Fadalto: dopo un mese di silenzio tornano i boati
ALPAGO 15 maggio 2011.
Eccoli di nuovo, i temuti boati. Dopo quasi un mese di silenzio, interrotto soltanto da un terremoto di origine tettonica, si rifanno sentire i classici botti che hanno preoccupato la Val Lapisina ed il Fadalto per almeno 6 mesi. Un colpo secco si è fatto sentire a Fadalto Basso alle 10.30 del mattino. La famiglia di Giuseppe Berton, che ha in casa il sismografo dell’Istituto di geofisica di Trieste, che misura le microvibrazioni, è sobbalzata: lui, la moglie, i parenti che erano andati a trovarli. Dal vicinato sono scesi in strada alcuni abitanti per capire che cos’era successo. «E’ stato un boato tra i più forti fra quelli avvertiti fin dall’inizio del fenomeno, ancora l’autunno scorso», ammette Gianni Del Tio, del Comitato Fadalto. Berton ha verificato se l’attrezzatura l’aveva registrato. «Così è accaduto», fa sapere.
Da mesi, ormai, erano rari i “colpi d’ariete”, come li hanno chiamati i tecnici, avvertiti dalla popolazione, oltre che dalla strumentazione.
«L’origine? Pensiamo che sia ancora una volta dovuta alle piogge delle ultime ore, che hanno riempito le cavità carsiche». Altra acqua è attesa per oggi e domani, quindi è probabile che il fenomeno riprenderà. Domani sera le prime risposte scientifiche dagli esperti della protezione civile; è infatti in programma un vertice a San Giacomo di Veglia.
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