Più volte nel blog abbiamo parlato di precursori sismici con particolare attenzione a quelli legati al disturbo o variazione dei campi elettromagnetici, dei relativi studi, ricerche e sperimentazioni.
Ancora una volta l'occasione è propizia per ricordare che le sperimentazioni portate avanti personalmente hanno puramente carattere amatoriale e sperimentale e non rappresentano in alcun modo un sistema previsionale dei terremoti.
E' di ieri la pubblicazione di un articolo sul blog dell'INGV dal titolo Variazioni magnetiche, elettriche, elettromagnetiche e terremoti, a cura di: Antonio Meloni, Cesidio Bianchi (INGV, Roma) e Paolo Palangio (INGV, L’Aquila).
William Gilbert ‘De Magnete, Magneticisque Corporibus, et de Magno Magnete Tellure’ Sul magnete, i corpi magnetici e sul grande magnete Terra |
L'articolo ripercorre la situazione attuale della ricerca scientifica in questo campo, dai tempi antichi fino a proporre alcuni recenti esempi di correlazione tra evento sismico e anomalie del campo elettromagnetico, passando per quelli che sono i campi ed i progetti di ricerca in atto, anche da parte dell'INGV stesso.
Nonostante questo le conclusioni degli studiosi portano ad affermare che al momento non è possibile considerare i segnali elettromagnetici "come utilizzabili nella previsione dei terremoti, per l’incertezza che ancora esiste in questo campo e comunque per l’incompletezza di informazioni che queste variazioni da sole potrebbero fornire."
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