Prima riunione del Coc Intercomunale
Mentre sul fronte dei fenomeni acustici, i boati, la situazione da qualche giorno ormai è tranquilla, e non ci sono state ulteriori segnalazioni nelle ultime ore, si è tenuta questa mattina in Municipio a Vittorio Veneto la prima riunione del Centro Operativo Intercomunale coordinato dall’ing. Roberto Tonellato, dirigente regionale della Protezione Civile.
Nel Centro sono compresi i soggetti individuati dai due comuni interessati, Vittorio Veneto e Farra d’Alpago, sindaci, assessore alla sicurezza, tecnici e polizia locale, come primo riferimento per l’attivazione del Coc stesso in merito alla questione dei boati e dei microsismi rilevati in Val Lapisina e Fadalto.
Ha partecipato in questa occasione anche la Regione, con l’ing. Tonellato, per fornire indicazioni sulle prime attività da attivare a sostegno dei sindaci e dare la consulenza e il coordinamento che competono alla Regione stessa come ente superiore.
Di conseguenza ora le due amministrazioni comunali si attiveranno su alcuni punti:
- Viene avviata una indagine sugli edifici strategici presenti nelle comunità, di cui saranno valutati gli aspetti strutturali e contestualmente anche gli aspetti organizzativi di pronto intervento nell’ ipotesi (che si auspica non si verifichi) di una qualche emergenza.
- Saranno anche convocati in una ulteriore riunione da organizzare a breve alcuni soggetti interessati a infrastrutture che se non strategiche sono state definite importanti: acquedotto, Enel, Rfi, Anas, Autostrade e gestori telefonici, per la definizione degli aspetti infrastrutturali e di servizio. Questo perché sul territorio di Vittorio Veneto insistono siti connessi ad aspetti energetici, idrici e viari molto importanti a livello provinciale.
- E’ stata presa visione e iniziata la valutazione dei piani di Protezione Civile comunali, con lo scopo di valutare le procedure specifiche comuni per agglomerazione di aree geografiche, ovvero una revisione dei piani su un’area sovra comunale.
- E’ stato confermato che i piani dei due comuni riportano in forma esaustiva le eventuali aree e strutture strategiche di raccolta persone in caso di emergenza, compresi i percorsi di esodo all’interno dei territori comunali.
In questa fase sarà coinvolto anche il volontariato e saranno presentate le proposte per assicurare una gestione centralizzata ed una specifica linea di comando ai volontari delle due organizzazioni comunali.
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