martedì 30 dicembre 2014

ancora sui progetti SETI



Ad ottobre 2014 gli amministratori del progetto vi è stata una parziale interruzione del progetto.
Ecco qui il comunicato tradotto in italiano mediante un traduttore automatico; la notizia pertanto non è grammaticamente perfetta ma è ben comprensibile il senso del comunicato.

SETILive ha avuto un lungo periodo, ma purtroppo, al servizio dati in tempo reale deve finire. L'ultima sessione di dati "attiva" dal vivo telescopio sarà Domenica 12 ottobre.

Dal suo lancio nel marzo 2012, il SETI Institute hanno sostenuto SETILive anche al di là finanziamento iniziale. E 'stata una decisione difficile, ma dopo aver preso un lungo sguardo duro a richieste concorrenti sul Array e personale di supporto Allen Telescope essi devono ora, molto a malincuore, re-indirizzare le risorse telescopio ad altre importanti attività finanziate.

Il sito altrimenti continuerà a funzionare normalmente una questione di solo interesse, ma senza sessioni dati vivi. Classificazioni di archiviazione possono continuare.
Il software che fornisce funzionalità e followups dati in tempo reale saranno conservati in modo da poter tornare in caso SETI Institute è in grado di sostenerlo in futuro.

Zooniverse inizierà la preparazione software del sito per il rilascio open-source e esaminerà modi per rendere il database di classificazione a disposizione del pubblico.

Apprezziamo profondamente l'interesse, dal casual al vero e proprio appassionato, che voi SETIzens hanno dimostrato per questo compito e il suo scopo nel corso degli ultimi due anni e mezzo.

In seguito a questo comunicato si sono chieste delucidazioni e chiarimenti agli amministratori del progetto. Da quanto riportato da alcuni amministratori del progetto è stato precisato che il progetto è solo parzialmente sospeso.
I radio telescopi infatti risultano ancora attivi e continuano a scandagliare il cielo e registrare dati. 
Ciò che è stato sospeso è la pubblicazione di tali dati al sito SetiLive per poter essere elaborati dall'utenza. L'operazione apparentemente banale, risulta tecnicamente complessa e pertanto molto onerosa. 
Si è pertanto scelto di impegnare i pochi fondi a disposizione per continuare a scandagliare il cielo ed accumulare dati, nella speranza di avere in futuro nuovi finanziamenti e poter così permettere l'elaborazione dei dati sia on site dagli enti di ricerca sia on line grazie al supporto ed al lavoro della comunità scientifica amatoriale.
Un'altro aspetto che gli amministratori hanno voluto puntualizzare riguarda i dati di archivio. Nonostante non sia più possibile analizzare nuovi dati vi è un immenso database di dati di archivio ancora analizzabili. 
Pur non avendo certezze sulle possibili future evoluzioni del progetto SetiLive, l'analisi dei dati di archivio ed i relativi risultati vengono al momento memorizzati ed archiviati ma non si esclude che possano essere utilizzati nel prossimo futuro per altri progetti Seti o resi disponibili ad altri istituti o enti di ricerca.

In definitiva è possibile continuare ad analizzare i dati di archivio e con buona probabilità questo lavoro non sarà perso, ma anzi andrà ad incrementare la conoscenza e l'attenzione sulla ricerca SETI.

Di seguito riporto alcune semplici informazioni per chi vuole avvicinarsi al progetto.
E' bene ricordare innanzitutto che la ricerca SETI si è aperta al grande pubblico grazie al primo programma di calcolo distribuito che era proprio seti@home.

A differenza dei programmi di calcolo distribuito la citizen science prevede l'apporto del lavoro umano tramite software o webapp. 
Nel caso specifico SetiLive chiede all'utente volontario di visualizzare ed analizzare degli spettrogrammi radio derivanti dal lavoro di una rete di radio telescopi. L'utente dovrà verificare la presenza di segnali differenti dal rumore di fondo con le modalità previste dalle indicazioni presenti nel sito del progetto.
Ogni schermata è un pezzettino di ascolto radio trasformato mediante software spettrografici in uno spettrogramma con larghezza di banda di 500 Hz (asse X - orizzontale) sulle frequenze utilizzate e monitorate dai radiotelescopi per un tempo di 90 secondi (asse Y - verticale), come meglio rappresentato nella figura seguente.

schermata tipo delle immagini da elaborare nell'ambiente SetiLive


Come molti di voi ben sanno questa materia mi affascina nella misura in cui essa viene presa in considerazione in maniera precisa e scientifica, con dati alla mano e non con strane visioni o altro come già precisato più e più volte.

E' l'occasione questa per parlare seriamente della ricerca SETI, grazie alla consueta disponibilità e collaborazione del Dr. Massimo Teodorani, astrofisico, ricercatore e divulgatore, nonché scrittore di scienza.
Di seguito infatti trovate un suo articolo  che ci introduce a quelle che sono le possibili prospettive future della ricerca SETI.
Ringrazio il Dr. Massimo Teodorani per la disponibilità a pubblicare anche su questo blog questo suo scritto.
LE ALTRE VIE DEL PROGETTO SETI 
(Search for Extraterrestrial Intelligence) 
Dobbiamo tentare tutte le strade possibili, utilizzando i metodi dell'astrofisica e della fisica fondamentale. Una strada ovvia è quella di: a) potenziare lo scandaglio simultaneo di larga parte del cielo utilizzando le tecniche PA (Phased Array) e SKA (Square Kilometer Array) per i radiotelescopi; b) portare il numero dei canali disponibili per lo spettrometro multicanale (nuove versioni di Serendip) a un miliardo; c) potenziare gli algoritmi di analisi del segnale spostando tutto sulle tecniche KLT (Karhunen-Loeve Transform); d) dedicare tempo di telescopio (ottico in questo caso) utilizzando telescopi ad apertura molto più grande di quanto si è fatto in passato (tipo: i telescopi più grandi disponibili a terra) al fine di cercare segnali Laser con pulsazioni al nanosecondo utilizzando sensori CCD a risoluzione spaziale e temporale maggiori di quelli utilizzati con l'attuale sistema PDA (Pixelated Detector Array).
[ Il problema maggiore con la ricerca SETI basata sulle onde elettromagnetiche è che la probabilità di trovare segnali ET intelligenti (intenzionali e non) aumenta con la distanza della sorgente monitorata, solo che allo stesso tempo l'ampiezza del segnale diminuisce con l'inverso del quadrato della distanza. Insomma le onde elettromagnetiche ci fregano. Ovvero: possiamo solo sperare in quel classico colpo di c. Eppure vale la pena perseverare fino a quando non li abbiamo beccati. Prendo esempio da Dundy, il mio gatto rosso. E' capace di stare in punta sul buco del topo per ore e ore fino a che non lo prende. ]
Ma non basta. Occorre anche prendere bene la mira. Come? In due modi:
I - Impostare la ricerca in maniera mirata, ovvero puntando dei target stellari selezionati (Targeted Search), non limitandoci più solo al protocollo "All Sky Survey". Selezionati in base a cosa? 1) in base al tipo spettrale delle stelle puntate che devono essere soprattutto stelle di tipo solare (G); 2) in base alla presenza di eventuali anomalie manifestate sia come eccesso infrarosso (che non ci aspetteremmo mai da stelle di tipo spettrale G) che come curve di luce peculiari (effetti periodici di occultazione da parte di oggetti artificiali di varie forme geometriche). Il punto è che una eventuale civiltà intelligente e molto più evoluta della nostra deve essere anche in grado di ingegnerizzare lo spazio circumstellare (Sfere di Dyson): dalle simulazioni numeriche sappiamo già che questo produrrebbe sia un consistente eccesso infrarosso (di origine non-naturale) che curve di luce peculiari (e qui il lavoro di simulazione matematica del collega Luc Arnold è stato davvero propizio). A questo punto disporremmo di un mirino bi-modale che ci permetta di concentrare la nostra attenzione su target con dei requisiti ben precisi utilizzando le procedure SETI standard, ovvero la ricerca di segnali radio intelligenti sia nella banda delle microonde (1-30 GHz) che nella banda ottica per segnali Laser intelligenti nano-pulsati (frequenza: un miliardesimo di secondo, da emettitori Laser di potenza presumibilmente dell'ordine del TeraWatt).
II - Non limitarsi a cercare eventuali segnali intelligenti da pianeti di stelle lontane (ovvero con coordinate pressochè fisse), bensì cercare anche segnali localizzati in zone molto più vicine a noi. Se qualcuno ha deciso di emigrare in altri sistemi stellari vivibili perchè la loro stella sta per entrare nella fase di gigante rossa (cosa che li brucerebbe vivi), ovviamente invierebbe vere e proprie "arche spaziali" ovunque, incluso il nostro sistema solare. Anche questa è una previsione del fisico Freeman Dyson. Sappiamo con precisione cosa aspettarci da queste ipotetiche arche in transito: a) forte emissione infrarossa e anomalie magnetiche per via dei sistemi di bordo; b) forte moto proprio e/o effetto Doppler, tipico di sorgenti (probabilmente radioemittenti, ma non intenzionalmente) relativamente vicine a noi, ovvero con coordinate non fisse ma rapidamente variabili col tempo per via dell'elevata velocità angolare. Anche questo è verificabile con i metodi dell'astrofisica.
Ho discusso di queste nuove prospettive del progetto SETI in questi due articoli con peer review appena pubblicati sulla rivista scientifica internazionale "Acta Astronautica". Comunque discussi già due anni fa in dettaglio queste idee di fronte al gotha attuale del SETI Institute, e furono accolte in maniera globalmente molto favorevole.
Ma non mi sto fermando qui. Tra pochi mesi sottometterò un nuovo articolo tecnico che ha questa volta come oggetto la procedura NLSETI (Non-Local SETI), vertente sulla possibilità che eventuali civiltà esogene intelligenti possano essere in grado di inviare messaggi codificati direttamente dentro il nostro cervello (cosa che non centra nulla con la telepatia!) utilizzando il meccanismo dell'entanglement quantistico. Sappiamo già come provare o confutare questa ipotesi (già avanzata alcuni anni fa dal fisico quantistico americano Fred Thaheld), utilizzando apparecchiature elettroencefalografiche (EEG) ad altissima risoluzione nel dominio delle ampiezze, delle frequenze e dei tempi, utilizzando gli stessi algoritmi KLT utilizzati nel SETI standard una volta che il tracciato cerebrale (onde Theta, Alfa e Delta) venga normalizzato ad una retta usando polinomi interpolatori di ordine elevato. A quel punto andremmo a pescare direttamente dentro il noise (rumore). In merito ho già pronto un proposal tecnico di ricerca. Chi è disponibile a fornire fondi per realizzare questo progetto (fattibilissimo e con fondi dell'ordine di </= 1 M-Euro) mi faccia un fischio, per cortesia: io sono il vostro uomo. Se questa ipotesi dovesse rivelarsi corretta allora ci troveremmo in condizioni di dimostrare due fatti: a) che civiltà aliene intelligenti non usano più le onde elettromagnetiche per comunicare, bensì l'entanglement quantistico; b) che il meccanismo dell'entanglement si manifesta in domini più estesi di quello particellare.
Non mi sto fermando nemmeno a questo. Sto anche mettendo a punto un modello informatico di tipo non-locale che contempla l'esistenza di una "grande biblioteca" dove è possibile fare sia download che upload di informazione via mente. Anche questa ipotesi è provabile oppure confutabile.
Per quello che invece riguarda gli "UFO" l'investigazione è in corso da molti anni, anche da parte mia. Per varie ragioni si è deciso - per ora - di non rilasciare dichiarazioni pubbliche, e infatti per svariate ragioni abbiamo blindato tutto tra 4 pareti. Posso solo anticipare alcune linee di ricerca su quello che stiamo facendo in questo settore: a) progetto internazionale per una stazione automatica di monitoraggio del cielo utilizzando strumenti di misura molto sofisticati (soprattutto uno spettrografo ottico ad alta risoluzione) coordinati da software che alcuni miei colleghi stanno già scrivendo; b) studi sui "meccanismi della coscienza" in connessione con teorie derivate dalla fisica quantistica; c) modellizzazione matematica sulla "teoria delle molte dimensioni". Di più su questo non posso dire al momento, sarebbe prematuro. Posso solo affermare che il progetto a) è ora molto avanti, e che l'aspetto b) sta già fornendo idee e informazioni molto interessanti, e soprattutto che gli "UFO" appaiono solamente se esiste una coscienza (umana) che interagisce con un "quid" che dobbiamo definire ancora bene (l'astronomo e informatico Jacques Vallee comunque aprì una strada in tal senso). Questa è roba pesa, ve lo anticipo subito. Eppure adesso è la fisica a occuparsene, anche se in maniera molto riservata (ovvero i "Mr. Hide" tra di noi che non si limitano a recitare la parte del "Dr. Jekyll") in stretta collaborazione con le neuroscienze. la psicologia e la biofisica, non l'ufologia (eccetto il lavoro di inquirenti seri tra gli ufologi). Tra 10 anni (forse prima) mi auguro che esca il coniglietto dal cilindro.
Dunque: si tratta di un Progetto Strategico in corso da tempo che si svolge su più direttrici parallele. E' da quando ero un bambino che ci lavoro sopra, e vi assicuro che non mollo la presa nemmeno quando avrò rimasto un solo neurone. L'unica cosa che conta qui è che tutto vada portato su un piano di rigore metodologico, quantitativo e possibilmente con criteri di ripetibilità. Se questo sarà possibile allora potremo dichiararci soddisfatti, in caso contrario avremo perso il nostro tempo.
Concludo con una considerazione. Come crediamo che sia fatto l'Universo? L'Universo descrittoci dall'astrofisica è assolutamente corretto e siamo anche molto avanti. Infatti potremmo immaginare l'Universo come un appartamento contenente molte stanze. Il punto è che l'Universo invece potrebbe essere non solo un appartamento al piano terra, bensì un grattacielo con molti appartamenti, sia sotto che sopra di noi.
E poi.... cosa è esattamente la "Coscienza"? Un tempo se ne occupavano solo i filosofi e gli psicologi, oggi sono entrati in campo i fisici, i quali non credono più alla vecchia storiella cartesiana della "res cogitans" e della "res extensa" separate. Il quadro che si delinea è che coscienza e materia interagiscano in continuazione tra loro. Se ne accorse il fisico quantistico David Bohm, descrivendo questo con una prima equazione, che oggi qualcuno sta tentando di perfezionare. Se davvero, come credo, la coscienza interagisce con la materia allora non mi meraviglierei che la coscienza possa "modulare" tutte le dimensioni possibili dell'esistenza.
Questi studi sono di importanza incalcolabile.
Di seguito trovate gli Abstract dei due articoli canonici pubblicati su Acta Astronautica.

mercoledì 24 dicembre 2014

Aggiornamento attività sismica Italia del 24 dicembre 2014

Negli ultimi giorni sembra diminuire l'attività e l'intensità lo sciame sismico iniziata lo scorso 18 dicembre nell'area del Chianti in provincia di Firenze.
La diminuzione riguarda infatti sia il numero di eventi sia la loro magnitudo come è ben spiegato nell'approfondimento redatto dall'INGV nel suo blog.
Andamento delle magnitudo dei terremoti a partire dalla mezzanotte del 19 dicembre alla sera del 23 dicembre.
I colori indicano gli intervalli delle magnitudo (minori di 2.0, tra 2.0 e 3.0, tra 3.0 e 4.0, sopra 4.0)
Fonte INGV

Nella giornata odierna un terremoto di magnitudo (ML) 4.1 è avvenuto alle 12:40 in Molise in provincia di Campobasso, a una profondità stimata di 18 km. I comuni più vicini all'epicentro sono Bonefro, San Giuliano di Puglia e altri.

Epicentro del terremoto di magnitudo 4.1 alle 12:40 del 24 dicembre 2014
Fonte INGV

Il terremoto è localizzato nella zona della sequenza sismica del 2002, descritta a questo link
E’ stato registrato finora soltanto un aftershock di magnitudo 2.0, nella stessa area, alle 12:45.

Il terremoto è stato avvertito in Molise, Puglia, Campania e Abruzzo.


Pur essendo fuori dai confini nazionali si segnala un evento sismico avvenuto oggi in Serbia, con Ml 3.9 e profondità 2 km. L'evento riguarda l'area mediterranea e ancor più il bacino del Mar Adriatico, anche se come si può vedere dalla mappa, è avvenuto nell'entroterra della penisola balcanica.

Mappa dell'epicentro dell'evento in Serbia - Fonte EMSC

venerdì 19 dicembre 2014

Sciame sismico nell'area del Chianti Firenze * 19 dicembre 2014

Da ieri pomeriggio si è attivato uno sciame sismico nella zona del Chianti in Toscana, provincia di Firenze.


Al momento l'evento principale è stato un terremoto di magnitudo(Ml) 4.1 è avvenuto alle ore 11:36:30 italiane del giorno 19/Dic/2014 (10:36:30 19/Dic/2014 - UTC). 
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Zona_Chianti. 

Alle ore 12.00 sono più di 70 i terremoti avvenuti in questa zona, tutti di magnitudo minore di 3.0, tranne 4.

Al momento sono in corso una serie di verifiche e tutti gli enti di monitoraggio e soccorso stanno seguendo l'evoluzione dello sciame.

SEGUIRANNO EVENTUALI AGGIORNAMENTI!

ore 13.00Da Firenze alcuni amici mi dicono che solo una parte della popolazione ha percepito la scossa in città, mentre sono in atto alcune evacuazioni precauzionali ai plessi scolastici.

Ecco un approfondimento redatto da INGV

Nel frattempo lo sciame sismico è continuato per tutta la notte raggiungendo una punta di magnitudo(Ml) 3.5 alle ore 05:07:05 italiane del giorno 20/Dic/2014 (04:07:05 20/Dic/2014 - UTC).

Leggete l'interessante approfondimento redatto dal prof. Marco Mucciarelli dal titolo Terremoto nel Chianti e sismobufale

sabato 13 dicembre 2014

Aggiornamento sequenza sismica di Gubbio - 13 dicembre 2014

Nel mese di novembre nell’area del Bacino di Gubbio la sismicità si è mantenuta costante rispetto al precedente mese di ottobre: gli eventi registrati sono stati circa 400con magnitudo molto basse e solo 5 terremoti hanno avuto una magnitudo uguale o superiore a 2.0 (la massima 2.4). Una maggiore concentrazione di eventi si è avuta nell’area a sud-ovest di Gubbio. 
La sismicità nel Bacino di Gubbio nel mese di novembre 2014.

Nel mese di dicembre la lunga sequenza sismica sta registrando invece numerosi eventi che hanno superato la magnitudo uguale o superiore a 2.0 raggiungendo magnitudo 3.0 con un un terremoto avvenuto alle ore 13:24:10 italiane del giorno 08/Dic/2014 (12:24:10 08/Dic/2014 - UTC).

giovedì 4 dicembre 2014

Sequenza sismica Bacino di Gubbio * agg.to 04 dicembre 2014

La zona di Gubbio in Umbria è caratterizzata da una lunga sequenza sismica che perdura nel medio periodo.
Dalla giornata di ieri si sta registrando una nuova riacutizzazione della sequenza con una serie di eventi che hanno superato la Ml 2.

Al momento attuale l'evento con magnitudo superiore è un terremoto di magnitudo(Ml) 2.7 avvenuto alle ore 08:54:48 italiane del giorno 04/Dic/2014 (07:54:48 04/Dic/2014 - UTC).

Da inizio dicembre sono 48 gli eventi sismici registrati nel bacino di Gubbio (raggio 50 km attorno al Comune di Gubbio), come riportato di seguito nella prima mappa.
Da inizio anno nella stessa area si sono registrati 13.484 eventi sismici, riportanti nella seconda mappa.
I dati e le mappe sono elaborate dal database Iside di INGV.

48 eventi sismici nel bacino di Gubbio dal 1 dicembre 2014

13484 eventi sismici nel bacino di Gubbio da inizio 2014


Gli enti di monitoraggio sismico e del territorio continuano a monitorare costantemente la situazione e l'evoluzione della sequenza sismica.

lunedì 17 novembre 2014

Drago 80 in azione

Ieri a Segusino nel primissimo pomeriggio è giunto l'elicottero dei Vigili del Fuoco DRAGO 80, direttamente dall'aereoporto di Tessera a Venezia.
Il velivolo è intervenuto per una perlustrazione dall'alto del territorio nell'ambito di una ricerca di persona scomparsa. A bordo oltre i tre componenti dell'equipaggio due operatori SAF Speleo Alpini Fluviali pronti ad entrare in azione nel caso di necessità!

Ecco il video...


venerdì 7 novembre 2014

Maltempo in Veneto e Piena del Piave * novembre 2014

Negli ultimi giorni il maltempo ha nuovamente colpito il Veneto, oltre ad altre regioni italiane, creando disagi tutto sommato contenuti.
Le maggiori criticità sono state legate agli smottamenti e alle frane nelle aree pedemontane e prealpine, causando disagi ed interruzioni alla viabilità stradale e ferroviaria.
Particolare attenzione risulta ancora lungo le aste fluviali che hanno registrato importanti incrementi idrometrici con livelli di piena spesso sopra il livello di attenzione e di guardia.
La situazione del territorio è costantemente monitorata dagli Enti e Corpi preposti, nonchè dal volontariato di Protezione Civile. 
Numerosi gli interventi richiesti negli ultimi due giorni dai cittadini alle diverse centrali operative.

Di seguito il video e le foto del Fiume Piave in località Barche a Covolo di Pederobba TV, appena a sud di Segusino, a valle dello sbarramento di Fener.
Il Piave questa mattina è particolarmente alto ed ha coperto l’intero letto del fiume.
Il video e le foto si riferiscono alle ore 8.15 di ieri mattina, 6 novembre 2014 quando il Piave era particolarmente alto ed aveva invaso l'intero letto del fiume.
Ieri mattina parlavo anche con la gente del posto e ne io ne loro ce lo ricordiamo così alto, visto che ha invaso alcuni punti mai raggiunti, ad eccezione della piena del 66.
In ogni caso livello idrometrico era già calato di una decina di cm rispetto alla massima piena.


Il mio video della Piena del Piave 
andato in onda anche su A3 news









mercoledì 5 novembre 2014

ESERCITAZIONE 'FORMA-LOREM'

“Forma-Lorem” ha come obbiettivo quello di testare la risposta degli enti comunali di Protezione Civile in caso di evento sismico rilevante coinvolgente il Comune di Segusino e limitrofi.
Numerose le serate informative per la cittadinanza, tenute da tecnici e formatori riconosciuti dalla Regione del Veneto, per diffondere una migliore comprensione del rischio sismico al fine di attivare, in caso di evento reale, i comportamenti più idonei per affrontare correttamente l’emergenza e avere la massima partecipazione attiva all'evento nel suo complesso, rendere consapevole il personale di strutture sensibili (scuole, case di riposo, edifici pubblici) della problematica relativa al terremoto e testare la validità del loro Piano di Sicurezza.
Sarà l’occasione per le Amministrazioni Comunali di applicare ed analizzare le procedure inserite nei rispettivi Piani Comunali di Protezione Civile in merito agli scenari di rischio proposti ed individuarne i punti deboli.

Il 15 e 16 novembre 2014 nei sette Comuni a cavallo tra le Provincie di Treviso e Belluno, aderenti all'esercitazione, Amministrazioni Comunali e volontari della Protezione Civile proporranno alcuni possibili scenari che si potrebbero verificare in caso di evento sismico, dando la possibilità a tutti i cittadini di partecipare attivamente, testando di persona, accompagnati dai volontari, le procedure per il raggiungimento in sicurezza delle arre di attesa e di accoglienza.
Verranno realizzate anche alcune lezioni da personale specializzato in psicologia delle emergenze, al fine di far comprendere quali possono essere le sensazioni e le problematiche vissute in caso di evento reale, sia per la cittadinanza sia per i soccorritori.


venerdì 17 ottobre 2014

Sciame sismico tra Toscana ed Emilia Romagna * ottobre 2014

Da questa notte è attiva uno sequenza sismica sull'Appennino Tosco Emiliano che sta facendo registrare una serie di eventi.

La serie di eventi registrati nella notte nell'area del Casentino


L'evento principale al momento è un terremoto di magnitudo(Ml) 3.5 registrato alle ore 04:38:59 italiane del giorno 17/Ott/2014 (02:38:59 17/Ott/2014 - UTC) e localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico del Casentino.
La mappa dell'intensità di risentimento macrosismico
dell'evento principale di Ml 3.5

La zona era stata oggetto di un altro sciame sismico già a giugno e di qualche altro isolato evento. 
Con buona probabilità i vari sciami ed eventi possono essere considerati parte di un'unica sequenza sismica che si protrae nel lungo medio periodo.

Nella giornata di ieri era stato registrato un terremoto di magnitudo(Ml) 3 localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico dell'Appennino_forlivese. 

Al momento non si hanno notizie di danni a cose o persone, mentre la situazione resta sotto monitoraggio delle varie strutture di monitoraggio sismico e protezione civile.

venerdì 10 ottobre 2014

Genova, alluvione del 9 ottobre 2014

Numero verde Protezione Civile 
per le emergenze 
800177797

Chiuse scuole e mercati a Genova, allagamenti in valle Scrivia e attenzione alta anche in altre zone da Savona alle Cinque Terre


Situazione ancora molto critica a Genova dopo l'alluvione di ieri sera che ha causato una vittima e allagamenti in val Bisagno e in centro. Esondati anche lo Sturla e il Fereggiano. Nell'entroterra genovese lo Scrivia ha causato allagamenti a Montoggio e in altre località. Livello di attenzione alta nel Tigullio e nel suo entroterra. Oltre 250 interventi dei Vigili del Fuoco in tutta la provincia per soccorsi a persone, alberi abbattuti, piccole frane.


Questa mattina ancora piogge intense a Genova. L'assessore  Raffaella Paita ha fatto il punto con la Protezione Civile: «Siamo in piena emergenza. Tutti gli apparati e le procedure sono attivati. Il fenomeno resta molto intenso sul capoluogo, nasce sul mare e colpisce la città». L'Arpal a fine mattina ha emanato allerta 2 per i bacini costieri di centro, di levante e per il bacino padano di levante.. La notte scorsa dalle 22 alle 23 sono caduti nell'area del Bisagno circa 150 mm di pioggia.

L'invito ai genovesi e agli abitanti delle altre zone a rischio è a non uscire di casa e a limitare al massimo gli spostamenti, soprattutto con mezzi propri. Scuole, mercati, cimiteri e parchi nel capoluogo sono chiusi. In Regione è stata annullata la seduta di Giunta per permettere al Presidente e agli assessori di seguire da vicino l'evolversi della situazione. Problemi nei locali ai piani inferiori del Consiglio Regionale, chiusi per allagamento.

L'allerta 2 per varie zone della Liguria rimane ancora almeno fino alla mezzanotte.

La Sala Operativa Regionale rimane attivata fino alla chiusura dell'evento. Tutte le componenti della struttura di Protezione Civile seguono con attenzione l'evoluzione degli eventi.


Il numero verde della Protezione Civile per le emergenze è 800177797

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10 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 15.30 
Treno Freccia Bianca deragliato tra Fegino e San Quirico fortunatamente ferito solo il macchinista.

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10 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 16.00 
"Sarà lutto cittadino, il giorno dei funerali della vittima dell'alluvione di stanotte". Mentre su Genova continua a piovere, il sindaco Marco Doria ha incontrato la stampa e va all'attacco delle lungaggini burocratiche che hanno impedito la partenza delle grandi opere sul torrente Bisagno e sul suo affluente Fereggiano. 

Il sindaco : "Stato di calamità per Genova " - "Chiedo lo stato di calamità per la città di Genova, che la Regione inoltri subito la mia richiesta al governo", dice Doria. Mentre la situazione peggiora con il passare delle ore, e la pioggia non accenna ad attenuare l'intensità con cui si abbatte sul capoluogo, il sindaco ammette di non avere antidoti a breve termine, anche per evitare altre tragedie: "Non dirò mai state tranquilli ai genovesi, perchè non mentirò mai ai cittadini. Genova è una città malata e fragile, ha un corpo malato che non si può curare con l'aspirina. Ci vogliono i lavori sulla copertura del Bisagno, lo scolmatore del Fereggiano, gli antibiotici: noi le abbiamo varate queste opere, ma sono bloccate dalla burocrazia e dai ricorsi. Senza di esse, nulla potrà evitare il disastro".

Mentre negozianti e residenti di interi quartieri del centro di Genova spalano il fango dopo la tragica ondata di piena del Bisagno che ha ucciso una persona, Doria dichiara: "Nessuno ci aveva preavvertito che certe cose avrebbero potuto accadere nella giornata di ieri. Non avendo avuto informazioni in tal senso, il nostro sforzo è stato quello di affrontare l'emergenza in tempo reale, comportandoci come se ci fosse uno stato di Allerta 2, anche se non era ancora stato proclamato. L'allerta 2 è stato diramato soltanto alle 11.30 di questa mattina". "Non voglio far polemiche sui modelli previsionali, non è il mio campo  - ha detto Doria - non voglio nemmeno improvvisarmi meteorologo o dire io lo sapevo ma noi abbiamo affrontato la giornata sulla base di un avviso meteorologico regionale che parlava di alta probabilità di temporali forti ed emetteva un avviso, nessuna allerta". Il Bisagno, ha detto Doria, ha superato i livelli dell'alluvione del 2011.

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10 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 17.00
Il temporale si sta spostando verso ponente e si sta indebolendo malgrado però continuano a destare problemi alcuni torrenti.

Tracimato il ‪‎Torbella‬, torrente che attraversa il popoloso quartiere di Rivarolo. Allagati strade e scantinati, l’acqua sta raggiungendo i primi piani. Raggiunti i livelli di guardia anche per il torrente ‎Polcevera‬ che attraversa la zona industriale di ‪‎Cornigliano‬ ove pare stia uscendo.
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10 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 18.00
Dalla Sala Operativa Regionale ci comunicano che sono ancora in corso numerosi interventi tecnico urgenti da parte dei Vigili del Fuoco e dalla altre istituzioni del soccorso e del volontariato di Protezione Civile con numerose unità specializzate anche per l'intervento SAF Speleo Alpino Fluviale.
Nelle prossime ore le operazioni saranno rallentate rese difficoltose dal calare del buio.
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11 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 9.30
Dalla Sala Operativa Regionale comunicano che sono tuttora in corso numerosi interventi tecnico urgente da parte di tutte le componenti del soccorso attivate anche dalle limitrofe province e regioni.
Diversi elicotteri dei reparti volo stanno sorvolando le zone interessate dagli allagamenti e dai nuovi straripamenti di questa notte per verificare la situazione dall'alto, mentre vengono monitorate anche alcune frane e smottamenti.
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11 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 11.15
Continua la frenetica attività a Genova e nelle altre aree colpite. Numerosi gli interventi in corso e quelli richiesti dalla popolazione ai numeri delle diverse sale operative.
Sotto costante monitoraggio i livelli delle differenti aste fluviali e i sistemi franosi che si sono attivati in seguito a questa ondata di maltempo.
Le varie componenti stanno lavorando senza sosta per far fronte alle diverse criticità e per cercare di tornare ad una situazione di sicurezza prima del sopraggiungere dei prossimi sistemi piovosi previsti per i prossimi giorni.
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11 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 12.00
Mentre continuano le operazioni di soccorso e pulizia si registrano pesanti ripercussioni sulla viabilità cittadina e non.
Le istituzioni si raccomandano di non mettersi alla guida nel centro di Genova se non in caso di estrema necessità e di lasciare libere le strade ai mezzi ed agli operatori del soccorso.
Si raccomanda inoltre di non mettersi in viaggio per Genova e per le altre zone colpite dal maltempo.
Tra pochi minuti partirà un nuovo sorvolo del territorio genovese per monitorare le situazioni di maggiore criticità e per avere un quadro più chiaro della situazione complessiva.

I livelli idrici di Aveto (Cabanne), Sturla (Vignolo), Lavagna (Carasco) ed Entella (Panesi) hanno registrato il passaggio del picco di piena ed ora i livelli sono in progressiva diminuzione rimanendo al momento sui limiti di guardia.
Lo stato di Allerta Meteo Idrogeologica di Livello2-Rosso è stato prorogato fino alle 23:59 do oggi 11 ottobre 2014.
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11 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 16.30
La macchina dei soccorsi è pienamente operativa e sta continuando con le operazioni di messa in sicurezza e pulizia specie degli scoli d'acqua e delle vie di scolo otturate dal fango. La lotta contro il tempo per completare il grosso delle operazioni prima delle nuove precipitazioni attese sulla zona.
Moltissimi gli operatori che stanno lavorando ininterrottamente fin dalle prime ore dell'evento.
Rimangono sotto stretto monitoraggio alcuni movimenti franosi che hanno causato alcune deviazioni ed interruzioni della viabilità.
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11 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 23.30
Continua l'incessante lavoro dei soccorritori mentre è iniziato il lavoro delle prime squadre di osservatori e verificatori per le prime stime sommarie dei danni.
Ora l'attenzione è tutta concentrata sulle previsioni meteo e sulle precipitazioni attese per la giornata di domani.
Complice il buio che rallenta le operazioni di soccorso, messa in sicurezza e pulizia, sembra più disteso il clima che si respira questa sera per le strade di Genova e tra i soccorritori.


Di seguito alcune foto scattate oggi pomeriggio 
dall'amico genovese Marco di Crescenzo che ringrazio.









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12 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 21.00
Si sta concludendo a Genova una nuova giornata di emergenza, passata tutto sommato tranquillamente tra i tanti interventi, ripristini e pulizie.
Resta alta l'attenzione in seguito al prolungamento fino a domani dell'allerta per rischio idrogeologico al massimo livello (criticità “rossa”).

In supporto alle tante unità operative ed attive nel genovese sono in arrivo altre squadre per supportare e turnare gli operatori, alcuni dei quali al lavoro ininterrottamente fin dai primi momenti dell'emergenza.

Il Comune di Genova rinnova l’appello a non usare i veicoli in tutto il territorio comunale per non intralciare le operazioni di messa in sicurezza e di soccorso e non esporsi a rischi in caso di esondazioni.
Rimangono ancora numerose le modifiche alla viabilità e le deviazioni in atto a causa degli interventi in atto.


Resteranno chiuse anche lunedì prossimo le scuole di ogni ordine e grado in tutti i comuni interessati dall’Allerta 2, che dovrebbe scadere alle 24 del giorno 13. Le zone dove, secondo la protezione civile, ci saranno le maggiori criticità sono le province di Spezia, Genova e Savona. È escluso solo l’Imperiese.
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13 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 9.30
Dalle prime ore della mattina stanno operando nuove forze arrivate nella notte. Si tratta di colonne mobili di associazioni nazionali e alcune regioni limitrofe, arrivate per dare supporto alle operazioni considerate ancora di piena emergenza.
L'attenzione resta alta per la giornata odierna alla luce delle nuove forti precipitazioni attese proprio per oggi.
Molti i disagi per il territorio genovese: scuole chiuse, viabilità modificate ed interrotte.
Il Comune di Genova rinnova l’appello a non usare i veicoli in tutto il territorio comunale per non intralciare le operazioni di messa in sicurezza e di soccorso e non esporsi a rischi in caso di esondazioni.
Anche oggi alcuni elicotteri stanno sorvolando gli smottamenti che si sono attivati con l'ultima ondata di maltempo, per monitorarne la situazione e coordinare eventuali operazioni di messa in sicurezza.
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13 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO Ore 10.00
Si segnalano i primi disagi in seguito alla ripresa delle forti precipitazioni. 
Le zone dove si registrano le prime criticità è quella di Campo Ligure, Rossiglione, Ovada, Arquata Scrivia.
La linea ferroviaria è interrotta per l'allagamento dei binari e sempre a Rossiglione si registra una frana che ha fatto colare acqua e fango lungo alcune strade.



venerdì 26 settembre 2014

Sequenze sismiche in atto * settembre 2014

Ben ritrovati a tutti. 
Rispondo a chi mi ha scritto se sono sparito e non mi dedico più alle ricerche e all'osservazione e studio dei terremoti.
La risposta è NO, non sono sparito. Le ricerche e le sperimentazioni continuano, un po' a rilento a causa dei tempi stretti dovuti a vari impegni, ma continuano.

Torniamo quindi alla ribalta per un veloce aggiornamento dell'attività sismica di questo settembre 2014 che ha visto l'attivarsi di alcune sequenze sismiche.
A dire il vero molte delle sequenze di questo ultimo periodo sono il riacutizzarsi di sequenze già attive dal medio lungo periodo.
La maggior parte delle sequenze riguardano il centro ed il sud Italia.
Si sono avviate diverse sequenze sismiche lungo l’Appennino, tra Umbria, Marche e Abruzzo, eventi tra il Sannio e il Matese e nell’area delle Alpi Apuane in alta Toscana e nel distretto sismico dell'Etna.

Dal 01 settembre ad oggi (26 settembre 2014 ore 10.30 locali) gli eventi sismici registrati sono 1482, riportati nella mappa sottostante.  Solo quindici eventi sismici hanno superato magnitudo (Ml) 3.0, di cui solo tre eventi hanno superato magnitudo (Ml) 3.5. (Fonte Iside-INGV)
Considerando che due di questi eventi sono avvenuti in mare, sulla terraferma si è registrato un solo evento di magnitudo (Ml) superiore a 3.5.
Si tratta del terremoto di magnitudo(MW) 4.1 avvenuto alle ore 12:45:01 italiane del giorno 07/Set/2014 (10:45:01 07/Set/2014 - UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico dell'Appennino pistoiese.
Link alla scheda evento - INGV
Link all'approfondimento dell'evento - INGV

La mappa degli eventi sismici di settembre
Fonte Iside INGV

lunedì 15 settembre 2014

Report fenomeno luminoso possibile EQL 08 agosto 2014

E' disponibile sul sito del 45°GRU un primo report completo di foto ed analisi relativo al fenomeno luminoso registrato il 08.08.2014 registrato a Pradespin di Lendinara (RO). La mia partecipazione riguarda l'aspetto di correlazione spazio temporale del fenomeno con gli eventi sismici.


Come già anticipato nel precedente articolo, il fenomeno potrebbe rientrare nella categoria EQL Earthquake Light.

Link al report

sabato 6 settembre 2014

Fenomeno luminoso possibile EQL 08 agosto 2014

La sera del 08 agosto 2014 alle ore 22.50 in località Pradespin di Lendinara (RO), durante un'attività di skywatch gli amici del 45°GRU ha avvistato e fotografato un nuovo fenomeno luminoso.
Ecco il racconto fornito da Jerry Ercolini del 45°GRU.

Venerdì 08/08/2014, ore 22.50.09, Pradespin di Lendinara (RO).
Mentre eravamo in zona per uno skywatch, improvvisamente in direzione nord/ovest (Verona), ad un'elevazione dal suolo di circa 80°, è apparso uno strano fenomeno luminoso di forma sferica, colore arancione vivo con emissione luminosa statica, che si spostava in direzione sud parallelo al suolo e con velocità molto lenta. Si vedeva chiaramente che non si trattava di una sky lantern, ne di un aeromobile.
Condizioni meteo: assenza di vento, cielo limpido, buona illuminazione dovuta alla Luna.
Poco dopo lo scatto, il fenomeno è scomparso alla vista senza riapparire successivamente.


Le immagini fotografate da Jerry Ercolini del 45°GRU

Venti giorni dopo l'osservazione del fenomeno luminoso è avvenuto il sisma nella zona del Lago di Garda.
Il terremoto di magnitudo(Ml) 4 è avvenuto alle ore 19:49:19 italiane del giorno 28/Ago/2014 (17:49:19 28/Ago/2014 - UTC).

 
Le mappe del sisma del 28 agosto 2014 nella zona del Lago di Garda

Valutata la tipologia del fenomeno e la distanza temporale dal sisma nella zona del Lago di Garda è plausibile chiedersi ed ipotizzare di essere di fronte ad una earthquake light EQL?
Di fronte a questo interrogativo è importante sottolineare e precisare che in questo campo di ricerca non vi siano ancora certezze, e che si tratta di ricerche e studi ancora in fase sperimentale.

Vi aggiorneremo su eventuali ulteriori dati ed approfondimenti.

sabato 16 agosto 2014

Cielo limpido e osservazioni

Questa estate è caratterizzata da una continua instabilità metereologica. Ma quando questa cessa regala un cielo particolarmente limpido e adatto all'osservazione degli manto celeste e di quanto in esso avviene.

Il 3 agosto ero in Toscana a Vicchio (FI) località Barbiana e grazie ad un cielo limpidissimo ed uno scarsissimo inquinamento luminoso ho assistito ad un passaggio davvero spettacolare dell'ISS la Stazione Spaziale Internazionale.



Anche questa sera, dopo le precipitazioni pomeridiane il cielo è limpidissimo e permette l'osservazione oltre che della bellissima volta celeste, di molti oggetti artificiali in movimento quali i satelliti.

Tra i vari passaggi dei satelliti uno particolarmente luminoso dell'ISS. Purtroppo non ho ottenuto nessun ascolto via radio e nessuna trasmissione radio dall'ISS.

La mappa del passaggio dell'ISS
Data:sabato 16 agosto 2014
Orbita:413 x 419 km, 51,6° (Epoca: 16 agosto)
EventooraAltezzaAzimutDistanza (km)MagnitudineAltezza Sole
Sorge21:42:59297° (ONO)2.3572,4-13,7°
raggiunge l'altezza di 10°21:45:0810°303° (ONO)1.4931,0-14,0°
Culmina21:48:2450°20° (NNE)542-2,6-14,4°
Entra nell'Ombra21:50:0824°86° (E)917-2,0-14,7°


Di seguito alcuni scatti del passaggio dell'ISS. Foto di Daniele Gaspardo da Claut (PN).





Evento Refrontolo TV 02 agosto 2014

La prima settimana di agosto mi trovavo in Toscana e sono stato raggiunto da telefonate e messaggi che mi comunicavano il drammatico evento accaduto a Refrontolo (TV) il 2 agosto scorso, evento oramai conosciuto e passato agli onori della cronaca per la sua intensità e per le vittime.
Innanzitutto il mio pensiero è andato e va alle vittime, ai feriti ed ai loro famigliari.

Data l'assenza di campo per un collegamento internet le informazioni e l'evoluzione dell'evento l'ho seguita solo telefonicamente.
Di seguito vi riporto le immagini dei VVF che mi arrivavano quasi in tempo reale dalle sale operative. Le posto oramai per memoria storica. 






















Ovviamente in internet si trovano anche molte altre fonti scritte, fotografiche e video.