lunedì 31 gennaio 2011

Boati in Fadalto - agg14

fonte notizie.virgilio.it
Terremoti/ Boati a Fadalto, vertice per sapere se sismici
Approntati piani evacuazione, installati sismografi e geofoni


Continuano a farsi sentire i boati profondi nell'area dell'Alpago, il territorio che attraversa la pedemontana tra Vittorio Veneto, Nove, Montebelluna, tra l'Alta Trevigiana e il Bellunese. La popolazione è impaurita, tuttavia non si è ancora riusciti a stabilire una correlazione tra i rumori sordi, che di notte sembrano propagarsi dalle viscere della terra o addirittura dalla montagna, e un reale rischio sismico. In effetti, i cinque sismografi installati non hanno ancora dato un responso su eventuali movimenti tellurici. Gli strumenti sono sofisticati: si tratta di sismografi e geofoni tridimensionali posizionati in Val Lapisina e in Alpago dai tecnici dell'Istituto di Oceonografia di Trieste. Accanto ai 5 sismografi collocati a Fadalto basso, Nove, in località Gaviol, a caloniche e a Pianture, vicino a Farra d'Alpago, sono stati installati anche dei microfoni speciali che intercettano l'intensità dei boati e la provenienza. I piani di evacuazione sono stati approntati per ogni evenienza, sollecitati anche dalle preoccupazioni espresse dagli abitanti. Mercoledì, nel corso di un vertice della Protezione civile nel comune di Vittorio Veneto, si saprà finalmente qualcosa dall'esito delle registrazioni effettuate dai sismologi triestini, una volta comunicati alle prefetture di Treviso e di Belluno. Gli esperti hanno riscontrato che c'è stata qualche corrispondenza tra microscosse e boati, in particolare in una circostanza, verso le 18 di domenica 23 gennaio. Ma si trattava di una magnitudo piuttosto bassa.



fonte www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it
Vittorio Veneto, i tecnici: "Col terremoto giù 1 casa su 5"
Nelle ultime settimane aumenta la psicosi. E rispunta uno studio sismologico pubblicato da una rivista locale, che ipotizza danni molto ingenti in caso di terremoto


Il caso dei boati provenienti dal sottosuolo nei pressi di Fadalto continua ad alimentare le ipotesi degli studiosi nonché la preoccupazione dei residenti e delle istituzioni locali. Negli ultimi giorni è stato rispolverato un dossier pubblicato lo scorso anno dalla rivista 'Ingegneri del Veneto', in cui si ipotizzavano scenari poco confortanti in caso di terremoto (l'area è a rischio sismico elevato): secondo la ricerca un terzo delle abitazioni rischierebbe il crollo e una su due sarebbe inagibile.

"L'area di Vittorio Veneto - spiegano i ricercatori Dario Slejko, Alessandro Rebez e Marco Santulin - è caratterizzata da stime di scuotimento atteso del terreno superiori a quelle previste nella fascia pedemontana veneta": in altre parole, la conformazione del territorio causerebbe una propagazione sismica superiore alle località circostanti. "Vittorio Veneto detiene il massimo livello di vulnerabilità urbana - si legge ancora nella ricerca - un 'primato' che condivide con soli altri 20 comuni, sui 581 totali nel Veneto".

Intanto, mentre continuano le rilevazioni dei sismografi, si dà notizia di un vertice - previsto il prossimo mercoledì sera i sindaci di Vittorio Veneto, Gianantonio Da Re, e di Farra d'Alpago, Floriano de Pra, si incontreranno con le rispettive protezioni civili per mettere a punto i programmi d'intervento, che comprendono anche i piani di evacuazione.

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