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martedì 27 maggio 2025

Il radar meteorologico di Gattatico (Reggio Emilia)

Il 25 aprile 2025 l’80° anniversario della Liberazione e data la particolare ricorrenza mi sono recato a Gattatico (RE) presso Casa Cervi, Museo per la storia dei movimenti contadini, dell’antifascismo e della Resistenza nelle campagne, per la Festa della  Liberazione, un grande evento di musica e cultura.

Complice probabilmente la particolare ricorrenza degli 80 anni dalla Liberazione, sono accorse in zona ben 30.000 persone oltre a tutto il personale addetto ai lavori. Questo ha comportato un sovraccarico dei mezzi messi a disposizione e quindi abbiamo deciso di avvicinarci a piedi partendo dai parcheggi presenti in zona. 

Non appena arrivato nelle vicinanze di Casa Cervi, non ho potuto non notare una imponente torre su cui è presente una grande parabola in movimento.

 


 

 


Subito mi sono messo alla ricerca di informazioni scoprendo che si trattava del radar meteorologico di Gattatico (Reggio Emilia), uno dei due radar meteorologici utilizzati da ARPA Emilia Romagna (l'altro è a S. Pietro Capo Fiume).


Una volta rientrato la curiosità non si è placata e ho cercato di approfondire trovando nuove informazioni relative al radar di Gattatico (RE).

Il radar è installato in prossimità del "Museo Cervi", Via Fratelli Cervi 9 a Gattatico (Reggio Emilia), nel punto di coordinate (ricontrollate con Google) 44.790949, 10.498438, su una torre che porta il centro dell'antenna a 25 metri da terra. Il radar è gestito da remoto e, sempre da remoto, vengono raccolti i dati. Nei locali ai piedi della torre, sono alloggiate le apparecchiature e la consolle per il controllo locale del radar, visibili nella prossima foto presente nel web. 


L'antenna ha una dimensione importante avendo un diametro D, pari a circa 5 m.

I radar meteorologici della classe di quello di Gattatico operano, tipicamente, intorno a 5 GHz (banda C) e in particolare la frequenza di operazione del radar è pari a 5.45 GHz.

Nella tabella seguente, sono riportate alcune caratteristiche tecniche del radar, fornite da ARPA Emilia Romagna e presenti in un report presente nel web relativo ad una campagna di misurazioni.


Nel suo uso più comune, il radar viene fatto operare secondo le due modalità di seguito riassunte.

- Modalità standard. Il radar è attivo per circa due 2 minuti ogni 15 minuti. Nei due minuti di attività vengono effettuate 5 rotazioni complete (1 giro ogni 24 secondi, ovvero 15°/sec); ad ogni rotazione l'inclinazione viene cambiata di circa 0.6°, partendo da 0.5° e arrivando quindi all'inclinazione di 3.5°.

- Modalità con tempo perturbato. Il radar è attivo 10 minuti ogni 15. La velocità di rotazione è uguale a quella della modalità standard. Vengono spesi 2 minuti per un ciclo secondo la modalità standard. Negli altri 8 minuti vengono compiute (8*2.5 =) 20 rotazioni, con l'elevazione che passa da 0.5° a 18°, in modo da esplorare una fascia di cielo maggiore. 


L’antenna radar permette di ottenere una ‘fotografia’ tridimensionale della precipitazione in atto, ad una risoluzione di 250 m, su un raggio di 250 km. Questo è molto utile anche perché permette di riconoscere e osservare le strutture precipitanti e il loro sviluppo verticale.

La sequenza delle immagini di riflettività viene utilizzata per il “nowcasting” o “previsione a brevissimo termine”, ovvero la previsione dello spostamento delle strutture precipitanti nel corso delle tre ore successive all’istante di osservazione.


Durante tutta la giornata accompagnata da musica, balli ed emozioni, anche l'antenna in movimento in cima la torre è stata un elemento di grande interesse e attenzione da parte mia. 

Anche una giornata di festa, diventa spunto di approfondimento e ricerca!

Cieli sereni!
73 de Giorgio IU3IOU


domenica 2 agosto 2020

Intensa attività elettrica su Crocetta del Montello (TV)

Nella serata di ieri 01 agosto 2020 diversi temporali, alcuni anche forti, hanno interessato la parte nord della regione Veneto che si spostavano con direzione verso sud/sud-est accompagnati da una importante attivotà elettrica.
Questi temporali hanno raggiunto anche la pedemontana trevigiana.
Ecco alcuni scatti e un video delle intense fulminazioni riprese ieri sera a Crocetta del Montello (TV).

La mappa delle fulminazioni


























Alle prossime e cieli sereni.
73 de Giorgio IU3IOU

giovedì 14 novembre 2019

Maltempo in Veneto: danni e nuova intensa fase perturbata.

Nei giorni scorsi una perturbazione si è abbattuta sul Veneto con precipitazioni intense e forte ventilazione sull'entroterra e sulle coste creando vari disagi e danni.
La situazione decisamente più critica è quella della città di Venezia che è stata colpita da un forte vento di scirocco e da una acqua alta eccezionale che è arrivata a toccare il livello di 187 cm, livello secondo solo a quello raggiunto il 04 novembre 1966.

Alcune immagini di Venezia stanno facendo il giro del mondo per testimoniare la ferita che la città lagunare, considerata da molti la più bella del mondo, sta vivendo contando purtroppo alcune vittime.






Fin dai primi momenti le componenti locali di Protezione Civile hanno monitorato la situazione e a seguire si è arrivati anche all'attivazione e sopralluoghi delle strutture e autorità nazionali che hanno decretato lo stato di calamità.


Nella giornata di oggi dove le parole si spendono tra la solidarietà e le accuse al Mose, tra l'emergenza e la voglia di tornare alla normalità, viene emesso un nuovo stato di allerta per il territorio Veneto a causa di una nuova intensa fase di maltempo che porterà nuove intense precipitazioni e possibili situazioni di criticità sul territorio.



Il livello di criticità previsto è particolarmente rilevante pertanto sarà opportuno tenere monitorata l'evoluzione della fase di maltempo senza sottovalutare l’allarme.
Tutti gli enti e istituzioni si sono attivate al fine di minimizzare i rischi ed essere preparate per un pronto intervento qualora si rendesse necessario.
Il consiglio è di reperire informazioni da enti ed istituzioni atte al governo del territorio o da fonti certe oltre a mettere in atto misure di autoprotezione per prevenire eventuali situazioni pericolose dannose per cose e persone.

venerdì 26 luglio 2019

Veneto: allerta meteo e fase di Preallarme.

Nella giornata di oggi è stata emanata una allerta meteo da parte dell'ARPAV e della Regione Veneto. 




AVVISO METEO: Nel pomeriggio di venerdì crescente probabilità di temporali sparsi sulle zone montane e pedemontane, localmente possibili anche su pianura centro-settentrionale; non si escludono fenomeni localmente intensi. Dal pomeriggio di sabato e per buona parte di domenica fase di tempo instabile/perturbato con probabili precipitazioni diffuse e frequenti localmente anche abbondanti. Probabili temporali intensi (forti rovesci, grandinate, forti raffiche di vento).


Nelle zona montane e pedemontane il territorio è indicato come codice arancione, pertanto è opportuno prestare la massima attenzione nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

In alcune aree del territorio montano s sono già registrate le prime precipitazioni ed i primi disagi legati ad alcuni smottamenti e frane.
Ad esempio la strada regionale 48 è chiusa al traffico per frana (5 fronti) vicino al Passo Pordoi.

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e natura

L'immagine può contenere: spazio all'aperto e natura

Si consiglia di seguire l'evoluzione della situazione e degli aggiornamenti mediante la lettura dei bollettini emessi dal Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto (link).

73 de Giorgio IU3IOU

lunedì 8 luglio 2019

Corso di formazione sugli Assetti Idrogeologici del Veneto e sulla gestione delle emergenze.

Nell'ambito dell'aggiornamento professionale e della Formazione Professionale Continua prevista per i geometri, venerdi 05 giugno 2019 ho partecipato ad un corso di Formazione e Specializzazione in Protezione Civile.

Il corso, organizzato dal Collegio Geometri di Padova in collaborazione con il Gruppo di Protezione Civile della Consulta Regionale dei Collegi Geometri del Veneto e della durata di 8 ore, aveva come titolo ASSETTI IDROGEOLOGICI: CONOSCENZA DEL TERRITORIO E GESTIONE DELL’EMERGENZA


Durante la prima parte della giornata è stata presentata la situazione idrogeologica della Regione Veneto ed in particolare della provincia di Padova e dei relativi sistemi di previsione e prevenzione. grazie alla partecipazione dei Consorzi di Bonifica e del Genio Civile di Belluno.

La seconda parte della giornata invece è stata dedicata al racconto e all'analisi dell'evento meteorico Vaia, che ha colpito il Veneto ed in particolare il bellunese nell'ottobre 2018. Si è parlato dei dissesti idrogeologici conseguenti all'evento, alle frane attivate grazie all'intervento della Regione Veneto con la direzione difesa del suolo e la direzione Protezione Civile e l'intervento dell'assessore regionale Gianpaolo Bottacin.

L'ultima parte della giornata è stata dedicata alla spiegazione ed al racconto del modello Veneto di gestione e superamento dell'emergenza che nel tempo è stato strutturato e che è stato utilizzato anche durante l'evento Vaia nel territorio regionale ed in particolare presso la provincia di Belluno.
Da sottolineare che ancora adesso, a distanza di mesi, sono in corso attività di Protezione Civile nel territorio bellunese per il ripristino del territorio e il completo superamento dell'emergenza.

Un corso formativo per rivedere i sistemi di allertamento e di operatività della Protezione Civile della Regione Veneto in tutte le sue componenti istituzionali e di volontariato.
È stata l'occasione inoltre per riflettere sul ruolo del geometra nell'ambito della Protezione Civile, tema che avevo già trattato in un articolo “Il geometra nel sistema di Protezione Civile”, pubblicato sulla rivista tecnica Il Foglio Anno XXXV n. 414 Febbraio 2015.


Alle prossime.
Giorgio De Luca geometra
73 de Giorgio IU3IOU

__________
Link a due post dedicati all'evento Vaia.
http://ricercasperimentale.blogspot.com/2018/10/report-protezione-civile-veneto-ccs-treviso.html
http://ricercasperimentale.blogspot.com/2018/10/veneto-nuova-allerta-meteo-fase-preallarme.html

martedì 28 maggio 2019

Ondata di maltempo sul Veneto. Intenso nubifragio sul trevigiano e su Cornuda.

Dal pomeriggio si stanno susseguendo forti precipitazioni sul territorio Veneto
Attorno alle 16.30 un intenso nubifragio si è abbattuto lungo la pedemontana trevigiana colpendo in particolare la cittadina di Cornuda (TV).


Alcune immagini elaborate da NordEstMeteo per il blog Ricerca + Sperimentazione illustrano il momento di maggiore intensità delle precipitazioni: le prime due rappresentano il rain rate (mm/h):  il colore rosso/viola indica rain rate maggiore di 30mm/h.



La terza immagine rappresenta il valore dbz cioè la misura dell'intensità tramite onda riflessa del radar: i dbz sono tra i 40 e 50 che significa precipitazione forte o molto forte con grandine possibile.



"La stazionarietà delle celle di oggi rappresenta un rischio, in quanto i rovesci possono restare fermi su una zona, scaricando ingenti quantità di pioggia." (cit. NordEstMeteo - link)

Si sono riscontrati numerosi disagi e grossi allagamenti in varie zone di Cornuda in particolare la zona della stazione e lungo strada che porta verso Maser, ai piedi dei Colli Asolani, zona già colpita da un evento simile a metà luglio 2018 (link). Alcuni disagi si sono riscontrati anche nei paesi vicini in particolare Crocetta del Montello.












Numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco e delle squadre di Protezione Civile, tuttora in corso.





Nelle ore successive alcune altre zone del trevigiano stanno riscontrando alcune criticità a causa delle intense precipitazioni ancora in atto sia nella zona di Castelfranco Veneto sia nella zona di Conegliano dove si registrano numerosi allagamenti.

Aggiornamento ore 21.00
Si susseguono numerosi gli interventi in varie località della provincia di Treviso da parte dei Vigili del Fuoco e di varie squadre di volontariato di Protezione Civile.

Aggiornamento ore 22.00
Continuano gli interventi a macchia di leopardo nel territorio provinciale da parte di Vigili del Fuoco Protezione Civile anche se inizia un lento rientro verso la normalità. Gli interventi ora si concentrano nella zona orientale della provincia di Treviso dove si registrano anche alcuni smottamenti ed una frana a Vittorio Veneto.
L'attenzione resta ovviamente elevata a causa delle intense precipitazioni ancora in atto anche se in lieve diminuzione.



Aggiornamento ore 23.50
Le precipitazioni continuano incessantemente e sono attese anche per la giornata di domani stando alle ultime previsioni.
Nel frattempo si susseguono sul territorio numerosi interventi dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile nella parte orientale della provincia per lo più per allagamenti di strade o edifici.


Speriamo nelle prossime ore migliori la situazione fino a rientrare velocemente nella normalità.

Giorgio IU3IOU