lunedì 18 luglio 2011

Terremoto Mantova Rovigo agg 012

fonte: Sussidiario.net

Paura e disagi ieri sera 17 luglio per una scossa di terremoto di magnitudo 4,7 gradi registrata con epicentro tra Emilia Romagna e Veneto. La gente è scesa per strada, risulta danneggiato il campanile di una chiesa - a Poggio Rusco, in provincia di Mantova - qualche camino è crollato dai tetti, disagi sulla linea ferroviaria in Veneto e Emilia Romagna. La scossa è stata avvertita fino in Liguria, precisamente a Genova. Una prima scossa è stata avvertita intorno alle ore 20,22 di magnitudo 3.1, epicentro tra Rovigo e Mantova, comuni di Castelmassa e Sermide. La seconda scossa, quella di magnitudo 4,7 gradi, ha avuto come epicentro il territorio fra i comuni di Felonica (in provincia di Mantova) e Bagnolo di Po, Calto, Castelmassa, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Giacciano, Salara e Trecenta, in provincia di Rovigo. In seguito ci sono state altre due scosse, alle ore 20,38 di magnitudo 2,8, e alle 21.22 di magnitudo 2,3.

Ecco le dichiarazioni del sismologo Valerio De Rubeis dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulacanologia contattato per capire l'entità concreta dell'evento sismico.

Professore, il terremoto con epicentro Veneto ed Emilia Romagna è stato avvertito addirittura fino a Genova. E' una cosa normale?

La Pianura Padana può dare questo effetto di trasmissione degli eventi sismici. Dipende dalla particolarità delle rocce e dalla profondità dell'evento. Se è più profondo si può percepire a maggiori distanze. Le rocce in profondità sotto alla Pianura Padana poi hanno la tendenza a intrappolare le onde sismiche, a tenerle per più tempo, quindi la percezione dell'evento sismico è maggiore.

Rispetto ai normali eventi sismici, calcolati in circa 2 gradi, 2 gradi e mezzo della scala Richter, questo è stato particolarmente elevato.

Sì, abbiamo registrato un livello di sei gradi della scala Mercalli, teniamo conto che i danni si cominciano a registrare quando si raggiunge il settimo grado. A questo livello probabilmente si registrerà qualche crepa, qualche piccolo crollo.

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