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Anche la Regione Veneto è stata interessata dal sisma. Ecco quello che sta avvenendo in queste ore nella nostra regione raccontato dal governatore Luca Zaia.
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenuto stamane nel corso della trasmissione 'Radio Anch'io' dedicata al terremoto che la scorsa notte ha colpito l'Emilia facendo tremare anche il Veneto, ha ribadito la piena solidarieta' alle popolazioni colpite, un sentimento di vicinanza che aveva gia' potuto esprimere ieri al collega presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani.
Parlando della situazione nel Veneto, Zaia ha assicurato che ''le strutture regionali sono al lavoro per quantificare i danni verificatisi nei nostri territori. La zona piu' colpita - ha sottolineato - e' quella della provincia di Rovigo, dove ad essere danneggiati sono in particolare gli edifici di culto. Stiamo pensando di portare a breve un provvedimento ricognitivo e chiedere lo stato di emergenza''.
''Stiamo, inoltre, valutando la predisposizione di eventuali stanziamenti - ha precisato il presidente Veneto - ma e' ancora troppo presto per quantificare l'entita' dei danni prodotti dal sisma. L'esperienza maturata con la gestione dell'alluvione dell'autunno 2010 ci consiglia cautela nel determinare cifre a caldo che poi possono rivelarsi sbagliate''.
Zaia ha confermato di aver avvertito la scossa: ''Mi e' tornato in mente il terremoto del Friuli del 1976 - ha detto -, momenti di paura e un dramma che non si possono dimenticare. La nostra e' una regione ad alto rischio sismico, ma in questi 36 anni si e' costruito in maniera rispettosa''.
''Siamo dotati di un grande movimento di Protezione Civile - ha concluso il governatore -, a disposizione dei cittadini nelle situazioni piu' difficili, come e' accaduto in occasione dell'alluvione. Ringrazio tutti i volontari che, come sempre, svolgono un lavoro straordinario''.
Parlando della situazione nel Veneto, Zaia ha assicurato che ''le strutture regionali sono al lavoro per quantificare i danni verificatisi nei nostri territori. La zona piu' colpita - ha sottolineato - e' quella della provincia di Rovigo, dove ad essere danneggiati sono in particolare gli edifici di culto. Stiamo pensando di portare a breve un provvedimento ricognitivo e chiedere lo stato di emergenza''.
''Stiamo, inoltre, valutando la predisposizione di eventuali stanziamenti - ha precisato il presidente Veneto - ma e' ancora troppo presto per quantificare l'entita' dei danni prodotti dal sisma. L'esperienza maturata con la gestione dell'alluvione dell'autunno 2010 ci consiglia cautela nel determinare cifre a caldo che poi possono rivelarsi sbagliate''.
Zaia ha confermato di aver avvertito la scossa: ''Mi e' tornato in mente il terremoto del Friuli del 1976 - ha detto -, momenti di paura e un dramma che non si possono dimenticare. La nostra e' una regione ad alto rischio sismico, ma in questi 36 anni si e' costruito in maniera rispettosa''.
''Siamo dotati di un grande movimento di Protezione Civile - ha concluso il governatore -, a disposizione dei cittadini nelle situazioni piu' difficili, come e' accaduto in occasione dell'alluvione. Ringrazio tutti i volontari che, come sempre, svolgono un lavoro straordinario''.
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