giovedì 3 dicembre 2015

Aggiornamento attività eruttiva ETNA - 03 dicembre 2015

Fonte INGV Sezione di Catania

AGGIORNAMENTO ETNA, 3 DICEMBRE 2015, ORE 09:30 UTC

Dopo una progressiva intensificazione nella serata del 2 dicembre 2015, l'attività eruttiva all'interno del cratere Voragine (spesso chiamato anche "Centrale") dell'Etna è culminata nelle prime ore del 3 dicembre in un parossismo breve ma molto violento, con alte fontane di lava e una colonna eruttiva alta diversi chilometri. Le ottime condizioni meterologiche hanno permesso di osservare l'evento con la rete di telecamere visive e termiche di sorveglianza dell'INGV-Osservatorio Etneo (vedi le immagini a sinistra, riprese dalle telecamere termiche a Nicolosi, ENT, in alto, e Monte Cagliato, EMCT, in basso), nonchè da numerose località intorno al vulcano.

L'acme del parossismo è avvenuto fra le ore 02:20 e 03:10 UTC (=ore locali -1) circa, quando una sostenuta fontana di lava ha raggiunto altezze di ben oltre 1 km; alcuni getti di materiale incandescente hanno raggiunto l'altezza di 3 km sopra la cima del vulcano. La nube di materiale piroclastico è stata spostata dal vento verso nordest, causando ricadute di cenere su abitati come Linguaglossa, Francavilla di Sicilia, Milazzo, Messina e Reggio Calabria. All'alba l'attività eruttiva era sostanzialmente cessata, anche se alcune deboli emissioni di cenere sono avvenute ancora sia dalla Voragine sia dal Cratere di Nord-Est e dal piccolo cratere a pozzo apertosi recentemente sull'alto fianco del Nuovo Cratere di Sud-Est.

L'evento parossistico di questa notte si colloca fra quelli più violenti dell'Etna dell'ultimo ventennio; la stessa Voragine è stata luogo di due parossismi particolarmente intensi, il 22 luglio 1998 e il 4 settembre 1999, con caratteristiche simili a quelle del parossismo del 3 dicembre 2015. Ambedue hanno prodotto fontane di lava, che nel caso del 4 settembre 1999 hanno superato 2000 m in altezza, e colonne eruttive (quella del 22 luglio 1998 ha raggiunto un'altezza di 12 km sopra il livello del mare) con abbondante ricaduta di materiale piroclastico, nel settore meridionale del vulcano nel primo caso, e orientale nel secondo. Anche in passato, la Voragine si è distinta per la sua capacità di produrre episodi parossistici eccezionalmente violenti, come a febbraio 1947, luglio-agosto 1960 e agosto 1989.

Di seguito le immagini delle camere di monitoraggio dell'ETNA gestite dall'INGV.




L'attività eruttiva di questa notte si è resa visibile anche da numerose immagini satellitari. Eccone un esempio.



Tutti gli enti sono impegnati nel costante monitoraggio della situazione e delle sue possibili evoluzioni.

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