In questi ultimi giorni risulta particolarmente vivace l'attività sismica in centro Italia, sparsa lungo gran parte dell'asse appenninico, indicativamente dalla Toscana fino più a sud in Molise.
Questa attività sta dando linfa ad alcune sequenze sismiche tra le quali quella spiccano la zona dell'Appennino Tosco Emiliano e il Bacino di Gubbio.
Allo stato attuale i due eventi principali degli ultimi giorni risultano essere due riportati di seguito.
Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.9 è avvenuto alle ore 11:58:51 italiane del giorno 18/Dic/2013 (10:58:51 18/Dic/2013 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Bacino di Gubbio.
La mappa sopra riporta gli oltre 6000 terremoti registrati nell'area dell’Appennino umbro-marchigiano da gennaio 2013. Sono circa 3000 quelli della zona intorno a Gubbio. La maggior parte di questi terremoti sono molto piccoli e non vengono avvertiti dalla popolazione. Soltanto 58 hanno avuto magnitudo superiore/uguale a 2.5.
Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.8 è avvenuto alle ore 14:08:58 italiane del giorno 20/Dic/2013 (13:08:58 20/Dic/2013 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Monti dei Frentani.
Questo terremoto è avvenuto in prossimità della zona dove il 31 ottobre 2002 avvenne un terremoto di magnitudo (Mw) 5.7 che causò il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia.
Tutte i principali enti di monitoraggio ed osservazione stanno continuando, come sempre del resto, il loro lavoro di controllo ed analisi degli eventi in corso e della loro evoluzione.
Anche qui, nel nostro piccolo, grazie alle diverse collaborazioni in atto, stiamo tenendo sotto osservazione l'evolvere degli eventi ed eseguendo alcuni monitoraggi sperimentali su alcuni parametri di cui abbiamo parlato più volte nel blog specie nel campo delle onde elettromagnetiche e delle possibili anomalie correlabili a possibili precursori sismici.
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