AGGIORNAMENTO ETNA, 18 NOVEMBRE 2013, ORE 08:30 GMT
Dopo la conclusione dell'episodio eruttivo parossistico al Nuovo Cratere di Sud-Est dell'Etna nella mattinata del 17 novembre 2013, una modesta attività stromboliana si è protratta al medesimo cratere fino alla tarda serata; dopo il tramonto era inoltre visibile una piccola colata lavica alimentata da una bocca effusiva posta sul basso versante orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est. Questa colata, sebbene scarsamente alimentata, ha percorso circa 1 km in direzione della parete occidentale della Valle del Bove, ed è possibilimente tuttora attiva. Le cattive condizioni meteorologiche non stanno permettendo una continua osservazione dell'attività tramite la rete di telecamere di sorveglianza; tuttavia l'ampiezza del tremore vulcanico si mantiene su livelli relativamente bassi e negli intervalli di visibilità non è evidente alcuna attività esplosiva.
Etna: cessata l'attività vulcanica
18 novembre 2013
Emesso un nuovo avviso che riporta a moderata la criticità in area sommitale e ad assente la criticità in area pedemontana, urbana e del medio versante
A seguito dell’ultimo evento eruttivo parossistico, che si è verificato sull’Etna il 17 novembre scorso al Nuovo Cratere di Sud Est, l’attività vulcanica è proseguita con intensità decrescente, fino a concludersi nella tarda mattinata di oggi, 18 novembre 2013. Le colate laviche che si sono originate non risultano più alimentate e sono ora in raffreddamento. Anche le pressioni acustiche, registrate attualmente dalla rete infrasonica, risultano fortemente ridotte e sono tipiche di attività di degassamento.
Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso un nuovo avviso che riporta a moderata la criticità per l’area sommitale del vulcano e ad assente il livello di criticità per l’area pedemontana, urbana e del medio versante.
Terminata l’emissione di cenere vulcanica in atmosfera alle 16.14 di ieri, 17 novembre, non vi è più alcuna limitazione al flusso e alla normale operatività dello scalo di Catania Fontanarossa.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell’attività di vigilanza attraverso contatti diretti con i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.
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