Per fare chiarezza ecco le informazioni ufficiali della Provincia di Lucca e quanto riportato dai media sulla base di queste note!
Informativa attività sismica in Garfagnana
01/02/2013 - 5:05
Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale facendo seguito alla precedente nota inviata in data 31 gennaio 2013 ha precisato di non aver formulato alcuna previsione di forti terremoti, ma semplicemente una valutazione sulla possibile evoluzione della sequenza iniziata il 25 gennaio e che le conoscenze attuali indicano che le sequenze come quella in atto si sono già verificate ripetutamente in passato senza culminare in scosse distruttive, pur non essendo possibile prevederne l’evoluzione. Il comunicato, al pari del precedente, è stato diramato dalla Sala Operativa integrata della Provincia e della Prefettura e dalle Unioni dei Comuni a tutti i Sindaci della Provincia e alle componenti del servizio di protezione civile
Informativa attività sismica in Garfagnana
31/01/2013 - 23:00
Il dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con
epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana.
La sala operativa integrata della Provincia di Lucca e della Prefettura è attiva e sono state allertate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i gruppi di volontariato.
Tutti i sindaci dei Comuni della provincia sono stati informati e sono state attivate le procedure di protezione civile.
fonte Ansa Terremoto: Garfagnana, 'attese' scosse, tutti fuori
In molti trovato alloggio in strutture sportive o scuole, predisposte dopo l'allarme di ieri sera
LUCCA - Centinaia di persone hanno dormito nelle loro auto nei centri della Garfagnana colpiti dal terremoto del 25 gennaio e dove si era prospettata la possibilità di nuove scosse. Molti altri hanno trovato alloggio in strutture sportive o scuole, che erano state predisposte dopo l'allarme di ieri sera. Era stato l'invio di uno studio dell'Ingv alla Protezione civile, che lo aveva trasmesso a sua volta alle Regioni, a suggerire alla Provincia di Lucca di contattare i sindaci perché informassero i cittadini delle possibili nuove scosse. Per tutta la notte è stata attiva la sala operativa predisposta dalla prefettura e dalla Provincia di Lucca.
Migliaia di persone in strada e centinaia a dormire in auto la notte scorse in Garfagnana, in attesa della "scossa forte". A pochi giorni dal terremoto del 25 gennaio di magnitudo 4.8 c'é il timore che la terra torni ancora a tremare. L'Ingv ha studiato la sequenza delle ultime scosse, compresa quella più forte della notte scorsa di magnitudo 3.3, in particolare seguendone la direzione. L'analisi ha indicato la possibilità di altre nuove scosse con epicentro nella zona di Castelnuovo Garfagnana, lo stesso del terremoto del 1985.
La segnalazione è stata girata al dipartimento della protezione civile che a sua volta lo ha girato, secondo una prassi consolidata, alle Regioni Emilia Romagna e Toscana. Così la Provincia di Lucca ha diffuso una nota, avvisando i sindaci della Garfagnana e della Media Valle del Serchio che "il dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana". Da quel momento la "catena di carta" dei comunicati si è trasformata in quella del passaparola. Non c'é stato alcun ordine di evacuazione, ma le amministrazioni comunali hanno raggiunto casa per casa, utilizzando anche twitter e facebook, o le tv locali, o in alcuni casi ancora i sistemi telefonici automatici, invitando i cittadini a valutare la possibilità di lasciare le proprie case e trascorrere la notte nei punti di raccolta allestiti a Gallicano, Piazza al Sercio, Castelnuovo Garfagnana, Coreglia Antelminelli e Barga. Spesso si tratta di aree adibite a parcheggio oppure di impianti sportivi predisposti ad ospitare le persone per la notte.
E' stata una "corretta e doverosa informazione in via cautelare", spiega il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, che è in contatto con il capo della protezione civile Franco Gabrielli. In queste zone la gente è abituata alla terra che "balla" così "non sono state segnalate criticità", si spiega dalla prefettura di Lucca che insieme alla Provincia ha aperto la sala operativa. "In via precauzionale abbiamo attivato il piano operativo previsto in questi casi - spiega Nicola Boggi, responsabile della protezione civile della Media Valle del Serchio - abbiamo condiviso con i sindaci l'opportunità di farlo". Il che significa allertare gli 'addetti ai lavori', dai vigili urbani ai volontari, ai carabinieri e alle forze dell'ordine nel loro complesso e avvisare la popolazione. "Non potevamo fare diversamente", dice uno dei sindaci.
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