domenica 17 settembre 2017

Primi passi ed esperimenti WiFi

Questa estate cercando e leggendo alcuni articoli e materiali riguardanti l'utilizzo delle microonde ai fini radioamatoriali, mi sono imbattuto in una discussione che mi ha particolarmente incuriosito relativa alla possibilità o meno di effettuare un QSO via WiFi (link alla discussione su ARI Fidenza).
Sinceramente quello del WiFi era un tema che non avevo mai approfondito da un punto di vista tecnico; ne ero e tuttora resto, un semplice utilizzatore per lo più ignaro di tutta la tecnologia che vi è dietro ad una connessione WiFi.


Proprio a partire da questo articolo, ho iniziato ad approfondire e a confrontarmi con alcune persone più competenti, proprio per cercare di capirne qualcosa di più e di orientarmi un pochino sul tema.
Successivamente mi è stato prestato da Mario I3EME un RouterBoard RB411 della MikroTik e la relativa antenna a pannello per la banda dei 5 GHz.

Il ricetrasmettitore MicroTik RB411

Con questa apparecchiatura, completata dal software WinBox necessario alla configurazione ed al monitoraggio del ricetrasmettitore grazie al collegamento Ethernet, ho iniziato dal mese di luglio a fare qualche sessione di monitoraggio ai soli fini sperimentali, di quella che è la situazione WiFi dal mio QTH. Allo stato attuale, avendo posizionato al momento l'antenna in maniera provvisoria nel terrazzo, ho potuto effettuare i monitoraggi nei quadranti orientali per quasi la totalità dei 180° da Nord a Sud, mentre non è stato possibile coprire i quadranti occidentali, dove sono presenti sicuramente reti radioamatoriali come ad esempio quelle di ARI Montebelluna e ARI Bassano del Grappa
Durante questi monitoraggi ho ricevuto numerose reti WiFi private e commerciali, alcune accessibili in quanto prive di protezione, la maggior parte delle quali provenienti dai quadranti nord orientali e con buona probabilità dal Monte Cesen, vista la portata ottica dalla mia abitazione.

L'antenna a pannello puntata a Nord verso il Monte Cesen

Una schermata di monitoraggio delle reti WiFi grazie al software WinBox

Il prossimo passo sarà quelli di configurare il ricetrasmettitore a 5 GHz in modo che la trasmissione avvenga sui pochi canali WiFi la cui frequenza è compresa nelle porzione di banda di frequenze dei 5 GHz destinate alle attività radioamatoriali, in modo da essere in regola con il band plan radioamatoriale.
Nel frattempo ho già configurato il SSID, il nome con cui una rete WiFi si identifica, con il mio nominativo e locatore radioamatoriale.

Vi terrò sicuramente aggiornati sui prossimi test e sviluppi. Alle prossime.
73 de Giorgio IU3IOU

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