lunedì 30 giugno 2025

Esperienze di Radioastronomia Amatoriale di Maurizio Duse. Una nuova pubblicazione dedicata al tema della radioastronomia.

In questi giorni è in uscita una nuova pubblicazione dedicata al tema della radioastronomia.

Si tratta del libro dal titolo Esperienze di Radioastronomia Amatoriale scritto da Maurizio Duse, che ha raccolto in questo volume appunti ed esperienze.

Senza perdere altro tempo vi lascio alla presentazione che lo stesso autore, Maurizio Duse, ha preparato per presentare il suo libro su questo blog, non prima però di lasciare un link ad un vecchio articolo all'interno del quale sono citati e presentati altri due testi fondamentali per chi si occupa di radioastronomia e radio natura (http://ricercasperimentale.blogspot.com/2015/08/radioascolto-fine-estate-radionatura-radioastronomia-broadcasting-utility.html).

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In una delle prime scene del film “Contact” la giovanissima protagonista Ellie Arroway è una appassionata di radio che cerca di connettersi con le stazioni amatoriali più lontane pronunciando le tipiche parole “CQ, CQ DX!”, che nel gergo del settore rappresentano la chiamata di apertura ad una comunicazione radio a lunga distanza.

Il padre, dopo averle trasmesso questo interesse, le aveva anche regalato un telescopio e l’aveva introdotta allo studio dell’universo. Il connubio tra queste due passioni è, molto spesso, l’elemento scatenante di un’altra grande attrattiva personale: la radioastronomia.

Nel film è accaduto per Ellie, che da adulta diventerà una famosa ricercatrice in questo campo; nella vita reale sicuramente lo è stato anche per me quando, utilizzando la radio amatoriale in FM di mio Papà e una ingombrante vecchia antenna televisiva a quattro elementi (Yagi) per la ricezione del primo canale, ascoltavo il fruscio monotono del rumore presente in quella banda (prodotto in gran parte dal ricevitore stesso) e, talvolta, le scariche dei temporali o quelle prodotte da qualche motore presente in zona.

Nonostante ciò ero consapevole che in quel fruscio c’era anche una componente esterna all'atmosfera terrestre e che proveniva dal cosmo. L’origine di quella componente, avevo imparato, era di derivazione naturale ed era generata in gran parte dal Sole, variando di intensità secondo le ore del giorno.

In realtà la speranza che, allora tredicenne, mi faceva rimanere incollato alla radio per ore intere, era anche quella di sentire un segnale regolare – proveniente dallo spazio – che rappresentasse una prima forma di comunicazione con altre civiltà nell'universo.

Era anche questo, nel mio piccolo, un modo per manifestare lo stupore che – da sempre – l’umanità ha provato nello scrutare il cielo e per superare il senso di solitudine e di meraviglia di fronte all'immensità del creato.

Crescendo, questa passione non mi ha mai abbandonato anche se, per motivi di studio, di lavoro e di vita, a volte è stata accantonata per anni. Adesso, dopo decenni di torpore, è tornata a coinvolgermi ma in modo diverso e con tutta la consapevolezza e la competenza derivante dalla maturità e dall'esperienza professionale sviluppata, nel tempo, in diversi settori della tecnologia.

Molto spesso – adesso - mi trovo nella situazione di spiegare agli altri (soprattutto alle giovani generazioni) i concetti di base e le tecniche utilizzate (e utilizzabili) per “fare” radioastronomia, sia pur con i limiti di un dilettante come me, e in un intervallo di anni tale da aver visto nascere e tramontare moltissime tecnologie. Quelle di oggi – mentre scrivo – consentono di fare delle cose un tempo impensabili o riservate solo ai grandi budget della ricerca scientifica ufficiale.

Questo volumetto ha lo scopo di illustrare – nel modo più semplice possibile – le tecniche, gli strumenti e le finalità per una seria radioastronomia amatoriale.

In realtà questa disciplina è molto variegata e ricca di specializzazioni. Per forza di cose non verranno trattate tutte in modo esaustivo, ma saranno comunque elencate e forniti i riferimenti per il loro approfondimento.

Trattandosi di un testo per neofiti della materia (ma anche per astrofili ottici tradizionali o radioamatori attratti dal cielo), i primi capitoli avranno necessariamente uno scopo introduttivo, per spiegare (in termini molto semplici e senza far uso di complesse formule matematiche) alcuni aspetti della fisica che caratterizza questa materia e le onde elettromagnetiche in particolare.

Un’unica raccomandazione: la radioastronomia, anche se amatoriale, richiede competenze diversificate e, talvolta, specialistiche. Alle nozioni di astronomia “classica” vanno aggiunte conoscenze di elettronica, informatica, teoria delle antenne, meccanica. È difficile, per una persona sola, avere tutti questi know-how al livello adeguato.

Ecco perché l’interdisciplinarità necessaria si presta molto bene al lavoro di gruppo o associativo, dove ognuno può dare il meglio di sé senza essere sottoposto ad un impegno troppo estenuante (non fosse altro per il peso, a volte rilevante, di certe attrezzature!).

Nel concludere questa introduzione mi auguro sinceramente che questo lavoro possa essere utile a qualcuno per ripercorrere (e anche migliorare!) le mie entusiasmanti esperienze.

Cieli e vita sereni a tutti!

Maurizio

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Questo nuovo testo spero possa essere un nuovo stimolo ad approfondire il tema della radioastronomia e ad affrontare nuove sperimentazioni in questa materia. 

Mentre sono in attesa dell'arrivo del libro ordinato on line vi invito a cercare e ordinare il testo nelle varie piattaforme on line (Amazon, IBS, Hoepli)

Vi lascio inoltre il link al sito dell'autore Maurizio Duse www.maurizioduse.it 


Cieli sereni! 
73 de Giorgio IU3IOU

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