mercoledì 28 maggio 2014

Intenso maltempo con grandine e allagamenti a Montebelluna

Nel pomeriggio di oggi un fortissimo temporale ha colpito il montebellunese in provincia di Treviso.
L'evento ha colpito in maniera particolare la fascia compresa tra Montebelluna e Signoressa con forti precipitazioni e grandi accumuli, accompagnati tra l'altro da grandinate e una discreta ventilazione.

immagine radar dell'evento

L'evento ha causato numerosi disagi e innalzamenti della rete di scolo secondaria con innalzamento di tutti i canali che in molti punti hanno esondato coinvolgendo le sedi stradali, comprese le arterie principali come ad esempio la Statale Feltrina con conseguenti ripercussioni sul traffico in più punti dell'interland montebellunese.
Anche la linea ferroviaria ha subito danneggiamenti in seguito al forte temporale con passaggi a livello in tilt e ripercussioni sul traffico ferroviario che ha subito ritardi.





Video della zona di San Gaetano a Montebelluna
grazie a Nicola Bedin


L'innalzamento dei canali e le abbondanti precipitazioni hanno creato vasti allagamenti specie nella zona sud di Montebelluna. Allagamenti che hanno coinvolto anche abitazioni ed edifici con punte di 60/80 cm di acqua sopra il livello campagna, oltre ad aver invaso e bloccato quasi tutti i sottopassi della zona.
Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Montebelluna, a cui si sono aggiunte in supporto squadre da Castelfranco Veneto, Treviso, Asolo, Conegliano, Vittorio Veneto oltre ad alcune squadre del volontariato di Protezione Civile. Le operazioni legate per lo più a prosciugamenti e taglio piante sono tuttora in corso in più località di Montebelluna.

lunedì 26 maggio 2014

Conclusione monitoraggio sperimentale infra-ultrasuoni * agg.to 26.05.2014

Nell'ultimo periodo avete letto su questo blog diversi aggiornamenti sul monitoraggio sperimentale in banda infra-ultrasuoni in collaborazione con il 45°GRU.

Ripercorrendo un po' le tappe ricordo che da dicembre 2013 è attivo un monitoraggio nella banda infra-ultrasuoni mediante il posizionamento di una sonda interrata collegata ad un personal computer per l'elaborazione spettrografica. 
Questo monitoraggio sperimentale nasceva con la finalità di comprendere le tipologie di segnali presenti in queste bande audio e verificare la presenza di eventuali segnali anomali e successivamente indagarne le fonti e le cause, con particolare attenzione a possibili segnali precursori sismici.
I risultati ottenuti da questo monitoraggio ha portato ad alcune considerazioni condivise con il 45°GRU che aveva già sospeso il monitoraggio spiegato in un report finale della sperimentazione.

Nonostante il monitoraggio sia proseguito per un ulteriore mese rispetto alla sospensione del monitoraggio del 45°GRU non sono emersi ulteriori nuovi elementi innovativi.

Una delle tante schermate analizzate durante
il monitoraggio sperimentale in banda infra-ultrasuoni

Proprio perché il monitoraggio sperimentale è avvenuto in stretta collaborazione con il 45°GRU i risultati e le considerazioni sui dati registrati sono pressoché identiche:
- il posizionamento di più sonde ha permesso la triangolazione dei dati con la piena comprensione che i segnali captati sono estremamente localizzati e in maniera direttiva;
- i segnali anomali registrati dalle diverse postazioni non sono correlabili e sovrapponibili tra loro, per tempi, tipologia ed intensità;
- nonostante il confronto dei segnali registrati con diversi parametri (database sismici, condizioni e parametri meteo, attività elettrica in atmosfera) non è stato possibile trovare alcuna correlazione con fenomeni naturali;
- l'unico elemento degno di nota di questo monitoraggio è stata l'interessante e positiva indagine di un segnale antropico in banda infrasonica.

Alla luce di questi risultati e considerazioni viene interrotto il monitoraggio sperimentale della banda infra-ultrasuoni.

Un particolare ringraziamento a Jerry Ercolini e a tutto il 45°GRU con cui continua la collaborazione nonostante l'interruzione di questa sperimentazione!


Strumenti e dati del monitoraggio:
3 postazioni di monitoraggio tra Cornuda TV e Rovigo
Sonda ultrasuoni 0-40 kHz
Personal Computer con software spettrografico ARGO
6 mesi di monitoraggio ininterrotto
più di 14230 schermate verificate e analizzate

domenica 25 maggio 2014

Aggiornamento considerazioni fenomeno luminoso possibile EQL del 06 luglio 2013

Nel mese di marzo avevamo parlato di un fenomeno luminoso anomalo registrato in provincia di Rovigo nel luglio 2013 dal 45°GRU con cui collaboro, presentando un report contente le analisi ed alcune considerazioni del fenomeno, contente anche un mio contributo. Il fenomeno registrato è stato successivamente analizzato ed indagato in quanto poteva rientrare nella fenomenologia delle EQL earthquake light.

Frame del video del fenomeno luminoso registrato dal 45°GRU

Nel frame si notano con forte intensità luminosa due punti luce: una che riguarda una illuminazione artificiale della zona, mentre più in alto il fenomeno luminoso che era apparso all'improvviso con colorazione rosso intenso.
Nello stesso frame si denotano i relativi spettri di luce (più spostati a destra) sia dell'illuminazione artificiale, sia del fenomeno. Lo spettro di luce del fenomeno è stato ottenuto con uno spettroscopio applicato ad una videocamera in HD, in modo tale da poter applicare la metodologia dell'analisi spettroscopica astronomica per lo studio della composizione chimica delle fonti di luce.

Negli ultimi giorni Jerry Ercolini del 45°GRU, con cui sono in continuo contatto, mi ha avvisato che le analisi e le considerazioni del primo report sono state arricchite nella parte finale con l'aggiunta di nuove analisi da parte del 45°GRU e dell'astrofisico Dott. MASSIMO TEODORANI.

Ecco alcune considerazioni di Jerry Ercolini del 45°GRU in riferimento a questo nuovo aggiornamento.
"Con buona probabilità, il fenomeno registrato presenta forti componenti chimiche tali da far pensare ad un plasma anomalo di ossigeno.

Per noi, restano ancora tre punti da capire:

1- qual'è la causa che innesca/scaturisce tali fenomeni?

2- perchè tali fenomeni continuano ad interessare (in questi 14 anni ne abbiamo visti/documentati...) la zona del Lendinarese a ridosso del corso del fiume Adige?

3- questi fenomeni sono prettamente di origine naturale ( anche con caratteristiche tali da ricondurle alle "luci sismiche" EARTHQUAKE LIGHTS...) o presentano altre caratteristiche ancora sconosciute, tali da farli rientrare sotto la dicitura UAP?"
L'aggiornamento del report potete trovarlo nel sito del 45°GRU.


Lo stesso report è riportato anche nella sezione pubblicazioni del blog.

martedì 20 maggio 2014

Alluvione Bosnia e Serbia 2014

Negli ultimi giorni i territori della Bosnia e della Serbia sono stati letteralmente martoriati da una terribile alluvione. L'evento è considerato una dalle peggiori inondazioni dell'ultimo secolo.



I danni di questo evento sono ingentissimi in termini di danni al territorio, all'ambiente e alle infrastrutture.
Si contano già decine di vittime e decine di migliaia di sfollati senza casa e senza acqua potabile.
Non è semplice avere informazioni dettagliate e dirette per le difficoltà che le inondazioni stanno dando anche al sistema delle telecomunicazioni.

La situazione è davvero molto difficile e alcune località risultano completamente isolate.

Ecco una carrellata di immagini della situazione nei territori della Bosnia e della Serbia.













Molte sono le raccolte di fondi e di materiali in atto nell'intero territorio nazionale, famoso per la propria generosità. Vi invito a partecipare e a dimostrare ancora una volta la generosità del nostro popolo.


Aggiornamento dal sito della Croce Rossa Italiana
La Croce Rossa della Serbia e quella della Bosnia-Erzegovina sono al lavoro ormai da una settimana per fare fronte alla catastrofe provocata dalle devastanti inondazioni che hanno colpito i Balcani, le peggiori da 120 anni. Al momento sarebbero oltre 27mila gli sfollati nei due paesi. Case, infrastrutture, strade, ponti, linee ferroviarie sono gravemente danneggiati e numerose zone allagate ancora difficilmente raggiungibili.
In Serbia circa 300mila persone e altre 50mila in Bosnia-Erzegovina sono senza acqua o elettricità, spesso in condizioni di pericolo e malsane a causa delle inondazioni. Migliaia di frane, 2100 solo in Bosnia, hanno peggiorato la situazione e ostacolato i soccorsi; è stata inoltre evidenziata la presenza di mine, sepolte durante il conflitto del 1992-95 e non ancora rimosse, che in alcuni casi si sarebbero spostate con le frane, aggiungendo ulteriori pericoli alle persone che vivono nelle zone interessate così come ai soccorritori.
La Croce Rossa di Serbia e quella di Bosnia-Erzegovina sono da giorni impegnate senza sosta nelle attività di soccorso e di ripristino delle strutture, fornendo aiuti e supportando l’allestimento di centri per ospitare le persone evacuate. In Serbia sono circa 420 tra volontari e personale della Croce Rossa impegnati nell’assistenza della popolazione evacuata, soprattutto a Valjevo e Lazarevac. Sono già stati distribuiti nei comuni colpiti centinaia di coperte e stivali di gomma, cibo in scatola. Giornalmente la Croce Rossa provvede alla distribuzione di piatti pronti da mangiare, acqua potabile, coperte, materassi, culle, stivali di gomma, articoli per l'igiene, disinfettanti per l’acqua.
I soccorsi sono ovviamente ostacolati dalle infrastrutture distrutte e dalle condizioni difficili, ma vengono utilizzate sia jeep sia barche, spesso i volontari sono costretti a guadare nelle acque  per consegnare beni di prima necessità. In entrambi i paesi molti volontari e le loro famiglie sono colpiti a loro volta dalle inondazioni.
In Bosnia-Erzegovina le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. La situazione più critica si è registrata nel Cantone Posavina, nella capitale Sarajevo e nella regione di Tuzla, zone centrali del paese, come anche nelle città di Gorazde e Bijeljina. Tutto il nord del paese è allagato e le città di Maglai e Doboj sono state completamente sommerse dall’acqua. Centinaia di persone sono state evacuate dalle loro case in 14 comuni, tra cui Doboj, Maglaj, Brcko District, Olovo, Bijeljina, Lukavac, Kladanj, Srebrenica, Gradacac e Zvornik. Nel distretto di Brcko le squadre della Croce Rossa oltre ad effettuare evacuazioni mediche, hanno provveduto a costruire con i sacchetti di sabbia dei terrapieni per difendersi dalle inondazioni.
In Serbia la zona più colpita sembra essere quella attorno alla città di Obrenovac, a sud-ovest di Belgrado, dove ancora si teme per la piena del fiume Sava, che attraversa la città. Infatti, mentre i livelli dell’acqua in alcuni fiumi si stanno ritirando, il Sava e altri due fiumi continuano a crescere.
La Croce Rossa continuerà nei prossimi giorni con la distribuzione urgente di prodotti alimentari e non, soprattutto in risposta alle evacuazioni programmate e alle successive richieste della sede locale di emergenza.
Oltre agli aiuti in arrivo da tutti i governi europei, la Mezzaluna Rossa della Turchia ha inviato due camion carichi di aiuti, con cibo e migliaia di coperte. La Croce Rossa del Montenegro ha mandato stivali di gomma, taniche, coperte, prodotti per neonati, per l’igiene, acqua e cibo a lunga conservazione.
La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR) ha predisposto un appello per raccogliere contributi attraverso il Fondo di emergenza Disaster Relief (DREF), che verrà utilizzato per assistere 27.600 persone e per definire misure urgenti di ripristino delle strutture. 

lunedì 19 maggio 2014

Evento sismico in Albania, Mw 4.8, 19 maggio 2014

Nella giornata odierna un terremoto di magnitudo (Mw) 4.8 è avvenuto alle ore 02:59:20 italiane (00:59:20 19/Mag/2014 - UTC) ad una profondità di 2 km. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV in Albania nel distretto sismico dell'Adriatico Meridionale.

Localizzazione dell'evento odierno in Albania
L'evento rilevato dalla stazione di Cima Grappa

Solo una settimana si era verificato un terremoto di magnitudo(Ml) 4.9, avvenuto alle ore 02:54:32 italiane del giorno 12/Mag/2014 (00:54:32 12/Mag/2014 - UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Greece-Albania border region.
Entrambi gli eventi e le relative repliche possono essere inseriti nella macro azione di spinta della zolla africana verso quella europea.

Per quanto riguarda la sismicità italiana dell'ultimo periodo non sembrano evidenziarsi particolari attività sismiche con pochi eventi che hanno superato la magnitudo 3, anche nelle zone delle sequenze sismiche più attive negli ultimi mesi e anni come ad esempio quella del Pollino in Calabria e quella di Città di Castello-Gubbio in Umbria. Tali sequenze che comunque se guardate nel medio periodo non si sono in realtà mai fermate restano comunque sotto il monitoraggio della comunità scientifica e degli enti preposti al monitoraggio del territorio.