venerdì 25 febbraio 2011

Boati in Fadalto - agg47

Comunicato Città di Vittorio Veneto del 25.02.2011
Monitoraggio costante e puntuale in Val Lapisina
In preparazione un vademecum informativo per tutta la popolazione Si è riunito giovedì 24 febbraio, per la seconda volta, il Centro Operativo Intercomunale allargato a tutti i responsabili delle principali infrastrutture ubicate in particolar modo nella zona del Fadalto: il Genio Civile, il BIM - per la rete del metano, Sisp - che gestisce l’acquedotto, l’Arpav, l’Italgel (Italcementi), Veneto Agricoltura, Enel, Autostrade, Ferrovie e Anas. L’incontro aveva come obiettivo principale quello di fare il punto della situazione, lo stato di fatto, in merito all’osservanza delle disposizioni impartite da un’ordinanza della Protezione Civile nazionale di adeguamento delle strutture in materia eventi calamitosi. Tutti gli Enti hanno comunicato di aver attivato le varie procedure di verifica e di monitoraggio delle proprie strutture e di aver già inviato, come la stessa ordinanza richiede, i dati al Ministero competente. I responsabili presenti hanno inoltre comunicato che, vista la particolare situazione di questo periodo e proprio per rispondere alle continue richieste di verifica, i controlli sono stati aumentati e che continuano a dare risposte positive, senza segnalare cioè evidenti anomalie. L’ing. Roberto Tonellato, referente della Protezione Civile veneta, ha poi aggiornato la situazione sull’analisi dei dati dei sismografi, confermando che i fenomeni sono limitati ad una zona circoscritta, del diametro di circa 1,5 chilometri con centro in Fadalto Basso e che le rilevazioni segnalano vari episodi da “sorgenti di famiglie diverse” tutte comunque sotto il primo grado della scala Richter e provenienti da una profondità che varia, comunque inferiore ad un chilometro. Ha annunciato poi l’intenzione di coinvolgere l’ARPAV per aumentare i punti di rilevazione concentrandosi sull’aspetto acustico. L’ARPAV infatti riuscirebbe ad installare dei particolari microfoni direzionali di ausilio per la comprensione delle origini sonore dei “boati”. Ha ribadito poi l’opportunità di unire i piani di emergenza dei due Comuni e l’importanza delle verifiche strutturali degli edifici di rilevanza strategica, controlli che peraltro sono già in attuazione. E’ stato infine convenuto che il gruppo tecnico ristretto, composto dai responsabili dei due Comuni di Vittorio Veneto e Farra d’Alpago, realizzino un apposito “vademecum” per dare giusta comunicazione alla cittadinanza in caso di evento tellurico. Il vademecum comprenderà una planimetria leggibile, una parte procedurale e una parte di spiegazioni comportamentali da tenere in caso di evento nonchè le modalità per il contatto diretto con le istituzioni. Il pieghevole sarà quindi presentato e distribuito alle famiglie del Fadalto e di Farra d’Alpago, più interessate dai fenomeni acustici di questo periodo, ma ovviamente reso disponibile a tutta la popolazione.





fonte Oggi Treviso

320 SCOSSE IN UN MESE CON CENTRO A FADALTO BASSO
Ieri il vertice in municipio: al via il controllo di stabilità delle strutture di interesse pubblico e la realizzazione di un vademecum per la popolazione


VITTORIO VENETO - Sono 320 le scosse registrate nell'arco di un mese dai sette sismografi posizionati nel Fadalto dal Centro Ricerche Sismologiche di Udine (il primo sismografo mobile era stato installato il 26 gennaio).

Scosse che, per la gran parte delle volte, non sono state avvertite dalla popolazione della Val Lapisina, proprio perchè la loro intensità (magnitudo) media non ha mai superato il 1° grado della scala Richter. Dall'analisi dei dati, la Protezione Civile regionale guidata dall'ingegner Roberto Tonellato è riuscita a individuare la zona in cui il fenomeno si localizza: un'area di circa 1,5 km di diametro sul versante della valle che dà sul Col Visentin e con centro in Fadalto Basso.

Ieri, giovedì 24 febbraio, due i vertici istituzionali sui boati. Il primo a Marghera, il secondo, quello del COC, alle 17 a Vittorio Veneto al quale hanno partecipato, oltre i tecnici della Protezione Civile regionale e gli amministratori di Vittorio Veneto e Farra d'Alpago, anche i responsabili delle infrastrutture che gravitano sul Fadalto e l'Alpago, ovvero Enel, Autostrade, Ferrovie, Anas, BIM (metano), Sisp (acquedotto), Italgel (Italcementi), ma anche Arpav, Veneto Agricoltura e il Genio Civile.

Questo secondo incontro del Centro Operativo Intercomunale, sempre diretto dall'ingegner Tonellato della Protezione Civile regionale, ha cercato di fare il punto della situazione sulle procedure di monitoraggio attivate da questi enti sulle loro strutture, che a ieri non hanno evidenziato anomalie.

Tonellato ha poi annunciato l'intenzione di coinvolgere i tecnici dell'Arpav che, mediante l'installazione di particolari microfoni direzionali, riuscirebbero a monitorare il fenomeno anche da un punto di vista acustico.

Si è poi deciso di intensificare le indagini e, nell'ambito delle verifiche strutturali, di controllare tutti gli edifici di interesse pubblico, come l'ospedale, così come già anticipato nel primo vertice del COC.

Infine sarà realizzato un vademecum che sarà distribuito ai vittoriesi e agli alpagoti contenente le indicazioni di comportamento da tenere in caso di un evento improvviso, come il terremoto, oltre a una mappa con tutte le aree di raccolta indicate dal piano di protezione civile. I piani comunali di Vittorio Veneto e Farra d'Alpago saranno coordinati tra loro.

Il quartiere della Val Lapisina chiede al sindaco Da Re un nuovo incontro con la popolazione, questa volta da tenersi in Fadalto. Mercoledì Silvano De Nardi, presidente della circoscrizione, ha protocollato in comune la richiesta e sollecitato l'amministrazione a fornire delle risposte alle domande, sempre sui boati, presentate lo scorso 10 febbraio.

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