TREVISO — Trema di nuovo, la Marca: martedì sera a ora di cena, alle 20.35, due scosse di terremoto sono state registrate nella zona di Moriago della Battaglia, Vidor e Farra di Soligo, arrivando a farsi sentire fino a Montebelluna e Cavaso del Tomba, a quasi 18 chilometri di distanza. Non ci sono stati danni alle abitazioni né alle persone, alla preoccupazione dei trevigiani non sono seguiti problemi strutturali. In tanti sono usciti in strada con il fiato sospeso, e sono rientrati dopo una mezz'ora di tensione. Una scossa di magnitudo 3.5 è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ieri sera, mentre il Centro ricerche sismologiche di Trieste ha segnalato una magnitudo 3.7. Dopo circa 10 minuti ecco la seconda, più leggera. E così la terra, nella Marca, ha tremato ancora (le ultime scosse erano di giugno nell'Opitergino): l'hanno sentita migliaia di persone. Due rapidi ma intensi brividi di paura, e tutti a controllare in internet.
L'epicentro è stato registrato a Moriago della Battaglia, 2 chilometri sotto terra. Il sindaco Giuseppe Tonello nella sua abitazione non si è accorto di nulla: «Rassicuro tutti i cittadini che non ci sono stati danni nel nostro territorio. Nella nostra zona il terremoto è stato sentito molto lievemente ». A Vidor, invece, la gente alle 9 era ancora in strada. «Quando sono uscito ho trovato dei cittadini che si erano precipitati fuori dopo la scossa - raccontava il sindaco Albino Cordiali -. Ho fatto un giro nella zona, fino a Colbertaldo dove mi hanno detto si sia sentito di più, ma la situazione è tranquilla». I Comuni in cui le scosse si sono sentite maggiormente sono stati Cavaso del Tomba, Valdobbiadene e Miane. A Crocetta le scosse sismiche sono arrivate durante una riunione di giunta. «Ero in municipio quando ho sentito la prima - spiega il sindaco Eugenio Mazzocato - il palazzo ha vibrato notevolmente e ho pensato che se non lo avessimo restaurato di recente adeguandolo alle norme antisismiche, non avrebbe certo retto». I vigili del fuoco hanno ricevuto un centinaio di chiamate preoccupate in pochi minuti. Le famiglie durante la cena hanno visto cadere oggetti e mobili, tremare quadri e cristalli, e sono scappate fuori casa per trovare riparo all'esterno, ma nessuno ha riferito di danneggiamenti. La paura di martedì sera correva anche sul web, il primo e più immediato strumento di comunicazione di massa che sempre più spesso diventa sentinella degli eventi. Pochi minuti dopo la scossa su Facebook i residenti della zona si scambiavano commenti, opinioni e sensazioni sul terremoto che li ha toccati.
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Questa mattina gli uffici tecnici di Miane mi hanno confermato l'assenza di segnalazione di danni ad edifici e strutture.
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