martedì 12 gennaio 2010

Evento sismico Marche - agg 03

"Certo prevedere un terremoto -afferma il sismologo Valerio De Rubeis- non e' possibile, ma quello che oggi scientificamente si fa e' osservare l'attivita' sismica di un'area. E la storia delle Marche, dal 1700 ad oggi, non ha mai fatto registrare un'intensita' macrosismica superiore a 7, cioe' pari a qualche lieve danno". "C'e' questa sequenza in atto e tutto puo' finire qui. Certo l'attenzione non deve calare. Per questo si deve puntare sempre piu' alla prevenzione" aggiunge l'esperto dell'Ingv, l'Ente di ricerca guidato dallo scienziato Enzo Boschi.
De Rubeis, quindi, riferisce che, grazie al sistema dell'Ingv di raccolta dati on line al sito www.haisentitoilterremoto.it, i dati statistici sui terremoti in Italia sono incrementati e di molto. "Con questo sistema -spiega- siamo in grado di registrare la risposta di un territori rispetto agli eventi sismici. E attualmente, solo dal 2007 ad oggi, abbiamo raccolto informazioni su 1.260 terremoti registrati in tutt'Italia".
"I nostri dati -aggiunge ancora- sono dati sugli effetti di un terremoto su cose e persone, mentre la rete sismica generale dell'Ingv si occupa della rilevazione dell'evento sismico in termini geofisici". Nessun panico, ribadisce De Rubeis, riguardo le scosse delle Marche. "Nelle Marche -conclude l'esperto dell'Ingv- si ha ora chiarezza che l'area si e' attivata. Non vuol dire che accada un evento piu' grave. Tutto puo' fermarsi, dipende dallo stress del territorio".

Nel frattempo si sono verificate altre due repliche di Magnitudo 2.7.

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