Appunti di ricerca e sperimentazione amatoriale di Giorgio De Luca IU3IOU (SWL I-4979/VE) . Cornuda (TV) ITALY
venerdì 29 gennaio 2010
TERREMOTO ABRUZZO 08
''Se vogliamo fare un buon lavoro, seppur completamente diverso da quello fatto finora, dobbiamo costruire una squadra grande come quella che ha operato ad oggi e con la stessa qualita'. Ma dovremo essere messi in grado di farlo''. Passaggio di consegne, stamane, alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, tra il commissario uscente e capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, ed il presidente della Regione Abruzzo, e neo commissario delegato per la ricostruzione post sisma, Gianni Chiodi.
Presenti, tra gli altri, i collaboratori di Bertolaso, il prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli, la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, ed il sindaco, Massimo Cialente, cui spettera' il ruolo di vice commissario vicario.
''La fiaccola lasciata da te - ha detto Chiodi, ricevendo idealmente l'incarico da Bertolaso - resta comunque in famiglia, perche' io saro' commissario del Governo per proseguire quel lavoro di emergenza gia' avviato. La situazione nel nostro territorio resta, infatti, molto complessa. Sono presidente della Regione da dodici mesi - ha aggiunto il neo commissario - Dieci li ho passati con questo gruppo col quale ho stretto rapporti umani molto intensi ed importanti; mi sembra quasi di conoscervi da 5-6 anni. A parte il sindaco Cialente, che gia' conoscevo, per gli altri e' stata una piacevole sorpresa. Sono rimasto ben impressionato dall'impegno e dall'efficacia di tutti. Chi non lo riconosce e' perche' vuole rimestare nel torbido.
Attraverso te - ha ribadito rivolto a Bertolaso - voglio congratularmi con tutti i tuoi uomini. Il lavoro fatto e' stato encomiabile. Non c'era un modo diverso per affrontare questa enorme tragedia''.
TERREMOTO ABRUZZO 07
La Microzonazione Sismica è utile per la pianificazione urbanistica e la gestione dell’emergenza, per la progettazione e, come nel caso dell’Abruzzo, per la ricostruzione dopo il terremoto. Lo studio ha interessato tutti i Comuni in cui si è registrata un’intensità maggiore o uguale al VII grado della scala Mercalli.
Per ogni località sono disponibili: carta geolitologica, sezioni geolitologiche, carta delle indagini, carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (carta di livello 1), carta di microzonazione sismica (carta di livello 3).
Il piano di microzonazione sismica, stabilito dall'ordinanza n.3772 e avviato a partire da maggio 2009, ha visto il coinvolgimento di 150 ricercatori e tecnici di 9 Università italiane, 8 istituti di ricerca, 4 Regioni e 1 Provincia autonoma.
martedì 26 gennaio 2010
Evento sismico Haiti - agg 08
Nella seconda giornata ad Haiti, si è tenuto un nuovo briefing tra il Capo della Protezione Civile italiana Guido Bertolaso e le autorità locali, il Presidente René Préval e il primo ministro Jean-Max Bellerive.
Nel corso dell’incontro è stato anche tracciato un primo bilancio degli aiuti arrivati sinora dall’Italia: 154 tensostrutture con teli ombreggianti, 1.000 letti da campo, 2.000 lenzuola, 2.490 coperte e centinaia di kit da cucina, ma anche generatori, materiale elettrico, condizionatori d’aria. 8.000 i pasti di emergenza inviati dal nostro Paese e oltre 6 le tonnellate di snack ad alto apporto energetico. E ancora: 3.000 taniche, 30 cisterne e 3 unità di depurazione dell’acqua.
Dall’Italia anche un Posto medico avanzato completo di sala operatoria – attivo già dal 17 gennaio, e installato ad Haiti presso l'ospedale N.P.H. di Saint Damien – oltre che medicinali, kit di emergenza, attrezzature e arredi ospedalieri.
Tra le risorse umane: 22 unità di personale medico, 8 vigili del fuoco e 12 esperti per questa prima fase di ricognizione e coordinamento.
Il bilancio degli aiuti è ovviamente provvisorio. Già nei prossimi giorni è previsto l’invio di un altro ospedale da campo completo di sala operatoria e di numerosi mezzi da lavoro e trasporto, in particolare autoambulanze, camion ed escavatrici.
In questa prima fase l’Italia si concentrerà sulla gestione e sul coordinamento degli aiuti, ma - come ha anticipato Guido Bertolaso nel corso dell'incontro con René Préval - è allo studio la costruzione di una struttura pediatrica di riabilitazione motoria, per i bambini che in seguito al terremoto hanno subito interventi chirurgici invalidanti.
La delegazione italiana si è recata in sopralluogo nelle aree maggiormente colpite dal sisma: Léogan, Jacmel e Gressier, zona dell'epicentro.
Nel pomeriggio, il Capo della Protezione Civile italiana ha incontrato per un briefing rappresentanti dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), ma anche Associazioni e ONG che operano sul territorio.
venerdì 22 gennaio 2010
TERREMOTO ABRUZZO 06
Una scossa sismica è stata registrata nel primo pomeriggio di oggi in provincia de L’Aquila. L’evento è stato avvertito dalla popolazione nei comuni di Rocca di Cambio, Villa Sant’Angelo e Vallecupa.
Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico si è verificato alle ore 13.30 con magnitudo 3.4
Ecco un'elaborazione dell'intero sciame sismico a partire dai primi giorni di aprile 2009 e aggiornato all'ultimo evento.
Eventi sismici in Grecia
Evento sismico Haiti - agg 07
Partito ieri sera per Haiti il team italiano guidato dal Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, con il compito, affidatogli dal Presidente del Consiglio, di valutare la situazione sul campo - dove è già al lavoro un Advance Team italiano, partito il giorno dopo il terremoto, e un ospedale da campo operante nella zona di Petionne Ville – e pianificare le attività necessarie, così da garantire una gestione efficace e coordinata degli aiuti italiani in favore della popolazione colpita dal terremoto.
Decollati da Ciampino a bordo del velivolo dell’Aeronautica Militare anche l’Ambasciatrice di Haiti a Roma, Géri Benoit, e un team interforze composto da Vigili del Fuoco e personale delle Forze Armate, della Croce Rossa Italiana e del Dipartimento della Protezione Civile.
Anche il nuovo nucleo di esperti inviati dal MIC (Monitoring Information Centre) che partirà questa mattina da Bruxelles dopo un briefing per condividere le linee operative, sarà guidato da un funzionario della Protezione Civile italiana, Luigi D’Angelo. Il team del MIC si avvicenderà con quello presente ad Haiti già dalle prime fasi dei soccorsi con il compito di facilitare il coordinamento dell’arrivo e dell’impiego degli aiuti provenienti dai diversi Paesi membri, in coordinamento con le Nazioni Unite.
Nello specifico il Capo della Protezione Civile avrà il compito di valutare quali iniziative potrà adottare il Governo italiano per aiutare la popolazione colpita dal terremoto, in accordo con le autorità locali, i rappresentanti delle organizzazioni internazionali e degli altri Paesi coinvolti nell’organizzazione dei soccorsi. Dopo il sopralluogo sarà possibile definire nel dettaglio il piano degli interventi per garantire un sostegno concreto e coordinato.
Con Guido Bertolaso partiranno anche un ortopedista e un infermiere gessista che porteranno un apparecchio radiologico portatile.
Intanto si sono riuniti il 20 gennaio a Roma i rappresentanti delle Regioni, del Dipartimento della Protezione civile e del Ministero degli Affari Esteri per fare il punto sugli aiuti dell'Italia. Nel corso della riunione le Regioni hanno dato il via libera all’unanimità all'affidamento alla Protezione civile del coordinamento della gestione della solidarietà italiana per Haiti. Tutte le istituzioni presenti hanno offerto la massima disponibilità di uomini e mezzi.
Sono arrivati il 19 gennaio i due voli inviati dal Governo italiano. Un aereo ha portato gli aiuti del Dipartimento della Protezione Civile e delle Regioni, l’altro, materiali e mezzi della Cooperazione italiana allo sviluppo. Ieri sera è partita la portaerei Cavour che nel giro di dieci giorni raggiungerà Haiti. La nave è salpata il 19 gennaio dal porto de La Spezia e ha fatto tappa a Civitavecchia per completare il carico di aiuti per la popolazione colpita dal terremoto.
Proseguono gli interventi nell’ospedale da campo allestito nella zona di Petionne Ville – presso l’ospedale pediatrico Saint Damien, dove sono al lavoro i medici della Protezione Civile e i venti specialisti e infermieri della chirurgia d’urgenza di Pisa, che gestisce la struttura sanitaria. Gli interventi realizzati sono soprattutto di tipo traumatologico. Il personale medico arrivato dall’Italia è al lavoro ininterrottamente dalla sera di domenica 17 gennaio.
mercoledì 20 gennaio 2010
Evento sismico Haiti - agg 06
Un terremoto di magnitudo(Mw) 6.1 è avvenuto alle ore 12:03:44 italiane del giorno 20/Gen/2010 (11:03:44 20/Gen/2010 - UTC).
Il terremoto è avvenuto nel distretto sismico: Haiti region.
martedì 19 gennaio 2010
La teoria Bendandiana
Evento sismico Haiti - agg 05
A decidere la localizzazione dell'ospedale sono stati i tecnici dell'advanced team italiano composto da personale del Dipartimento della Protezione Civile, della Croce Rossa italiana e della Difesa inviato dal Governo e atterrati il 14 gennaio nell'isola caraibica devastata dal terremoto.
La struttura sanitaria, che è in grado di trattare 150 pazienti al giorno, è dotata di una sala operatoria attrezzata. A gestire l'ospedale da campo, un team di 20 medici e infermieri specializzati in chirurgia d'urgenza di Pisa, impegnato già nei primi interventi e nell'assistenza ai feriti. Questa sera è prevista la partenza di un cargo con altro materiale sanitario, aiuti umanitari, 3 potabilizzatori, 100 tende, 21 generatori di corrente e materiale elettrico, 1.000 brandine e altre attrezzature. I generatori hanno una potenza pari a 3 Kw e ognuno è completo di una torre faro da 300 watt, mentre i potabilizzatori sono in grado di produrre ciascuno 4.000 litri di acqua al giorno.
Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha partecipato questa mattina insieme al sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti alla riunione straordinaria dei ministri dello Sviluppo dell'Unione Europea dedicata ad Haiti. L'Italia ha ribadito la centralità di un coordinamento tra i Paesi dell'UE e delle Nazioni Unite, per massimizzare l'efficacia degli interventi.
Nella giornata di ieri, 17 gennaio, è atterrato all’Aeroporto di Ciampino il Falcon 900 con a bordo i primi 13 connazionali rientrati dall'isola.
Due voli del governo italiano stanno portando aiuti alla popolazione di Haiti colpita dal terremoto. Un primo volo, organizzato dalla Protezione Civile italiana, è partito ieri sera dall’aeroporto di Roma - Fiumicino. A bordo sono stati caricati tende, effetti letterecci, materiale elettrico e mezzi tecnici per le telecomunicazioni, oltre che medicinali e viveri di pronto impiego.
Verranno trasportate ad Haiti anche 20 tonnellate di razioni alimentari pronte all’uso, donate dalla Protezione civile Italiana al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP). L'atterraggio del volo è previsto per oggi.
Alla base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD), gestita a Brindisi dal WFP, si stanno completando in queste ore le operazioni di carico di un MD 11 della Cooperazione Italiana allo Sviluppo. Il volo, in partenza questa mattina alla volta di Port au Prince, trasporterà tra l’altro tende, coperte, purificatori per l’acqua, materiale sanitario e biscotti ad alto contenuto energetico. A bordo ci saranno anche una tenda gonfiabile e kit per l’igiene personale.
Nell’ospedale da campo allestito nella zona di Petionne Ville – presso l’ospedale pediatrico Saint Damien - sono al lavoro i medici della Protezione Civile e i venti specialisti e infermieri della chirurgia d’urgenza di Pisa, che gestisce la struttura sanitaria. Circa 200 le persone ricoverate. Gli interventi realizzati sono soprattutto di tipo traumatologico. Il personale medico arrivato dall’Italia è al lavoro ininterrottamente dalla serata di domenica 17 gennaio nell’ospedale da campo, ma anche come supporto all’ospedale pediatrico.
Fonte Dipartimento Nazionale Protezione Civile
venerdì 15 gennaio 2010
Evento sismico Marche - agg 07 - sciame sismico
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Zona_Ascoli_Piceno con epicentro localizzato nei comuni di Monte Vidon Corrado, Montappone, e Falerone .
Si tratta dell’ennesimo fenomeno nell’ambito dello sciame sismico che interessa da alcuni giorni in particolare la parte centro-meridionale della regione Marche.
Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
Ecco un'elaborazione dell'intero sciame sismico a partire dal 07 gennaio 2010.
Altra elaborazione dello sciame sismico a partire dal 07 gennaio 2010 con individuazione delle faglie attive.
Evento sismico Haiti - agg 04
Il gruppo, atterrato ieri mattina all’aeroporto di Port au Prince con un Falcon 900, ha il compito di rintracciare i nostri connazionali e verificare le condizioni logistiche e di sicurezza per predisporre le infrastrutture minime per l'arrivo degli aiuti.
Gli uomini della Protezione civile, dopo alcuni sopralluoghi che si sono svolti nella giornata di ieri, avrebbero individuato un’area nella zona di Petionne Ville dove installare l’ospedale da campo in arrivo domani con un C130 partito da Pisa.
Oltre all’ospedale da campo sono partiti da Pisa un gruppo di medici specializzati in chirurgia d’urgenza, 11 tonnellate di materiali, tra cui cinque tende pneumatiche, una sala operatoria, apparecchiature medico-strumentali, medicinali e acqua potabile.
Gli uomini dell’advanced team sono al lavoro anche per creare un coordinamento tra le Nazioni Unite e l’Unione Europea per gestire gli aiuti, che stanno arrivando da ogni parte del mondo all’aeroporto di Port au Prince.
fonte Dipartimento Protezione Civile
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Continua l’emergenza assoluta ad Haiti. A tre giorni dal violento terremoto che ha devastato la capitale, dalle macerie si levano ancora lamenti e voci di persone intrappolate in ciò che resta di case ridotte in polvere. Una flebile speranza arriva dall'Hotel Christopher di Port-au-Prince, dove si teme siano rimasti intrappolati due italiani: una equipe di soccorso filippina (l'albergo era sede della missione Onu Minustah, con circa 200 uomini di Manila schierati) ha riferito di aver udito lamenti e rumori. E si continua a scavare.
Alcune zone delle regioni colpite risultano distrutte o gravemente danneggiate, con alcuni edifici completamente collassati. Circa due milioni di persone, pari a due terzi della popolazione colpita dal sisma, avranno bisogno di assistenza alimentare, secondo una stima dell’Onu, che ha effettuato una ricognizione in elicottero della Missione. La popolazione delle zone colpite è approssimativamente di 3,5 milioni di persone, di cui 2,8 nella capitale. Oltre a Port-au-Prince sono stati colpiti altri centri urbani come Jacmel e Carrefour. La distribuzione di aiuti è in corso e dovrebbe aumentare nei prossimi giorni, secondo quanto spiegano dalle Nazioni Unite ma mancano le forniture d'acqua e non c'è elettricità. Proprio per questo sale la rabbia tra la popolazione: esasperati per i ritardi negli aiuti, gruppi di superstiti hanno eretto a Port-au-Prince blocchi stradali utilizzando anche i cadaveri delle vittime del sisma.
Il mantenimento dell'ordine pubblico è indispensabile per coordinare la macchina degli aiuti, sottolineano i soccorritori, per i quali le prossime 24-48 ore sono decisive per impedire una catastrofe umanitaria legata alle epidemie.
giovedì 14 gennaio 2010
Evento sismico Marche - agg 06 - sciame sismico
Le Sale provinciali operative di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno, pronte a riaprire in caso di necessità, non sono più presidiate e oggi le lezioni sono riprese in tutte le scuole, salvo a Ripe di San Ginesio, dove il sindaco ha disposto nuovi accertamenti.
Lo sciame sismico non ha provocato nessun crollo o cedimento degno di nota: la Protezione civile regionale ha confermato che i danni prodotti dal movimento sismico di ieri sono limitatissimi, e riguardano chiese ed edifici storici già lesionati dal sisma del 1997. Qualche crepa o microfessurazione è stata segnalata in abitazioni private.
Il livello di attenzione comunque non viene meno: ieri dall'Aquila il vice capo della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis ha assicurato che la sequenza sismica marchigiana viene monitorata ''utilizzando tutte le tecniche a disposizione''.
Evento sismico Haiti - agg 03
Appena giunta la notizia del grave sisma che ha devastato Haiti, l'Italia si è mobilitata per aiutare la popolazione dell’isola caraibica.
La macchina del Sistema Paese si è immediatamente messa in moto e ha visto coordinarsi la direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs) della Farnesina, il Dipartimento della Protezione Civile, la Difesa e la Croce Rossa italiana (Cri).
Dopo diverse riunioni sono stati organizzati in tempi record tre voli umanitari.
Un team tecnico di valutazione composto da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile della Croce Rossa italiana e dell'Esercito è decollato ieri sera dall'aeroporto di Ciampino, base del 31/o Stormo dell'Aeronautica, a bordo di un Falcon.
L'advanced team italiano, che giungerà nell’isola dopo 15 ore di viaggio, ha il compito di verificare le condizioni logistiche e di sicurezza ad Haiti per predisporre le infrastrutture minime per l'arrivo del grosso degli aiuti ed evitare, anche fenomeni di sciacallaggio. Nel caso non fosse possibile approntare la base in loco, questa verrebbe dislocata a Santo Domingo, da dove gli aiuti si sposterebbero tramite pullman nelle aree colpite dal disastro.
Oggi, un C 130 partirà da Pisa, con un Posto Medico Avanzato - PMA, materiale medico e personale specialistico, mentre da Roma (Fiumicino) partiranno alla volta della Capitale Haitiana, 15 medici specialisti, con un volo di Linea. Nel PMA opereranno venti volontari del Gruppo di chirurgia d'urgenza (Gcu) di Pisa, unità specializzata in interventi di protezione civile che ha già alle spalle diverse missioni in Italia e all'estero, l'ultima delle quali nello Sri Lanka per lo tsunami.
Il Ministero degli Affari Esteri invierà inolt re un aero carico di "non food items". Si tratterà di generatori elettrici, coperte, utensili da cucina, teli in plastica e contenitori per l'acqua potabile. La Farnesina, tramite la Cooperazione allo Sviluppo, ha stanziato un milione di euro a favore delle agenzie internazionali che operano sul terreno: 500 mila euro al Programma Alimentare Mondiale - PAM per andare incontro ai bisogni alimentari d'urgenza, ed altri 500 mila a favore del programma d'emergenza che la Federazione Internazionale delle Croci Rosse e delle Mezze Lune Rosse sta predisponendo per l'assistenza sanitaria.
Aiuti, intanto, sono stati stanziati anche dai vescovi italiani: due milioni di euro, dai fondi dell'8 per mille, per far fronte alle prime emergenze.
fonte: Dipartimento Protezione Civile
mercoledì 13 gennaio 2010
Evento sismico Marche - agg 05 - sciame sismico
Evento sismico Haiti - agg 02
E' prevista per oggi la partenza di un C130 della 46° Aerobrigata che porterà nell’isola caraibica un ospedale da campo ed un team sanitario specializzato in medicina di emergenza.
A bordo del velivolo sarà presente anche una squadra del Dipartimento della Protezione Civile che a fianco delle autorità locali si occuperà di pianificare l’eventuale ulteriore invio di materiali e mezzi, anche sulla base delle necessità verificate sul posto.
Evento sismico Haiti - agg 01
Centinaia i morti ad Haiti, dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese. I diplomatici americani sul posto "hanno visto numerosi corpi senza vita nelle strade e sui marciapiedi, persone colpite dai crolli degli edifici", ha dichiarato Philip Crowley, portavoce del DIpartimento di stato Usa. Secondo alcune testimonianze "il centro di Port-au-Prince è distrutto, un'autentica catastrofe". La città conta due milioni di abitanti.
Un terremoto di magnitudo(Mw) 7 è avvenuto alle ore 22:53:09 italiane del giorno 12/Gen/2010 (21:53:09 12/Gen/2010 - UTC). Il terremoto è avvenuto nel distretto sismico: Haiti region.
L’epicentro del terremoto e’ a circa 15 km a Sud-Ovest di Port-Au-Prince, Haiti, 140 km circa ad Est di Les Cayes, Haiti, e circa 145 km a Ovest-NordOvest di Barahona, Repubblica Dominicana.
La tettonica di questa regione e’ estremamente complessa, ed e’ caratterizzata dalla presenza di una coppia di grandi faglie trasformi sub-parallele con andamento Est-Ovest, e di due zone di subduzione. Il terremoto del 12 Gennaio 2010 e’ avvenuto sulla faglia trasforme piu’ a Sud, che ha movimento sinistro. Il meccanismo focale di questo evento, quindi, era di tipo trascorrente sinistro, per cui non si sono verificate condizioni tali da generare uno tsunami nella regione. La profondita’ ipocentrale e’ stata di 10 km, e quindi si e’ trattato di un evento crostale superficiale, con grandi capacita’ di infliggere gravi danni alle costruzioni.
La popolazione residente nell’area interessata dal terremoto vive in costruzioni generalmente molto vulnerabili allo scuotimento sismico, anche se qualche struttura resistente esiste. In ogni caso, stime fornite dall’ USGS parlano di 3000 persone esposte a scuotimento “estremo”, 1.849.000 persone esposte a scuotimento “violento”, 981.000 a scuotimento “severo”, 433.000 a scuotimento “molto forte”, ed oltre un milione di persone esposte a scuotimento “forte”.
Le notizie appena fornite (evento superficiale di grande magnitudo, avvenuto in prossimita’ di aree urbane densamente popolate e particolarmente povere) fanno pensare a conseguenze gravissime per questo terremoto.
La regione in questione e’ sede di una sismicita’ di fondo caratterizzata da numerosi eventi di magnitudo inferiore a 5.5, e da alcuni eventi di magnitudo tra 6.5 e 7.0. La sismicita’ strumentale degli ultimi 40 anni circa non ha mai mostrato eventi di magnitudo significativamente maggiore di 7. In particolare, il 24 Giugno 1984 (UTC), un evento di magnitudo 6.7 si verifico’ a circa 330 km ad Est dell’epicentro del 12 gennaio 2010, nella Repubblica Dominicana, provocando l’esposizione di circa 320.000 persone a scuotimento “molto forte”, e di 2.964.000 persone a scuotimento “forte”. In quell’occasione il terremoto provoco’ 5 morti.
Recenti eventi sismici avvenuti in quest’area, infine, hanno causato frane che possono aver contribuito ad amplificare i danni del terremoto del 12 gennaio 2010.
(fonte INGV)
martedì 12 gennaio 2010
Evento sismico Marche - agg 04 - sciame sismico
Nuovi scosse nel pomeriggio registrando il maggiore evento dall'inizio dello sciame sismico
Magnitudo(Ml) 4.1 avvenuto alle ore 14:35:44 italiane del giorno 12/Gen/2010 (13:35:44 12/Gen/2010 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Zona_Ascoli_Piceno.
Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
L'area interessata alle scosse di terremoto e' localizzata tra le province di Macerata ed Ascoli Piceno. Lo rende noto la protezione civile delle Marche. Le scosse registrate oggi seguono alcuni eventi che si sono verificati a partire dal 7 gennaio scorso, con magnitudo tra 2.5 e 3.0 e magnitudo massima 3.9, registrata il giorno 10. Il movimento tellurico registrato alle ore 14.35 e' stato quello finora piu' forte, avendo raggiunto magnitudo 4.1.
La sismicita' avviene a profondita' tra i 15 ed i 25 km. Il terremoto di oggi e' seguito da una sequenza di aftershocks: solo questa mattina erano stati registrati altri aftershock con magnitudo massima di 2.6. L'area interessata dall'evento e' caratterizzata da una sismicita' storica relativamente importante, con eventi che non hanno superato magnitudo 6.
Il piu'importante evento storico dell'area e' quello del 1873, localizzato a circa 10-15 km verso ovest rispetto all'epicentro odierno (frazione Pian di Pieca di San Ginesio).
Sempre secondo la protezione civile delle Marche, la sismicita' strumentale registrata negli ultimi anni (2003-2008) mostra l'attivazione di alcune sequenze sismiche simili a quella che si sta registrando in questi giorni. La zona e' considerata a media pericolosita' sismica ed e' stata classificata nella zona 2 della classificazione sismica del territorio nazionale.
La sala operativa unificata permanete della Regione Marche e le sale operative delle Province e dei comuni interessati seguono l'evoluzione dei fenomeni in collaborazione con i vigili del fuoco e le forze dell'ordine.
Evento sismico Marche - agg 03
De Rubeis, quindi, riferisce che, grazie al sistema dell'Ingv di raccolta dati on line al sito www.haisentitoilterremoto.it, i dati statistici sui terremoti in Italia sono incrementati e di molto. "Con questo sistema -spiega- siamo in grado di registrare la risposta di un territori rispetto agli eventi sismici. E attualmente, solo dal 2007 ad oggi, abbiamo raccolto informazioni su 1.260 terremoti registrati in tutt'Italia".
"I nostri dati -aggiunge ancora- sono dati sugli effetti di un terremoto su cose e persone, mentre la rete sismica generale dell'Ingv si occupa della rilevazione dell'evento sismico in termini geofisici". Nessun panico, ribadisce De Rubeis, riguardo le scosse delle Marche. "Nelle Marche -conclude l'esperto dell'Ingv- si ha ora chiarezza che l'area si e' attivata. Non vuol dire che accada un evento piu' grave. Tutto puo' fermarsi, dipende dallo stress del territorio".
Nel frattempo si sono verificate altre due repliche di Magnitudo 2.7.
Evento sismico Marche - agg 02
Ecco l'evento principale
Un terremoto di magnitudo(Ml) 4 è avvenuto alle ore 09:25:10 italiane del giorno 12/Gen/2010 (08:25:10 12/Gen/2010 - UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Zona_Ascoli_Piceno.
Decine le telefonate arrivate a vigili del fuoco e polizia.
Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
QSL from ISS
tromba d'aria sul Montelliano e l'Asolano il 29 giugno 2006
Una violenta tromba d'aria si è abbattuta provocando enormi danni alle abitazioni e alle colture agricole. In un attimo tutta l'area montebellunese e pedemontana è stata avvolta da un fortissimo vento che ha spazzato via tutto quanto incontrato sul suo percorso. Una furia durata quasi tre quarti d'ora.
Subito dopo si è iniziata la conta dei danni: tetti scoperchiati, moltissimi alberi (anche secolari) sradicati, strade bloccate, interi campi di coltivazioni rasi al suolo.
La Provincia di Treviso, allertata immediatamente, ha costituito un Coordinamento Provinciale, assieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile per le operazioni di soccorso.
Oltre all'immediato lavoro del Gruppo Comunale di Protezione Civile e della squadra operai del comunale per un rapido ripristino della circolazione in tutte le strade interessate da interruzione per caduta di alberti e manufatti, il lavoro di pulizia e ripristino è poi continuato per altri dieci giorni per un completo ripristino delle infrastrutture pubbliche con particolare riferimento alle aree verdi, parchi, giardini.
Temperatura in C°: n.d.