martedì 29 maggio 2012

Terremoto Emilia 2012 agg 24


Terremoto Emilia: continua l’attività del Comitato operativo

29 maggio 2012
Sul campo circa 3700 uomini del Servizio Nazionale di Protezione Civile
Volontario del Friuli Venezia Giulia al lavoroAggiornamento h 17.00

Dopo il nuovo evento sismico di magnitudo 5.8 che questa mattina ha interessato l’Emilia Romagna e la Lombardia, con epicentro tra Mirandola, Medolla e Cavezzo, si sono verificate diverse repliche: le più forti alle 12.55 con magnitudo 5.3 e alle 13.00 con magnitudo 5.1.

Dopo il terremoto del 20 maggio 2012, così come dopo ogni forte terremoto, era attesa un’intensa attività sismica, tuttavia la magnitudo del terremoto di oggi appare più alta rispetto al tipico decadimento che si verifica dopo violenti terremoti, al punto da considerarlo un nuovo evento, piuttosto che una scossa di assestamento.
Invece, in merito all’origine di questa scossa, ossia se sia riconducibile o meno alla stessa faglia che ha generato il sisma del 20 maggio, gli elementi di conoscenza attualmente a disposizione, anche in considerazione della complessità delle strutture sismogenetiche attivate, non consentono di formulare al momento un’ipotesi definitiva.

Al momento il bilancio delle vittime è di 13 persone. Ancora incerto il numero dei feriti; le autorità competenti stanno ancora effettuando verifiche puntuali nelle varie province.

Assistenza alla popolazione
. Il Dipartimento della Protezione Civile ha potenziato il sistema di risposta già attivo dal 20 maggio e, contemporaneamente, a livello locale, sono stati rafforzati i Centri operativi per la gestione dell’emergenza, con l'attivazione di un Centro Coordinamento Socccorsi a Bologna, che si aggiunge a quelli già attivi sul territorio. 
Le Organizzazioni nazionali di protezione civile e le Regioni hanno messo a disposizione ulteriori moduli assistenziali, posti letto e servizi. Oltre ad un ampliamento del 20% dell’attuale capacità ricettiva verranno aggiunti altri 1500 posti letto.
Il modulo da 250 posti messo a disposizione da Anpas- Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze della Lombardia è stato destinato a Novi, mentre quello dell’Ana - Associazione Nazionale Alpini di Treviso, sempre da 250 posti, è stato inviato a Cento. Due moduli della Croce Rossa, per 500 posti complessivi, sono stati destinati a Concordia mentre altri due, sempre da 250 posti, delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Abruzzo andranno rispettivamente a Mirandola e a Cavezzo. Attivati anche i moduli di Umbria, Molise e Piemonte. Anche altre Regioni hanno offerto la disponibilità di nuovi moduli e sono pronte a intervenire.
Da questa sera saranno inoltre a disposizione sei carrozze di Ferrovie dello Stato e due del nucleo Genio Ferrovieri.
Grazie al potenziamento degli accordi tra Regione Emilia Romagna e Federalberghi, saranno disponibili sempre da stasera ulteriori posti letto.

Ospedali
. Evacuati gli ospedali di Carpi e Crevalcore. In sostituzione dell’ospedale un Pma- Posto Medico Avanzato ha raggiunto la zona di Carpi.

Aiuti internazionali
. Il Meccanismo Comunitario di Protezione Civile, tramite il MIC - Centro di Monitoraggio e Informazione e l’ UNDAC - United Nations Disaster Assessment and Coordination hanno espresso la propria disponibilità ad inviare squadre di ricerca e soccorso. Sono inoltre arrivate offerte dalla Francia, Grecia, Ungheria e Svizzera sulla base degli accordi bilaterali in atto. Al momento l’Italia non ha ancora ritenuto di formulare richieste di aiuto internazionale.

Donazioni
. Su richiesta Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Emilia Romagna e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, sarà attivo dalle 19.00 il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di SMS del costo di 2 euro, destinati alla popolazione emiliana colpita dagli eventi sismici.

Servizi essenziali e telecomunicazioni
. Sta lentamente rientrando la criticità legata alle disalimentazioni di energia elettrica. Restano disalimentate circa 1.200 utenze Enel nella provincia di Modena. Qualche problematica anche per la telefonia, dovuta al sovraccarico della rete mobile.

Contact Center. Il Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile è attivato h24. L’estensione - prevista dalla carta dei servizi del Contact Center – potrebbe essere ulteriormente modificata in base all’evolversi della situazione. Il numero verde 800840840 fornisce agli utenti le informazioni in base agli aggiornamenti del Comitato Operativo riunito in seduta permanente nella sede del Dipartimento della Protezione Civile. Ricordiamo che il Contac Center non è un servizio di soccorso e non sostituisce i tradizionali numeri di emergenza (es.115, 118..).

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