Terremoto in Emilia: allestite due nuove aree di accoglienza
27 maggio 2012
A lavoro anche le colonne mobili di Prociv e Regione Molise
Aggiornamento ore 20.30
Con l’arrivo delle colonne mobili dell'associazione Prociv e della Regione Molise, salgono a cinque le organizzazioni nazionali di volontariato e a nove le regioni e province autonome impegnate nell’opera di assistenza alla popolazione colpita dai recenti eventi sismici in Emilia-Romagna.
Attualmente sono oltre 6mila le persone che hanno lasciato la propria abitazione in seguito all’evento sismico del 20 maggio e delle scosse di replica che, da una settimana, stanno interessando principalmente le province di Modena, Ferrara e Mantova. Le famiglie sfollate sono ospitate in campi di accoglienza, strutture coperte - palestre, strutture comunali - e alberghi. Sono 18 i campi di accoglienza allestiti per un totale di circa 700 tende e circa 4mila posti letto.
Verifiche di agibilità. Sono salite a oltre 1.800 le verifiche di agibilità effettuate dalle squadre di tecnici della Regione Emilia-Romagna e di altre regioni, attivate dal Dipartimento della Protezione Civile. Nella giornata odierna stanno operando sul territorio 45 squadre con 97 tecnici.
Le forze in campo. Oltre 2.500 gli uomini appartenenti alle strutture operative al lavoro in attività di soccorso, assistenza e verifiche sull’agibilità degli edifici. Più di 1.500 i volontari impegnati nelle province interessate appartenenti alle colonne mobili delle regioni e province autonome, alle organizzazioni nazionali e alla Croce rossa italiana.
La sequenza sismica. Prosegue l’attività sismica nella zona: dalle ore 2.00 di oggi alle ore 16.00, sono state registrate 54 scosse, tutte di magnitudo inferiore a tre, tranne per due episodi di 3.1 e 3.2. Alle 20.18 è stata invece registrata una scossa di magnitudo 4.
Con l’arrivo delle colonne mobili dell'associazione Prociv e della Regione Molise, salgono a cinque le organizzazioni nazionali di volontariato e a nove le regioni e province autonome impegnate nell’opera di assistenza alla popolazione colpita dai recenti eventi sismici in Emilia-Romagna.
Attualmente sono oltre 6mila le persone che hanno lasciato la propria abitazione in seguito all’evento sismico del 20 maggio e delle scosse di replica che, da una settimana, stanno interessando principalmente le province di Modena, Ferrara e Mantova. Le famiglie sfollate sono ospitate in campi di accoglienza, strutture coperte - palestre, strutture comunali - e alberghi. Sono 18 i campi di accoglienza allestiti per un totale di circa 700 tende e circa 4mila posti letto.
Verifiche di agibilità. Sono salite a oltre 1.800 le verifiche di agibilità effettuate dalle squadre di tecnici della Regione Emilia-Romagna e di altre regioni, attivate dal Dipartimento della Protezione Civile. Nella giornata odierna stanno operando sul territorio 45 squadre con 97 tecnici.
Le forze in campo. Oltre 2.500 gli uomini appartenenti alle strutture operative al lavoro in attività di soccorso, assistenza e verifiche sull’agibilità degli edifici. Più di 1.500 i volontari impegnati nelle province interessate appartenenti alle colonne mobili delle regioni e province autonome, alle organizzazioni nazionali e alla Croce rossa italiana.
La sequenza sismica. Prosegue l’attività sismica nella zona: dalle ore 2.00 di oggi alle ore 16.00, sono state registrate 54 scosse, tutte di magnitudo inferiore a tre, tranne per due episodi di 3.1 e 3.2. Alle 20.18 è stata invece registrata una scossa di magnitudo 4.
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