mercoledì 2 giugno 2021

Magnetometri per la ricerca dei terremoti

Da tempo molte sono le ricerche amatoriali e non che eseguono il monitoraggio del campo magnetico terrestre mediante l'ausilio di magnetometri al fine di verificare eventuali anomalie correlabili con l'attività sismica.

In tal senso mi sono attrezzato anche io, grazie all'aiuto e al supporto dell'amico Patrizio IW0HJQ, per la realizzazione di un magnetometro autocostruito basato su Arduino e sulle sue potenzialità di calcolo.
La realizzazione segue il progetto originario di Gian Domenico IW4CEE che ha curato anche la scrittura del software di elaborazione.

Le stazioni di questi due amici sono già attive da diverso tempo, quella di Gian Domenico IW4CEE è visibile on line insieme ai dati di altri sensori, al seguente indirizzo web http://www.faenzashiatsu.it/Fisica/Strumentazione/Strumentazione.htm,  mentre la mia stazione risulta essere ancora in fase di test. 

Qui di seguito vedete alcune foto della fase di assemblaggio del sistema e le prime schermate di ricezione e monitoraggio.









 

Proprio durante questo periodo di test è apparsa sulla pagina FB di INGV Ambiente la seguente news, proprio sullo stesso tema.

Molti dei nostri smartphone contengono dei veri e propri “magnetometri” in miniatura: in pratica dei microchip in grado di misurare le variazioni del campo magnetico terrestre e agire come delle bussole con un buon grado di precisione. Alcuni produttori come Samsung e Apple li hanno inseriti in diversi modelli di smartphone con l’intento di avere un dispositivo di posizionamento alternativo nel caso in cui il GPS non dovesse funzionare in zone o periodi di scarsa copertura.

Un ricercatore della NASA (dettagli qui: https://buff.ly/3ynDqHb ) ha scoperto che tali dispositivi possono essere molto sensibili ai disturbi del campo magnetico terrestre indotti dall’attività solare, di cui spesso abbiamo parlato in questa pagina. Il verificarsi delle cosidette “tempeste magnetiche” può inficiare la loro precisione ma può anche costituire un potenziale vantaggio da sfruttare per i ricercatori: data la diffusione praticamente capillare degli smartphone sulla superficie della Terra, si potrebbe pensare ad applicazioni da installare per un monitoraggio continuo in tempo reale del campo magnetico terrestre, che potrebbero condividere in rete misure ed informazioni preziose per studiare l’evolversi di queste perturbazioni.

Crediti immagine: Larry O’Hanlon


Possa la ricerca procedere a piccoli passi.
Un grazie a tutti gli amici e collaboratori nel campo della ricerca sui precursori sismici.
Ai prossimi aggiornamenti.

73 de Giorgio IU3IOU

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