Entrambe le scosse hanno avuto epicentro intorno a Cornuda: la prima a 6.8 chilometri di profondità, la seconda a 15.7. I comuni più vicini all’epicentro sono Altivole, Asolo, Caerano San Marco, Crocetta del Montello, Maser, Monfumo, Montebelluna, Pederobba, Valdobbiadene e Vidor. Le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione ma non sono noti danni a persone o cose.
MONTEBELLUNA. Scossa di magnitudo 2.1 ieri nel primissimo pomeriggio con epicentro tra Montebelluna e Maser. E' stata registrata dai sismografi collocati alla sede della Protezione Civile di via Callarga a Montebelluna e da quelli dell'Istituto di Geofisica. L'epicentro è stato localizzato secondo le coordinate di 45,832 gradi di latitudine e 11,979 di longitudine; la scossa ha avuto origine ad un profondità di 15,7 chilometri nella fascia collinare. Il sisma è stato rilevato nel primo pomeriggio. La modesta magnitudo e la notevole profondità, non hanno impedito tuttavia che la scossa venisse avvertita da chi si trovava ai piani superiori delle abitazioni più vicine all'epicentro, oltre che dai sismografi. Più di qualcuno si è allarmato e ha telefonato alla Protezione Civile per capire cosa era successo, qualcuno è sceso in strada preoccupato che potessero esserci altre scosse. Fortuntamente non si sono registrati feriti né danni alle cose. Dopo quella scossa non nel sono state registrate altre e l'allarme è così velocemente rientrato. «Non erano ancora le 15, ero a letto, ho avuto la sensazione che ci fosse stata una scossa - racconta una montebellunese - ho acceso la luce per vedere se il lampadario ballava, ma era fermo». La sensazione corrispondeva al vero, infatti alle 14,45 si è verificata la leggera scossa tra Montebelluna e Maser. Non sono stati segnalati danni di alcun genere, ma chi ha avvertito il fenomeno si è preoccupato e ha subito telefonato alla Protezione Civile per capire di cosa si trattava e chiedere se c'erano rischi. «Sono arrivate una ventina di telefonate di persone che avevano avvertito la scossa e volevano informazioni - spiegano alla centrale operativa della Protezione Civile di Montebelluna - abbiamo confermato che c'era stata una scossa di magnitudo 2.1 e che non erano segnalati danni». Tutta la fascia del montebellunese è considerata zona sismica, soprattutto la zona collinare è a rischio. Scosse più o meno leggere, senza danni alle strutture, nella zona del Montello e delle colline asolane si registrano periodicamente. Per risalire invece a un terremoto di notevole intensità bisogna tornare a circa un secolo e mezzo fa.
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