Due decreti sono stati firmati dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 25 febbraio e l'1 marzo 2010, per disporre i primi provvedimenti necessari per la bonifica del Lambro e del Po, inquinati dagli idrocarburi fuoriusciti dalla ditta Lombarda Petroli di Villasanta il 23 febbraio.
Con il primo viene nominato il Capo Dipartimento della Protezione Civile Commissario delegato all'emergenza e si stabilisce il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio Nazionale della Protezione Civile , con il secondo si dichiara lo stato di emergenza fino al 28 febbraio 2011.
Il Commissario delegato dovrà adottare tutte le misure necessarie per il superamento delle condizioni di criticità e assicurare assistenza e tutela degli interessi primari della popolazione coinvolta.
Intanto, continuano lungo l’asta dei fiumi le operazioni di bonifica dei due corsi d’acqua inquinati.
Ad oggi il depuratore di Monza San Rocco, che ha ripreso a funzionare due giorni dopo l'emergenza, sta lavorando ancora al 35%. Entro una settimana tornerà alla sua piena capacità depurativa.
Inoltre, dai rilevamenti effettuati è risultato che su 2600 tonnellate fuoriuscite nel Lambro, ben 2100 di queste sono state recuperate in diversi tratti del fiume stesso, grazie anche alla presenza di barriere e sbarramenti che hanno facilitato l'intervento.
Nella giornata odierana la Regione Veneto effettuerà nuove verifiche e nuovi rilievi nella zona di Polesella (RO)
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