Il Progetto Everest - K2 è iniziato nel 1987 con l'iniziativa del Prof. Ardito Desio con lo scopo di effettuare una esatta misura delle altezze del Monte Everest e del K2.
Di particolare interesse per studi sull'ambiente anche in relazione ai seguenti settori: Scienze della Terra, Scienze biologiche, Scienze mediche, Scienze Ambientali e Ricerche tecnologiche.
Nel 1990 è stato attivato il laboratorio di studi e ricerche ad elevata altitudine denominato "Piramide".
la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR
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la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR |
Nel 1990 è stato attivato il laboratorio di studi e ricerche ad elevata altitudine denominato "Piramide".
Il laboratorio, situato nella valle del Kunbu ai piedi del Monte Everest a 5050 metri slm, misura 13,22 m alla base e 8,40 m in altezza ed è in grado di ospitare circa 30 persone.
La forma piramidale del laboratorio-osservatorio consente di abbinare i vantaggi di una struttura di grande stabilità (una base quadrata di 13.22 metri per lato e un'altezza di 8.40 metri), a quelli derivati dalla naturale resistenza all'azione degli agenti atmosferici di acqua, neve e vento.
la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR |
Il laboratorio è dotato di un sistema di generazione elettrica che include una unità idraulica di 6 KW, pannelli fotovoltaici di 3 KW ed un generatore eolico da 3 KW, e di un sistema di smaltimento di rifiuti in grado di minimizzare l'impatto ambientale.
Il complesso è autosufficiente grazie a un sistema di rifornimento energetico ibrido, comprendente una micro centrale idroelettrica (alimentata da una conduttura di acqua che attinge da un piccolo lago situato sopra la piramide) e un sistema di pannelli solari. In caso di emergenza, è inoltre disponibile un generatore di energia catalitica a emissione ridotta.
Il laboratorio è inoltre dotato di una stazione automatica che registra in continuo i dati di temperatura, umidità, pressione, radiazione solare, forza e direzione del vento e attività sismiche.
Attualmente, ogni ricerca che richiede la conduzione in alta quota o in condizioni estreme o in aree remote può essere condotta presso la "Piramide" o nelle sue vicinanze. Per queste ragioni il laboratorio è oggetto di interesse di numerose istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali con le quali il CNR ha stipulato accordi di cooperazione e diventata il fulcro della rete internazionale di 29 stazioni di rilevamento dati su meteorologia e clima.
Grazie a questa struttura è stato possibile realizzare 520 missioni scientifiche, con la partecipazione di 220 ricercatori da 143 diverse istituzioni scientifiche provenienti da molte nazioni.
la Piramide CNR . foto Ev-K2-CNR |
La "Piramide" e il terremoto in Nepal
Il 25 aprile 2015 la "Piramide" è stata colpita dal terremoto che ha devastato il Nepal, sfiorata dalla valanga sull’Everest, ma fortunatamente salva. La piramide Ev-K2-CNR non ha riportato danni nonostante la presenza di 15 ricercatori non si è registrato nessun ferito. Il laboratorio che controlla la salute del Pianeta dal tetto del mondo è rimasto indenne ad eccezione degli alloggi del personale in una struttura vicina i quali hanno registrato leggere lesioni.
La partecipazione all'EXPO 2015 di Milano
Alla luce del profondo legame tra la "Piramide", l'associazione Ev-K2-CNR, il CNR ed il Nepal, è possibile trovare all'interno del padiglione Nepal all'EXPO 2015 di Milano, una piccola riproduzione del laboratorio osservatorio più alto del mondo.
Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal
foto di giorgio de luca
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Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal e la riproduzione della Piramide CNR
foto di giorgio de luca
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Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal e la riproduzione della Piramide CNR
foto di giorgio de luca
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Milano EXPO 2015
Padiglione Nepal e la riproduzione della Piramide CNR
foto di giorgio de luca
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La scelta è nata in seguito al forte evento sismico che ha colpito il Nepal in segno di amicizia e collaborazione tra i popoli, ma anche per affinità di intenti e tematiche di ricerca trattate.
Come spiega Agostino Da Polenza, presidente del Comitato Ev-K2-CNR, il tema di EXPO 2015 “nutrire il Pianeta” passa inevitabilmente per le montagne che occupano il 20% della superficie terrestre e custodiscono il patrimonio indispensabile per la vita: l’acqua. Anche per questo ad esse si devono rispetto ed attenzione. Su questo fronte, la Piramide da anni è impegnata per salvaguardare e tutelare l’ambiente himalayano che non solo ci regala paesaggi unici, ma è origine dei grandi fiumi che dissetano il continente asiatico. Il Padiglione del Nepal sarà luogo di confronto e dibattito su questi temi, oltre che l’occasione per far conoscere un Paese con biodiversità uniche al mondo.
fonte RAI . tratto dall'articolo Nel Padiglione del Nepal un gioiello italiano
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