giovedì 6 febbraio 2025

Considerazioni sulla sequenza sismica in Grecia, lungo la faglia Santorini-Amorgos.

Come abbiamo raccontato in un precedente post (link) da alcuni giorni la Grecia, in particolare l'area delle Isole Cicladi, nell’area compresa tra le isole greche di Santorini e Amorgos, è interessata da una sequenza sismica di natura prettamente tettonica e non vulcanica, come ipotizzato da molti. 

Santorini fa parte di un'area geologicamente complessa e caratterizzata dalla presenza di un enorme sistema di faglie di Amorgos e con una storia sismica e vulcanica importante. 

Come sappiamo il terremoto non si può prevedere, ma l'osservazione dell'andamento della sequenza sismica in corso ci offre la possibilità di alcune riflessioni e tentativi di interpretazione. 

L’area interessata è una delle più attive sismicamente della regione dell’arco vulcanico ellenico. Gli eventi attuali avvengono lungo la zona di faglia Santorini-Amorgos, nota per la sua capacità di generare terremoti di magnitudo elevata.

L’evoluzione dello sciame sismico attuale è comunque incerta: l’aumento progressivo della magnitudo e il numero elevato di eventi sismici suggeriscono infatti la possibilità di un coinvolgimento di fluidi nella crosta, piuttosto che una tipica sequenza mainshock–aftershock (scossa principale-scosse successive). In passato sono stati osservati nella regione sciami simili, alcuni dei quali si sono esauriti senza innescare eventi di maggiore magnitudo, mentre altri hanno preceduto terremoti più forti. 

La sequenza sismica sarebbe causata dalla compressione della placca tettonica dello Ionio con quella greca, un fronte compressivo della catena ellenica dove lo Ionio spinge e scende sotto la Grecia.
Una compressione che si esplica con scosse lungo una linea che passa dall'Albania passando per le varie isole ioniche, Corfù, fino a Creta, con sismi che possono superare magnitudo importanti».

A fine marzo 2024 a seguito di un terremoto in Grecia di magnitudo 5.8, il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni dichiarava in una intervista «Un terremoto di questo tipo può generare uno scuotimento in altre zone, diventando un innesco per nuove scosse».

Bisogna ovviamente tenere conto di molti fattori e delle diversità geologiche e tettoniche, ma con alcuni collaboratori studiosi di terremoti a livello amatoriale e professionale, ci stiamo confrontando e interrogando sulla possibilità che questi eventi di magnitudo medio forte possano avere ripercussioni anche nel nostro paese. 

Tali riflessioni rimangono nella sfera della curiosità e delle ipotesi e non hanno sicuramente velleità di previsione o allarmismo (meglio precisarlo sempre!). 

La distribuzione spaziale e temporale degli eventi nel breve e medio periodo può raffigurare quali siano le aree dove si sono registrati terremoti. Salendo di magnitudo le aree in Italia interessate da eventi di magnitudo > 4 risultano il sud Italia (tra Calabria e Sicilia) e il Nord Est (tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia). 

La distribuzione degli eventi con magnitudo > 2 negli ultimi 7 giorni.

La distribuzione degli eventi con magnitudo > 3 negli ultimi 90 giorni.

La distribuzione degli eventi con magnitudo > 4 negli ultimi 90 giorni.


Nel frattempo continuiamo a monitorare l'evoluzione della sequenza sismica in Grecialungo la faglia Santorini-Amorgos, dove anche nella serata di ieri sera 05 febbraio 2025 si è registrato un evento di magnitudo Mwp 5.4 alle ore 19:09:39 (UTC) - 20:09:39 ora italiana.


Allo stato attuale non sono stati segnalati danni a cose o persone, ma in via precauzionale sono state inviate nell'area squadre di soccorso e sono stati installati ulteriori sensori sismici.

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