E' appena uscito, a cura dell'INGV un bollettino della sismicità italiana nel mese di maggio 2014.
All'interno di questo aggiornamento viene data attenzione anche alla sismicità e alla lunga sequenza sismico in atto nell'area del Bacino di Gubbio che riportiamo di seguito.
fonte INGV
Nell'area del Bacino di Gubbio sono stati circa 1100 gli eventi registrati in questo mese di maggio, solo una ventina dei quali ha avuto una magnitudo superiore o uguale a 2.0.
I terremoti registrati nell’area del Bacino di Gubbio durante il mese di maggio. |
L’evento più forte è stato il 13 maggio di magnitudo ML 3.3 (cerchio rosso nella figura sopra): questo terremoto è stato localizzato a una profondità di oltre 60 km e non appartiene alla sequenza sismica che sta interessando l’area di Gubbio, Città di Castello e Umbertide da qualche anno. Infatti, mentre i terremoti della sequenza avvengono a profondità modeste (la maggior parte entro gli 8-10 km) e sono dovuti all'estensione della crosta superiore, gli eventi “profondi” sono molto più rari e sono causati dallo sprofondamento della litosfera adriatica al di sotto dell’Appennino. Questo processo è stato studiato da molti anni con i dati delle reti sismiche permanenti e temporanee installate nell'area (Selvaggi and Amato, 1992; Chiarabba et al., 2005, De Luca et al., 2009, ecc.).
Proprio per la continua sismicità che la caratterizza, la regione di Gubbio è attualmente sede di una ricerca multidisciplinare mirata a definire le caratteristiche della deformazione nell'area e a valutarne il potenziale sismogenetico (Chiaraluce et al., 2014).
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