Appunti di ricerca e sperimentazione amatoriale di Giorgio De Luca IU3IOU (SWL I-4979/VE) . Cornuda (TV) ITALY
lunedì 30 maggio 2011
Terremoto Montefeltro agg01
Ieri, domenica 29 maggio, nessuna scossa di terremoto tra Toscana ed Emilia Romagna
Più di 40 scosse si sono succedute nell'arco di un giorno e mezzo nella zona di Montefeltro, in un'area circoscritta tra Arezzo, Forlì e Cesena. Tutto è nato con una scossa di magnitudo 3.1 intorno alle ore 14,40 di martedì 24 maggio 2011.
Da quel momento, come detto, l'INGV ha registrato oltre 40 scosse, l'ultima delle quali il 26 maggio 2011 alle ore 06,26 di magnitudo 2.0.
L'intensità delle scosse di terremoto ha magnitudo compresa tra un minimo di 2.0 e un massimo di 3.7, registrata poco dopo la mezzanotte del 25 maggio (h.00.03), e avvertita nelle province di Forlì-Cesena, Pesaro Urbino ed Arezzo.
I comuni più prossimi all'epicentro sono BAGNO DI ROMAGNA, VERGHERETO, CIVITELLA DI ROMAGNA, GALEATA, SANTA SOFIA, SARSINA (della provincia di Forlì-Cesena), CASTELDELCI e SANT'AGATA FELTRIA (Pesaro-Urbino), CHIUSI DELLA VERNA e PIEVE SANTO STEFANO (Arezzo). Non si registra alcun danno a cose o persone.
lunedì 23 maggio 2011
Terremoto e Boati in Fadalto - agg61
Appuntamento a Ceneda alle 20. Domenica pomeriggio registrata una scossa di terremoto nei pressi di Longarone
VITTORIO VENETO - E' stata avvertita anche in Fadalto la scossa di terremoto registrata ieri pomeriggio, domenica, alle 15.09, con epicentro nei pressi di Longarone (BL) e di magnitudo 1,5.
Intanto questa sera, lunedì, si conclude il ciclo di incontri promosso dall'amministrazione a seguito dei boati registrati nei mesi scorsi nella Val Lapisina.
Alle 20 nella palestra della scuola Santa Giovanna d'Arco verrà illustrato il piano di Protezione Civile, vie di fuga e cosa fare in caso di un terremoto, ai residenti di Ceneda e Val dei Fiori.
mercoledì 18 maggio 2011
Meteorscatter, Graves e Creta!!
Sperimentazione precursori sismici
Esercitazione Triveneta ANA a Resana
martedì 17 maggio 2011
Terremoto e Boati in Fadalto - agg60
ALPAGO 15 maggio 2011.
Eccoli di nuovo, i temuti boati. Dopo quasi un mese di silenzio, interrotto soltanto da un terremoto di origine tettonica, si rifanno sentire i classici botti che hanno preoccupato la Val Lapisina ed il Fadalto per almeno 6 mesi. Un colpo secco si è fatto sentire a Fadalto Basso alle 10.30 del mattino. La famiglia di Giuseppe Berton, che ha in casa il sismografo dell’Istituto di geofisica di Trieste, che misura le microvibrazioni, è sobbalzata: lui, la moglie, i parenti che erano andati a trovarli. Dal vicinato sono scesi in strada alcuni abitanti per capire che cos’era successo. «E’ stato un boato tra i più forti fra quelli avvertiti fin dall’inizio del fenomeno, ancora l’autunno scorso», ammette Gianni Del Tio, del Comitato Fadalto. Berton ha verificato se l’attrezzatura l’aveva registrato. «Così è accaduto», fa sapere.
Da mesi, ormai, erano rari i “colpi d’ariete”, come li hanno chiamati i tecnici, avvertiti dalla popolazione, oltre che dalla strumentazione.
«L’origine? Pensiamo che sia ancora una volta dovuta alle piogge delle ultime ore, che hanno riempito le cavità carsiche». Altra acqua è attesa per oggi e domani, quindi è probabile che il fenomeno riprenderà. Domani sera le prime risposte scientifiche dagli esperti della protezione civile; è infatti in programma un vertice a San Giacomo di Veglia.
venerdì 13 maggio 2011
ricezione APRS
giovedì 12 maggio 2011
Incendio nel Bellunese - agg 02
Sul monte Zelo lavorano incessantemente le squadre del Servizio Forestale regionale di Belluno, 2 elicotteri regionali, un elicottero del Corpo Forestale dello Stato, un elicottero Erikson S 64 e un canadair che effettua il flottaggio nel lago di Santa Croce. Un altro canadair è in arrivo per supportare le squadre all’opera.
Potete continuare a seguire l'evoluzione nel forum di Meteotriveneto
http://forum.meteotriveneto.it/viewtopic.php?f=1&t=23815
Terremoto in spagna - agg 05
Secondo i dati della Croce Rossa, sono almeno 15 mila i senzatetto.
Terremoto in Spagna - agg 04
Terremoto in Spagna - agg 03
In ventimila hanno passato la notte fuori di casa, per la paura di nuovi crolli dopo il sisma che ieri ha colpito la regione di Murcia, nel sud della Spagna. Duramente provata la città di Lorca, novantamila abitanti, al confine con l’Andalusia dove sono crollati edifici ed importanti momumenti.
Il bilancio, secondo l’ultimo bollettino, è di otto morti accertati (tra i quali un bambino di tredici anni) e oltre centosessanta feriti di cui tre molto gravi. Oltrequattrocento le persone ricoverate tra i due ospedali rimasti aperti, dato che per il Rafael Mendez si è deciso per la chiusura (l’edificio ha subìto gravi danni dopo la scossa).
PANICO A LORCA. Nel paese di Lorca, secondo quando riferiscono i media spagnoli, la situazione è di puro panico. Sul posto sono intervenuti circaquattrocento membri del personale di soccorso che durante tutta la notte hanno continuato ad evacuare i residenti. Sono stati organizzati punti di accoglienza, i centri commerciali sono stati contattati perché forniscano acqua, prodotti alimentari e coperte agli oltre diecimila che si sono riversati per strada.
Le due scosse sono avvenute nel pomeriggio di ieri, la prima intorno alle 17.05, seguita da una seconda scossa, più forte, verso le 18.47. L’epicentro del terremoto è stato localizzato a qualche chilometro da Lorca.
IL PARERE DEGLI ESPERTI. “Un terremoto di magnitudo 5.2, però, non avrebbe dovuto provocare un crollo degli edifici“. Così afferma il geologo Luis Eugenio Suarez all’indomani della tragedia: “La Murcia, l’Andalusia e la zone del Levante sono aree a rischio sismico”, ha detto a Publico online, “e per questa ragioneavrebbero dovuto essere preparate ad un evento simile che, in casi normali, non avrebbe dovuto produrre vittime“.
MILITARI DA VALECIA. Circa trecentocinquanta uomini dell’unità militare di emergenza, con sede a Valencia, sono stati inviati dal primo ministro spagnoloJosé Luis Zapatero nella zona colpita dal terremoto. Intanto per oggi è stata sospesa la campagna elettororale per la votazioni amministrative in programma il 22 giugno.
NESSUN ITALIANO. Secondo quanto riferito dalla Farnesina nessun italianosarebbe stato coinvolto nel terremoto.
Terremoto in Spagna - agg 02
Il terremoto è avvenuto nel distretto sismico: Spain.
Terremoto in Spagna - agg 01
Spagna, notte di ansia dopo la scossa
Otto vittime, 10mila evacuati a Lorca
In ventimila hanno preferito aspettare l'alba allaperto dopo il terremoto che ha colpita la Murcia nel pomeriggio di ieri. Farnesina: nessun italiano coinvolto. Sospesa la campagna elettorale per le amministrative
Panico e caos in strada. Nel paese, secondo quanto riferiscono i media spagnoli, c'è una situazione di caos e panico. Le autorità hanno deciso lo sgombero dell'ospedale Rafael Mendez, che avrebbe sofferto di danni strutturali. In totale, 400 persone sono state ricoverate in due diversi strutture ospedaliere con 350 ambulanze mobilitate per i soccorsi. Sul posto anche 400 membri del personale di soccorso, inviati dal ministero dell'interno. Nella notte,
Paura anche a Madrid. Il sisma - che ha provocato alcune frane che hanno interrotto la circolazione in alcune strade della provincia - è stato avvertito anche a Madrid, dove non ha causato alcun danno. Il sudest della Spagna e in particolare la zona della regione della Murcia, è una zona sismica in cui si verificano "abitualmente" delle scosse di terremoto, ma non dell'ampiezza delle due avvenute questo pomeriggio, hanno spiegato gli esperti dell'istituto geografico nazionale (ing) di Madrid. La zona dell'epicentro non ha un'alta densità di popolazione, anche se il paese di lorca ha circa 90.000 abitanti. Si trova a 75 chilometri dal capoluogo, Murcia, che ha invece una popolazione di 400.000 persone.
Le accuse degli esperti. Il presidente del Collegio dei Geologi di Spagna, Luis Eugenio Suarez, ha detto che un terremoto di 5,2 gradi sulla scala di Richter "non avrebbe dovuto produrre vittime" e che gli edifici di Lorca "non avrebbero dovuto crollare". "La Murcia, l'Andalusia e la zone del Levante sono aree a rischio sismico", ha detto a Publico online, "e per questa ragione avrebbero dovuto essere preparate". "Un terremoto di 5,2 non ha l'intensità sufficiente per produrre un effetto crollo". Secondo il geologo i danneggiamenti subiti dalla città "sono dovuti a danni precedenti". Stando a Suarez, l'energia liberata dal terremoto di Lorca è equivalente ad oltre 200 tonnellate di Tnt. Le repliche minori registrate in serata e che continuano durante la notte sono positive, ha aggiunto, "perché implicano che l'energia si libera evitando terremoti di maggiore intensità".
Sospesa la campagna elettorale. Il premier socialista spagnolo Josè Luis Zapatero e il leader dell'opposizione Mariano Rajoy, capo del Partido Popular, hanno concordato di sospendere per oggi la campagna elettorale dei rispettivi partiti per le amministrative e regionali del 22 giugno dopo il terremoto di ieri. La decisione di sospendere per tutta la giornata di oggi tutte le iniziative elettorali di socialisti e popolari è stata presa durante una conversazione telefonica nella serata di ieri fra i due leader.
Incendio nel Bellunese - agg 01
martedì 3 maggio 2011
Terremoto e Boati in Fadalto - agg59
Alpago, gli studiosi: «Boati, rumori dell'acqua»
E' l'ipotesi più accreditata tra gli esperti di Trieste. Nell’incontro di Farra si è fatto il punto sulle microscosse, 400 in tre mesi
Hanno uno scarso e non provato fondamento scientifico anche i cosiddetti precursori del terremoto, come l'aumentata concentrazione di gas radon, la presenza di vapore acqueo o un particolare comportamento da parte degli animali.
Il fenomeno dei boati in Val Lapisinia e sul Fadalto è stato analizzato e presentato al pubblico, insieme a un excursus storico e scientifico sui terremoti accaduti anche nel Bellunese, la loro natura e i loro effetti, da Laura Peruzza, Pierluigi Bragato e Alessandro Vuan, tutti dell'Istituto nazionale sperimentale di Geofisica e Oceanografia di Trieste, che da alcuni mesi sta effettuando per conto della Regione i monitoraggi e analizzando i dati raccolti dalla strumentazione.
Oltre a quelli registrati centralmente dai sismografi del Centro di Trieste, che evidenziano distintamente solo le scosse dovute a movimenti tettonici (veri e propri terremoti) e non tanto le microscosse localizzate sul Fadalto, continuano a essere studiati anche quelli registrati dalle 7 stazioni mobili locali installate nella zona della sella del Fadalto, quella dove si concentrano i boati e la loro sorgente.
Eventi che sembrano concentrarsi più verso le ore serali, ma senza una vera e propria costante in questo senso. A gennaio e febbraio per esempio ne sono stati registrati a ore diverse, con una media da 0 a 3 al giorno. La magnitudo normalmente è inferiore a 1 (i sismi fino a 2.8 della scala Richter non sono generalemnte avvertiti) e il segnale proviene da sorgenti diverse, escludendo così l'ipotesi che sia una attività umana a produrre i boati e soprattutto che tali microscosse siano originate da movimenti tettonici, cioè di profondità, che alludono ai terremoti.
Alessandro Vuan, che all'Ogs si occupa di modelli di studio per i terremoti, ha spiegato l'attività di martellatura geologica svolta il mese scorso dall'Ogs sul Fadalto, spiegando che le energizzazioni fatte con pesanti martelli che cadono dall'alto sul terreno, mostrano una polarizzazione simile tra boato e martello.
Anche in base a questa similitudine le ipotesi più probabili sulla causa dei boati, per gli esperti intervenuti, sono da ricercare nei "colpi d'ariete" provocati da movimenti di acque nel sottosuolo, oppure a una microsismicità dovuta alle rocce sotterranee che si asciugano dopo un periodo di abbondanti piogge provocando una variazione di pressione, un fenomeno noto come pressione di poro dei fluidi.
A illustrare i motivi dell'incontro e l'attività di divulgazione scientifica del Gds (presente anche con un sito internet) è stato il suo presidente Fabiano Nart. Alla serata sono inoltre intervenuti anche il presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin, il sindaco di Farra, Floriano De Pra e il presidente della Cm Alpago, Alberto Peterle.
lunedì 2 maggio 2011
Terremoto e Boati in Fadalto - agg58
fonte: Giornaledellaprotezionecivile.it Fadalto, ancora boati: ampliata l'area monitorata | |
Un forte boato giovedì scorso e una scossa sismica il giorno di Pasqua hanno spaventato i residenti. Monitoraggio allargato alla zona pedemontana del Grappa | |
Vacanze pasquali poco tranquille per gli abitanti della zona del Fadalto: nella tarda serata di giovedì scorso, un forte boatoè stato chiaramente avvertito dalla popolazione, in una zona molto circoscritta, tra la chiesa di Fadalto e i bar e ristoranti della Sella. I residenti, molti dei quali sono scesi in strada per timore, hanno dichiarato trattarsi del boato più forte mai sentito dall'inizio dei fenomeni l'autunno scorso e hanno descritto il rumore come quello di una frana sotterranea, non di un colpo secco ma di una ripetizione di rimbombi. Quanto è accaduto è stato solo parzialmente rilevato dal sensore in casa di Giuseppe Berton, a Fadalto Basso, distante in linea d'aria poco meno di un chilometro e unico rimasto in zona. Dalla sella, infatti, sono già state tolte le attrezzature che verranno dislocate dall'altra parte della provincia. E il giorno di Pasqua è arrivato il terremoto vero e proprio registrato alle 14.14, con epicentro tra Belluno e Feltre, di magnitudo 1.4. Dunque persistono i fenomeni, seppur distinti, dei boati e dei sommovimenti tellurici, anche se con una frequenza ed un'intensità inferiore rispetto ai mesi scorsi. La Protezione civile regionale ha deciso di trasferire la strumentazione del Centro ricerche sismiche di Udine dalla val Lapisina dall'Alpago verso la pedemontana del Grappa, nell'area di Pederobba, per verificare se anche in quell'area esistano delle problematiche simili. Dagli studi risulta, infatti, che i terremoti siano più numerosi nella zona che va dall'Alpago a Vittorio Veneto e si prolunga, verso Mel, Trichiana, fino a raggiungere la valle del Piave, oltre il monte Cesen. Per gli esperti è interessante verificare se anche su questo versante si ripeta, in corrispondenza di faglie tettoniche, lo stesso fenomeno delle microvibrazioni superficiali e dei relativi boati. Il 3 Maggio si terrà un incontro tra Protezione civile regionale e Comitato intercomunale per stabilire come proseguire il monitoraggio. Nell'area di Fadalto rimangono l'apparecchiatura del Crs in casa di Berton, le stazioni sismografiche dell'Enel e della società Autostrade, nonché quella dello stesso Crs a Caneva, più sofisticata delle altre, in grado di catturare i terremoti profondi. |