domenica 30 ottobre 2016

Approfondimento sul violento terremoto di oggi tra Marche e Umbria

A seguito del violento evento sismico di questa mattina, domenica 30 ottobre 2016, alle 07.40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati centinaia di eventi sismici di magnitudo minore, nella zona al confine tra Marche e Umbria
L’area interessata dalle repliche (aftershocks) del terremoto di questa mattina, comprende un settore che si estende per circa 30 km, da Accumoli a sud fino a Visso a nord. L'estensione di questa nuova fase sismica, riconducibile alla stessa sequenza sismica iniziata con il terremoto del 24 agosto, interessa la parte settentrionale del sistema di faglie che si era attivato con il terremoto di agosto ed interessa anche la parte meridionale della struttura attivata il 26 ottobre. 

Fino a questo momento il terremoto di questa mattina risulta l’evento più forte della sequenza iniziata con il terremoto del 24 agosto di magnitudo 6.0.

Di seguito una mappa della distribuzione delle faglie a livello nazionale. 


E' bene ricordare che l’Italia è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, quella africana e quella euroasiatica. Il movimento relativo tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Questo semplice schema rappresenta le spinte in atto tra le due diverse placche.

Le placche tettoniche nel Bacino del Mediterraneo

Questa seconda mappa ci offre la distribuzione delle faglie nella zona dell'Italia centrale, in particolare tra Marche e Umbria, zona dove da agosto si sta verificando questa lunga ed intensa sequenza sismica.


Una terza mappa rappresenta la distribuzione degli eventi registrati dal 24 agosto 2016, data di inizio della sequenza sismica in centro Italia. Le stelle indicano gli eventi principali, quella rossa in particolare l'evento sismico di questa mattina, di magnitudo M 6.5, il più forte dall'inizio della sequenza.


Il meccanismo focale del terremoto di questa mattina è del tutto simile a quelli dei terremoti precedenti della sequenza, mostrando delle faglie orientate in senso SSE-NNO. L’analisi delle repliche e dei dati geologici e geodetici permetterà di risolvere l’ambiguità tra i piani e capire in che rapporto sta questo evento con quelli precedenti.

In base ai dati elaborati fino ad ora, l’INGV ha realizzato una prima animazione preliminare della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto di Mw 6.5 delle ore 07.40 del 30 ottobre 2016 che ha coinvolto l’Italia Centrale.



Fonte dati e mappe INGV
Lista ultimi terremoti  cnt.rm.ingv.it
Blog con informazioni generali ed approfondimenti  ingvterremoti.wordpress.com

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