Da qualche ora si è concluso ICARA 2019, il Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale che si è tenuto questo weekend a Due Carrare (PD) e al quale ho partecipato per la prima volta.
I lavori del convegno sono stati un'ottima occasione per imparare nuove tecniche, approfondire quelle già conosciute ma soprattutto incontrare molti appassionati di radioastronomia (tra cui diversi radioamatori) e confrontarsi con loro. Sicuramente porto a casa alcune nuove amicizie e molti spunti per iniziare ad approfondire un po' di più il vasto ed affascinante mondo della radioastronomia.
Di seguito un sintetico racconto per immagini (a dire il vero poco curate sia per la luce, sia perché l'attenzione era più sui contenuti dei vari interventi) delle due giornate di ICARA 2019 a cui ho partecipato.
Sabato 26 Ottobre
La mattina Mario Sandri e Salvo Pluchino sono impegnati a concludere l'attività didattica, iniziata il venerdi pomeriggio, con gli studenti presenti dando spunti e idee per avvicinarsi alla radioastronomia, anche grazie alle risorse on line e gratuite. Tra queste da segnalare ad esempio la possibilità di utilizzare on line il radiotelescopio dell'Onsala Space Observatory in Sweden (link) o le attività didattiche disponibili al centro visite dell'INAF a Medicina grazie al radiotelescopio SPIDER300A.
Nel pomeriggio si apre la Sessione Tecnica I con l'intervento di Filippo Bradaschia che racconta il network di radiotelescopi Radio2Space, prodotti da Primalucelab e le future applicazioni e possibili evoluzioni del progetto on site e on line per poter aumentare l'utilizzo dei radiotelescopi e l'interazione tra gli utenti e studiosi.
Andrea Dell'Immagine racconta le proprie esperienze di radioastronomia "attiva" attraverso le sue esperienze di monitoraggio e misura della libazione lunare con un excursus sulla teoria delle riflessioni.
A seguire Enrico Stomeo racconta il lavoro sulle catture e osservazioni delle radiometeore con la tecnica del meteorscatter e il lavoro di post elaborazione per la realizzazione di statistiche.
Quest'anno ad ICARA c'è spazio anche per le anomalie elettromagnetiche e alle possibili correlazioni con i terremoti grazie all'esperienza raccontata da Riccardo Rossi. Riccardo ha presentato il progetto SDT e le sue osservazioni quali possibili segnali precursori sismici. Dato il tema di mio particolare interesse con Riccardo Rossi c'è stata anche la possibilità durante le pause di un confronto su vari aspetti legati alla ricerca di possibili segnali precursori dei terremoti.
Jerry Ercolini presenta il lavoro ventennale di monitoraggio e studio dei fenomeni luminosi anomali in Polesine registrati da lui e dal suo gruppo di lavoro.
Devo personalmente ringraziare Jerry per la citazione legata alla presentazion dell'ipotesi che stiamo approfondendo, di possibili correlazioni tra questi fenomeni luminosi anomali e l'attività sismica. Alcuni di questi fenomeni potrebbero essere candidati quali EQL Earthquake Light.
I lavori procedono con Stefano Bologna che descrive le possibilità che la radioastronomia offre in termini di studi ed osservazioni ai gruppi astrofili grazie a mezzi semplici e alla portata tecnica ed economica di una associazione.
La giornata di sabato si conclude con la conferenza pubblica SETI e criticità osservative tenuta dall'Ing. Stelio Montebugnoli, già Direttore Radiotelescopi INAF di Medicina.
Stelio ha offerto una completa panoramica sul SETI radio ed ottico, sullo stato dell'arte della ricerca oltre ad una sua personale visione sull'argomento.
Qui sotto il gruppo di appassionati di astronomia e radioastronomia presenti ad ICARA 2019 nella giornata di sabato.
La giornata di Domenica 27 Ottobre si apre con una splendida sorpresa che appare in sala in attesa dell'inizio dei lavori: un pezzo di pietra prelevato sulla Luna durante una missione Apollo.
La Sessione Tecnica II inizia con la presentazione tenua da Roberto Lulli sugli spettrometri a basso costo per il SETI , possibili grazie alla continua evoluzione tecnologica che offre prestazioni sempre maggiori e costi contenuti se si vanno a selezionare prodotti di livello ma destinati al grande pubblico.
Si continua con un nuovo intervento di Andrea Dell'Immagine che questa volta presenta l'osservazione degli impulsi giganti della pulsar del Granchio.
Si giunge così al momento di una seconda conferenza tenuta da Dario Kubler dal titolo La radio nel progetto Apollo. Proprio a lui si deve la presenza in sala della magnifica pietra lunare.
Al termine della mattina si torna a parlare di radiometeore e meteorscatter grazie alla presentazione delle proprie esperienze da parte di Massimo Devetti e Giovanni Aglialoro. In questo intervento viene presentato un software che sinceramente non conoscevo per il conteggio delle radiometeore e la realizzazione di statistiche sugli sciami meteorici.
Qui sotto il gruppo di appassionati di astronomia e radioastronomia presenti ad ICARA 2019 nella giornata di domenica.
A questo punto la giornata ed i lavori di ICARA 2019 volgono al termine ma c'è ancora tempo per i saluti con vecchie e nuove conoscenze, per idee di nuovi confronti e collaborazioni.
Un personale ringraziamento va a chi ha insistito per la mia partecipazione e a quanti sono intervenuti in questi due giorni ad ICARA 2019.
Al prossimo anno e cieli sereni.
73 de Giorgio IU3IOU