mercoledì 24 agosto 2011

Monitoraggio Rete Radio Montana

Dopo aver ricevuto l'apparato Intek MT4040 ho pensato di verificarne subito potenzialità e prestazioni salendo sull'Altopiano di Asiago e facendo alcune verifiche. Sinceramente pochi sono stati i collegamenti effettuati a causa, a mio parere, sia delle limitate distanze coperte da questa tipologia di apparati, sia a causa della scarsa diffusione ed utilizzo degli stessi.

Nonostante questo al rientro dalle ferie ho attivato il monitoraggio previsto dal progetto Rete Radio Montana sul Canale 8 CTCSS 16, quasi in maniera continuativa h 24.
Il mio nominativo radio è CORNUDA FISSA e ID 026.

Nel frattempo sto portando avanti alcuni contatti che potrebbero risultare interessanti per l'utilizzo e lo sviluppo di questo progetto e della rete.

A presto con ulteriori aggiornamenti sul tema.


PS Se nella mia zona ci fossero possessori di radio PMR o LPD non mi dispiacerebbe essere contattato per effettuare delle prove radio.

sabato 20 agosto 2011

Energie rinnovabili: la geotermia.

Radicondoli (SI)

Addentrarsi in una Toscana pressoché sconosciuta al grande flusso turistico per andare alla ricerca di Radicondoli, paesino dove ha sede il Museo delle Energie del Territorio e la più grande centrale geotermica europea.
Attraversare poggi e colline, scoprendo nuovi scorci e nuovi borghi lungo la strada, alcuni piccolissimi, quasi abbandonati, per lo più abbarbicati sulle cime dei colli.
Radicondoli è uno di questi. Il piccolo centro molto carino, accoglie il Museo delle Energie del Territorio, un percorso tecnico didattico sulle energie, sulle energie rinnovabili con particolare attenzione alla geotermia dovuta alla vicinanza con la centrale.
Per raggiungere la centrale vanno percorse strade scomode, tortuose, sterrate, ottenendo in gentile omaggio da questa terra meravigliosa, nuove panoramiche e nuovi scorci di un appennino toscano incontaminato.



Avvicinandosi le ciminiere sbuffano vapore, segno dell'incredibile quantità di energia pulita che questo luogo ci regala, sottraendo un po di energia alla terra e regalandola all'uomo, in un connubio quasi perfetto tra uomo e ambiente.




Alle prossime...

lunedì 1 agosto 2011

Terremoto Cornuda agg02

Solo il Centro Ricerche Sismologiche di Udine segnala un ulteriore evento nella tarda serata di ieri.
Ecco i dati presenti sul database del CRS.

Orid: 50583
Lat: 45.8488 Lon: 11.9956
Profondità (km): 8
Data (UTC): 2011-07-31 20:49:44
Ora locale (MET): 2011-07-31 22:49:44
Ml: 1.7
Località: 1 km SSE di Pederobba (Treviso)

Terremoto Cornuda agg01

CORNUDA / La terra trema in provincia di Treviso. I sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno rilevato due scosse di magnitudo 2 e 2.1 nella zona di Corduda. La prima scossa è stata registrata alle 00.33 mentre la seconda alle 14.36 di domenica 31 luglio.
Entrambe le scosse hanno avuto epicentro intorno a Cornuda: la prima a 6.8 chilometri di profondità, la seconda a 15.7. I comuni più vicini all’epicentro sono Altivole, Asolo, Caerano San Marco, Crocetta del Montello, Maser, Monfumo, Montebelluna, Pederobba, Valdobbiadene e Vidor. Le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione ma non sono noti danni a persone o cose.

MONTEBELLUNA. Scossa di magnitudo 2.1 ieri nel primissimo pomeriggio con epicentro tra Montebelluna e Maser. E' stata registrata dai sismografi collocati alla sede della Protezione Civile di via Callarga a Montebelluna e da quelli dell'Istituto di Geofisica. L'epicentro è stato localizzato secondo le coordinate di 45,832 gradi di latitudine e 11,979 di longitudine; la scossa ha avuto origine ad un profondità di 15,7 chilometri nella fascia collinare. Il sisma è stato rilevato nel primo pomeriggio. La modesta magnitudo e la notevole profondità, non hanno impedito tuttavia che la scossa venisse avvertita da chi si trovava ai piani superiori delle abitazioni più vicine all'epicentro, oltre che dai sismografi. Più di qualcuno si è allarmato e ha telefonato alla Protezione Civile per capire cosa era successo, qualcuno è sceso in strada preoccupato che potessero esserci altre scosse. Fortuntamente non si sono registrati feriti né danni alle cose. Dopo quella scossa non nel sono state registrate altre e l'allarme è così velocemente rientrato. «Non erano ancora le 15, ero a letto, ho avuto la sensazione che ci fosse stata una scossa - racconta una montebellunese - ho acceso la luce per vedere se il lampadario ballava, ma era fermo». La sensazione corrispondeva al vero, infatti alle 14,45 si è verificata la leggera scossa tra Montebelluna e Maser. Non sono stati segnalati danni di alcun genere, ma chi ha avvertito il fenomeno si è preoccupato e ha subito telefonato alla Protezione Civile per capire di cosa si trattava e chiedere se c'erano rischi. «Sono arrivate una ventina di telefonate di persone che avevano avvertito la scossa e volevano informazioni - spiegano alla centrale operativa della Protezione Civile di Montebelluna - abbiamo confermato che c'era stata una scossa di magnitudo 2.1 e che non erano segnalati danni». Tutta la fascia del montebellunese è considerata zona sismica, soprattutto la zona collinare è a rischio. Scosse più o meno leggere, senza danni alle strutture, nella zona del Montello e delle colline asolane si registrano periodicamente. Per risalire invece a un terremoto di notevole intensità bisogna tornare a circa un secolo e mezzo fa.