Proprio in questi giorni stavo ripensando al secondo post della storia del blog, scritto nel lontano febbraio 2009 in cui facevo una riflessione sui peggioramenti meteo e sui cambiamenti climatici (link) e stavo pensando di scrivere un nuovo approfondimento.
Purtroppo non serve essere esperti meteorologi o studio per notare che nel corso degli anni si contano sempre più eventi meteorologici di forte intensità, eventi quali fortunali, temporali, forti raffiche di venti (downburst) e discreta attività elettrica.
Mentre una volta questi eventi erano rari ed isolati negli ultimi anni risultano temporalmente molto ravvicinati tra loro, e molto più diffusi.
Spesso tali eventi hanno intensità tali da creare danni al territorio e ai beni mobili ed immobili e disagi, talvolta anche gravi.
Dobbiamo pensare che questa situazione sia conseguenza dei cambiamenti climatici? Dobbiamo abituarci a convivere con questi eventi sempre più intensi e sempre più estremi?
Mentre scrivo è da poco terminato l'ennesimo passaggio temporalesco intenso che si è abbattuto sulla pedemontana trevigiana, con una discreta intensità e quantità di pioggia. E anche questo passaggio, come spesso accaduto nelle ultime settimane ha creato i danni in varie zone a macchia di leopardo.
Tra queste purtroppo da segnalare anche la mia amata Cornuda (TV) dove sono cresciuto, che conta numerosi allagamenti lungo l'asse del Nasson e di altri canali minori. Eventi che non si ricordavano così intensi dagli anni 1970/80.
Alcune immagini dei disagi di questa sera a Cornuda
(foto tratte dal web)
Proprio in questo momento sono in corso diversi interventi da parte dei Vigili del Fuoco nelle aree più colpite a Cornuda ed in altre località della pedemontana come ad esempio Caerano San Marco, Maser, Monfumo e Pederobba.
Fortunatamente le precipitazioni sono terminate e la situazione grazie al defluire delle acque, seppur lentamente tende a migliorare.
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