Ultimamente vi abbiamo parlato di un particolare monitoraggio effettuato mediante l'utilizzo di una sonda ad ultrasuoni 0-40 kHz, finalizzato allo studio di possibili precursori sismici.
Questo monitoraggio nato dall'idea di Jerry Ercolini del 45°GRU è svolta grazie alla collaborazione tra il sottoscritto Giorgio De Luca, Jerry Ercolini del 45°GRU ed il geologo Andrea Dadomo.
Ecco i link ai precedenti post sull'argomento:
La sonda ad ultrasuoni è attiva da fine novembre.
La sonda ad ultrasuoni è stata installata già a fine novembre nella postazione di Cornuda (TV) ed è la gemella di altre due sonde presenti una nella postazione rodigina del 45°GRU e l'altra in provincia di Piacenza grazie alla collaborazione del geologo Andrea Dadomo.
Dopo un periodo di utilizzo della sonda in aria per iniziare a capirne il settaggio e le potenzialità, durante i giorni scorsi la sonda è stata interrata in modo che risulti a diretto contatto con il terreno, in modo da poter captare eventuali segnali presenti nel sottosuolo.
Eccovi alcune foto delle diverse fasi di interramento della sonda, dove si possono notare alcune attenzioni e precauzioni per riparare la sonda ed il cavo di collegamento dalle intemperie e dal materiale in cui è interrata.
Dopo aver analizzato anche un solo giorno di monitoraggio della sonda interrata è possibile arrivare ad una semplice conclusione. La sonda interrata capta dei segnali che in più di un mese di monitoraggio in aria non si erano verificati.
I segnali rilevati sono di tre tipi, descritti di seguito.
Tipologia 01
L'impressione è che si tratti di un segnale antropico in quanto ha una struttura ripetitiva e costante e della durata di alcune ore. Per gli appassionati di radio, lo spettrogramma ricorda quello della ricezione di una stazione campione di tempo, ma dobbiamo ricordarci che non stiamo monitorando una banda radio bensì una banda audio. A far pensare ad un segnale antropico vi è il fatto che il segnale si ripete nel tempo, anche se non è ancora stato possibile verificare se vi è una ciclicità o orari fissi.
L'impressione è che si tratti di un segnale antropico in quanto ha una struttura ripetitiva e costante e della durata di alcune ore. Per gli appassionati di radio, lo spettrogramma ricorda quello della ricezione di una stazione campione di tempo, ma dobbiamo ricordarci che non stiamo monitorando una banda radio bensì una banda audio. A far pensare ad un segnale antropico vi è il fatto che il segnale si ripete nel tempo, anche se non è ancora stato possibile verificare se vi è una ciclicità o orari fissi.
Tipologia 02
In alcune schermate è possibile intravedere debolissimi e non netti segnali orizzontali ed obliqui qua e là, senza però registrare una particolare intensità di questi segnali.
In alcune schermate è possibile intravedere debolissimi e non netti segnali orizzontali ed obliqui qua e là, senza però registrare una particolare intensità di questi segnali.
Tipologia 03
Si registrano in alcune schermate dei segnali che sembrano saturare la banda ed occuparla in tutto lo spettrogramma da 0 Hz in su creando una fascia facilmente visibile nelle schermate.
Si precisa che segnali delle tipologie 02 e 03 sono stati registrati anche dalla postazione rodigina, mentre la tipologia 01 per il momento solo nella postazione di Cornuda (TV).
Nel prossimo periodo continuerà il monitoraggio, grazie alla sonda ad utrasuoni, segnali e/o le anomalie rilevate con questa tipologia di monitoraggio nelle tre differenti postazioni.
Successivamente sarà necessario comprendere se vi sia correlazione di tipologia e tempi tra i segnali delle tre diverse postazioni al fine di capire che tipo di portata hanno questi segnali, se sono pertanto gli stessi o se si tratta di fenomeni locali.
Parallelamente sarà importante cercare di indagare se si tratta di segnali antropici o naturali, comprendendo in questa seconda categoria anche lo studio di possibili correlazioni con l'attività sismica.