martedì 9 febbraio 2016

Terremoto di Taiwan e le lattine nel cemento.

Pochi giorni fa è stato registrato l'ennesimo forte terremoto a Taiwan di magnitudo Mwp 6.5.
In questi giorni sono girate notizie e commenti riguardanti la presenza di latte tipo d'olio all'interno delle strutture in cemento armato che potrebbero aver influito sulla resistenza della struttura. 
Si è persino letto in qualche commento che tali latte fossero state inserite in sostituzione dell'acciaio necessario alla portanza del cemento armato.
Di seguito il link ad uno degli articoli più autorevoli che ha riportato la notizia:
http://blogs.agu.org/landslideblog/2016/02/08/taking-responsibility-1/


Barattoli di latta all'interno delle colonne strutturali del complesso di
appartamenti Weiguan Jinlong in Taiwan (Cina Foto Press)

Lattine di olio all'interno delle colonne della
Weiguan Jinlong (Taipei Times)


Analizzando con alcuni colleghi ed amici, tra cui anche ingegneri strutturisti, le fotografie riportate dai media, si possono fare alcune considerazioni sulla presenza di queste latte all'interno della struttura muraria.
Preciso che si tratta di considerazioni personali emerse dall'osservazione di fotografie e dal confronto, senza poter avere informazioni dirette e dettagliate. 
L'esperienza e le conoscenze tecniche in campo edile mi portano a credere che con buona probabilità, le considerazioni siano rispondenti alla realtà dei fatti.

Innanzitutto, cercando di semplificare il più possibile, ricordo che il cemento armato, è in realtà un materiale composito formato dal calcestruzzo e da una armatura in acciaio, la quale può assumere varie forme ed essere formata da più ferri di differente sezione e diametro. 

Dalle foto si evince che la struttura principale (a destra delle latte nelle foto), quella portante quindi, ha subito un evidente distacco tra due parti proprio nel punto di rottura ritratto nella foto. Contestualmente si può vedere che la stessa struttura si presenta però ancora intera e compatta e non frantumata.
Le oramai famose latte metalliche hanno lo scopo di creare un riempimento distanziando la parte portante (a destra) e una seconda parete interna (a sinistra) la quale ha una sola funzione di tamponamento interno e nessuna funzione strutturale (se non quella di sorreggere se stessa) considerato anche l'esiguo spessore.

A differenza di quanto riportato da alcuni media, ci sono evidenti segni della presenza di numerosi ferri d'armo anche nella struttura principale. 
Dalla prima foto, ad esempio, sembra esserci maggiore armatura nella muratura sottile di tamponamento (a sinistra delle lattine) rispetto a quella portante (a destra) anche a causa di un effetto ottico di proporzionalità tra la quantità di ferro e di cemento, anche in virtù dello spessore limitato. Bisogna inoltre considerare che differenti spessori e diametri del ferro d'armo offrono differenti prestazioni e resistenze.

Concludendo questa breve analisi si può desumere che la presenza delle latte all'interno della muratura sia pressoché ininfluente alla portanza strutturale, proprio perché non inserite all'interno della parte il cui compito è offrire resistenza al peso ed alle sollecitazioni interne o esterne della struttura. 
Anche nell'ipotesi precedentemente accennata, di una scarsa presenza di acciaio nelle strutture in cemento armato, la causa del crollo e dei distacchi sarebbe da imputare a questa mancanza, non tanto alla presenza o meno delle lattine. 

In definitiva, seppur foto di questo tipo possano provocare pensieri e sdegno nell'opinione pubblica, dal punto di vista tecnico possiamo concludere che la presenza di queste latte all'interno di questa tipologia di muratura risulta ininfluente alla portanza e stabilità strutturale dell'edificio.


Della stessa opinione anche il prof. Marco Mucciarelli, direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), in un articolo comparso nel suo blog.

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