sabato 5 gennaio 2019

Falco I-REMS: un libro in memoria dell'elicottero da soccorso Falco e del suo equipaggio.

Era il pomeriggio del 22 agosto 2009 quando tra i contatti legati al mondo della Protezione Civile ed i media, si è iniziata a diffondere una notizia: Falco è caduto!
Falco era l'elicottero del Soccorso Alpino e SUEM 118, caduto il 22 agosto 2009 fa a Rio Gere nei pressi di Cortina (BL), nell'ambito di una missione di soccorso.

Falco pronto per una nuova missione.

Falco adagiato a terra dopo l'incidente.

Ricordo che in quel periodo i nervi erano ancora "scoperti" per gli interventi per il terremoto de L'Aquila in Abruzzo e poi per la tromba d'aria di Vallà (TV) e pur non avendo contatti diretti con queste realtà la notizia mi aveva particolarmente colpito e scosso.

Quando poco tempo fa sono venuto a conoscenza di un progetto editoriale in memoria di Falco ed del suo equipaggio, non esitato ad acquistare il volume Falco I-REMS.
Qualche notte fa non riuscendo a dormire, ho preso in mano il libro e letto tutto d'un fiato, passando una notte insonne con i brividi per la memoria che torna a quell'agosto 2009.

Vi consiglio e presento questo libro per conoscere il sacrificio e la dedizioni di tutti quegli uomini che si dedicano al soccorso ed in particolare alla memoria di Falco e del suo equipaggio. 

I ragazzi dell'equipaggio di Falco
mancati nella tragedia del 22 agosto 2009

Lo faccio riportando la prefazione del libro, grazie all'autorizzazione di Fabio Bristot “Rufus” coautore del volume.

PREFAZIONE 
Questo racconto è un’opera di pura fantasia, anche se inevitabilmente si collega ai fatti reali occorsi in data 22 agosto 2009, quando in località Rio Gere (Cortina d’Ampezzo – Belluno), alle pendici del Monte Cristallo, un elicottero A109S Grand (Agusta Westland), marche di immatricolazione I-REMS, della ditta Inaer Helicopter Italia S.p.a. esercente il servizio per conto del Suem 118 di Pieve di Cadore dell’Ulss n. 1 di Belluno, impatta i cavi di una linea di media tensione, di proprietà privata.
Le comprensibili e terribili dinamiche provocate dall’urto portarono alla morte di tutto l’equipaggio formato da Stefano Da Forno (Tecnico di soccorso alpino e Tecnico di elisoccorso), Dario De Felip (Pilota della ditta Inaer Helicopter Italia S.p.a.), Fabrizio Spaziani (Medico anestesista del Suem 118 e Tecnico di soccorso alpino) e Marco Zago (Tecnico aeronautico della ditta Inaer Helicopter Italia S.p.a. e Tecnico di Soccorso Alpino). Unico sopravvissuto fu Luca Pislor (Infermiere professionale del Suem 118) sbarcato tra la prima e la seconda ricognizione effettuata dall’elicottero nella zona della tragedia per assistere un paziente (vedasi “Relazione: la nuda cronaca dell’incidente” a fine testo).
Nomi e personaggi, il vissuto personale e interpersonale dei soggetti identificati come Diego, Francesco, Michele, Stelvio e delle correlate compagne di vita, oltre che di tutti gli altri personaggi, sono frutto dell’immaginazione degli autori e come tali sono usati in modo del tutto fittizio in relazione alle vicende e vicissitudini di carattere personale e famigliare descritte e narrate.
L’assoluta somiglianza, invece, con i fatti in premessa descritti, i luoghi e le persone in relazione alle loro funzioni, ancorché associate ad altri nomi, invece, non sono affatto casuali, ma un elemento fortemente voluto. Voluto, quanto richiesto dalla necessità di connotare questo libro non solo con i tratti della mera fantasia narrante, ma anche con azioni che facilitino la comprensione dei processi e delle dinamiche legate al mondo del Soccorso Alpino e del Suem 118 e, più espressamente, a quelle dell’elisoccorso.
In modo particolare, si è voluto porre in evidenza senza possibilità di edulcorazione – questo aspetto è incipit e file rouge del racconto stesso – il problema degli ostacoli al volo alla navigazione aerea, causa ed intimo motivo per cui evidentemente si è scritto. Ostacoli al volo lineari, verticali e, anche mobili (come ultimamente possono essere definiti, ad esempio, i droni) che rappresentano un gravissimo, irrisolto problema del nostro (Bel) Paese e che, come tale, aspetta da decenni una soluzione certa e definitiva, senza più balbettii e tentennamenti di sorta, da parte di uno Stato colpevolmente inerte.
Queste soluzioni devono, infatti, essere garantite ora, perché nessun altro libro sul tema sia mai più scritto. Mai più.


Falco I-Rems 
di Katia Torme e Fabio Bristot “Rufus”
Edizioni Dolomedia (link)


Cieli sereni.
73 de Giorgio IU3IOU

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