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Vittorio Veneto, boati misteriosi Interviene il Dipartimento
Dalla Protezione civile di Roma in arrivo sismografi specifici per monitorare il sottosuolo di Fadalto. Ieri summit con il prefetto
La macchina istituzionale inizia a muoversi per cercare una spiegazione al curioso caso di Fadalto, nella Val Lapisinia, dove da alcuni giorni gli abitanti vengono svegliati nel cuore della notte da misteriosi boati provenienti dal sottosuolo. Esplosioni così fragorose da far tremare i vetri di casa e ingenerare preoccupazione non solo tra i cittadini, ma anche nel sindaco: si è subito pensato ad una frana, poi ad un terremoto, infine a movimenti della falda freatica; un'ipotesi quest'ultima da considerare come la più attendibile.
Nessuna attività invece hanno registrato i sismografi del locale istituto di Geofisica e Vulcanologia; a sostituirli a breve saranno quelli della Protezione civile nazionale, invocata dal prefetto durante una riunione operativa ieri pomeriggio: quellao di Vittorio Veneto è ora a tutti gli effetti un problema di sicurezza nazionale.
Nel frattempo i residenti hanno inviato una lettera aperta al sindaco tramite la Pro Loco di Fadalto. Il documento è stato protocollato e sarà a breve affisso negli spazi pubblici della Vallata. I cittadini chiedono quale sia la posizione assunta dal sindaco e quali provvedimenti saranno adottati "per garantire nei limiti del possibile la tranquillità dei residenti» in riferimento a quella zona della vallata "interessata dagli allarmanti eventi di carattere sismico o parventi tali, che da qualche tempo con carattere via via più consistente interessano quest'area".
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