Monitoraggio dell'attività elettrica di un fronte temporalesco appena transitato (12-13 luglio 2012).
Nel primo grafico si nota l'avvicinarsi di un fronte temporalesco con il conseguente aumento dell'attività elettrica.
Il secondo grafico rappresenta l'attività elettrica durante il clou del fronte temporalesco.
Il terzo grafico mostra la diminuzione dell'attività elettrica in corrispondenza dell'allontanarsi del fronte temporalesco.
Dopo poco si nota un nuovo fronte temporalesco in arrivo in maniera molto più veloce, ed infatti il grafico registra un importante incremento dell'attività elettrica.
L'attività elettrica durante il secondo fronte temporalesco.
Il monitoraggio (un po casalingo) è avvenuto mediante il collegamento di una radio in MF modalità AM, frequenza di circa 700 kHz con la scheda audio del pc e un software di analisi dello spettro (Spectran).
ottimo lavoro... In questo modo è possibile monitorare l'arrivo di perturbazioni...
RispondiEliminaTi consiglio di definire dei dati numerici come le dimensioni delle statiche da Hz a Hz l spaziatura in secondi.
Dovresti cercare dei parametri numerici da attribuire a quelli visivi. Il fronte si avvicina e cosa succede alle statiche??? si inffitiscono e la spaziatura diminuisce di quanto???
Se fossi in una stanza completamente chiusa riusciresti a dire la distanza del fronte osservando le sole statiche???
Mi ricordo che un parametro importante è come termina nella basse frequenze, perchè da indicazioni sulla distanza.
Ciao Paolo, grazie del tuo commento!
RispondiEliminaSicuramente analizzando le sferiche o statiche è possibile farsi un'idea della distanza o almeno dell'arrivo di un fronte temporalesco.
Ci sono alcune precisazioni da fare. Anche in pieno giorno ed anche se il tempo è soleggiato vi è la presenza di statiche. Inoltre credo sia difficile riuscire a computare precisamente la distanza del temporale con questo monitoraggio casalingo, anche perchè le variabili in gioco sono diverse in quanto ogni temporale ha intensità e numero di fulmini differenti e quindi la lettura del grafico da un'indicazione se il temporale si avvicina o si allontana. Come sottolineavi in base al tipo di disturbo si può capire se stiamo osservando statiche distanti o vicine, magari prossimamente potrei provare a scrivere qualcosa.
Per il momento il monitoraggio se pur casalingo è appena iniziato e quindi bisogna innnanzitutto prendere dimestichezza con il sistema e con il software e successivamente fare delle analisi dei fenomeni osservati.
Per l'osservazione dei fulmini esistono poi dei sistemi commerciali non troppo onerosi e facilmente reperibili in internet, che permettono la localizzazione dei fulmini su una cartografia.