Incendio a Cornuda - Rogo all'ex stabilimento "Al Becher" di Cornuda
Incendio in via 30 aprile, sul posto i vigili del fuoco: l'allarme nel pomeriggio, lo stabile era in via di ristrutturazione.
ROGO ALL'EX STABILIMENTO "AL BECHER" DI CORNUDA
Un incendio ha coinvolto poco prima delle 17 l'ex stabilimento del salumificio "Al Becher" di via 30 aprile 1945 a Cornuda. La struttura era in via di ristrutturazione e sarebbe stato a breve demolito: a riferirlo il sindaco Marco Marcolin. Sul posto i vigili del fuoco. A provocare le fiamme alcuni operai impegnati nel saldare alcuni pannelli di isolamento. Altre fonti riferiscono che i lavori in atto non fossero autorizzati da parte degli uffici tecnici comunali.
Erano le 16 di ieri quando si è alzata sul paese una nube nera. Il fumo proveniva dall’ex salumificio Al Becher, in corso di ristrutturazione. Due giovani operai, intenti a tagliare una struttura metallica all’interno dell’edificio, hanno creato alcune scintille finite sul soffitto, rivestito di lana di vetro e dunque facilmente infiammabile, ed è partito l’incendio. Il fuoco ha messo pochi secondi a divampare, così i due operai spaventati sono fuggiti dalla struttura. Prima hanno recuperato le due bombole di ossigeno e gas evitando così il peggio. In una decina di minuti sul posto sono giunti due mezzi dei Vigili del Fuoco, che hanno domato le fiamme. Quindi altre due autopompe e una gru hanno messo in sicurezza l’intera area. Come racconta un testimone, «l’aria in prossimità dell’edificio era davvero soffocante, si faceva fatica a respirare. Ho potuto vedere il fumo nero uscire dal retro dell’edificio e subito dopo quei ragazzi fuggire. Mi sono avvicinato e ho visto le fiamme alte uscire dalle finestre. Sono accorso in aiuto dei ragazzi . È stata questione di secondi». Un incendio che avrebbe potuto diventare indomabile. L’intera struttura ricopre una superficie enorme ed è attorniata da case. Nel secondo dopoguerra, intorno agli anni cinquanta, l’edificio ospitava il cinema Spinetta, uno dei primi nella provincia e meta di numerosi spettatori provenienti dai paesi confinanti e non. Dopo questo è nato l’omonimo salumificio Spinetta, poi diventato Becher. Lo stabile, abbandonato negli anni ’90 in seguito allo spostamento della ditta a Ponzano, l’anno scorso è stato ripulito da detriti e ramaglie e acquistato di recente da un imprenditore per la costruzione di un grande supermercato.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno contribuito a mantenere l’ordine pubblico e a gestire la folla di curiosi presente fuori dei cancelli dello stabile. Dopo lo spavento, i due lavoratori della ditta mantovana si sono trovati a fare i conti con alcuni problemi amministrativi. Secondo i primi accertamenti dell’Ufficio Tecnico del Comune, quel cantiere non ci doveva essere. Sembra infatti che non ci sia alcuna autorizzazione negli uffici comunali che consentisse a quei due lavoratori di trovarsi e di operare in quello stabile.
L'incendio è avvenuto esattamente dietro casa mia, ma non ero a casa e quindi non ho potuto seguire l'evento in diretta e da vicino.
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