questo ad esse si devono rispetto ed attenzione. Su questo fronte, la Piramide da anni è impegnata per salvaguardare e tutelare l’ambiente himalayano che non solo ci regala paesaggi unici, ma è origine dei grandi fiumi che dissetano il continente asiatico. Il Padiglione del Nepal sarà luogo di confronto e dibattito su questi temi, oltre che l’occasione per far conoscere un Paese con biodiversità uniche al mondo.
fonte RAI . tratto dall'articolo Nel Padiglione del Nepal un gioiello italiano